martedì 28 settembre 2010
Trebisacce-28/09/2010:Il blocco della 106 continua
Il blocco della 106 continua
Sesto giorno di chiusura della SS 106 ionica. I cittadini dell’Alto Jonio manifestano contro la chiusura dell’ospedale “Chidichimo” di Trebisacce indetta dal Presidente della Regione Calabria Scopelliti.
Una forma di protesta pacifica che non lascia nel disagio più assoluto i viaggiatori in quanto vengono rifocillati con cibo ed acqua e mettendo a disposizione i servizi igienici della Comunità Montana. Questo grazie alle istituzioni e alla Misericordia in particolare che danno supporto anche a chi presidia il blocco instancabilmente da giorni e non perché non ha niente da fare ma perché crede in ciò per cui sta lottando.
Tra i manifestanti, infatti, non vi è solo chi vuole tra l’altro garantirsi il posto di lavoro nel proprio paese ma tanta gente comune che per vivere si occupa di altro.
La stampa e la tv non parla del blocco che divide in due il Sud Italia se non in maniera blanda.
Ci si pone diversi perché. Per far sentire sola la popolazione? Per politica? Perché non si parla di cronaca nera? La Calabria non è solo questo.
Tale indifferenza lascia attoniti ma non demoralizza nessuno, anzi.
Non si hanno solo doveri ma anche diritti e quello alla sanità è sacrosanto.
La partecipazione è attiva e motivata.
Nemmeno il freddo e la pioggia dei giorni passati ha indebolito il blocco stradale.
Nessuno ha intenzione di lasciare soli i propri rappresentanti politici i quali si sono e si stanno mobilitando ancora al fine di raggiungere l’obiettivo prefissato.
Se sarà necessario si arriverà anche alle dimissioni in massa di molti sindaci dell’Alto e del Basso Jonio, un gesto estremo ma senza ombra di dubbio eclatante e ammirevole. Il giorno 29 del corrente mese, i sindaci si recheranno a Catanzaro per la presentazione del piano di rientro. Nel caso in cui ancora una volta, la Giunta Regionale e il Presidente Scopelliti, non si mostreranno aperti al dialogo sulla rivendicazione del diritto alla salute delle popolazioni coinvolte, verranno convocati i Consigli Comunali per avviare le procedure per il passaggio alla regione Basilicata.
La popolazione è fiduciosa ,l’unione fa la forza.
Katia Cataldi
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento