martedì 14 settembre 2010
Trebisacce-14/09/2010: La Gelmini (di Gianni Mazzei)
La Gelmini
Non solo per questione di rima, la Gelmini pensa che i docenti siano
dei cretini.
Se così fosse saremmo ben diretti, se è vero che similes cum simili
bus congregantur.
Ma, almeno i docenti, senza entrare nel merito di chi li dirige come
dicastero, non sono cretini né accettano dichiarazioni, logiche nella
sostanza apparentemente, ma assurde e cervellotiche se si considera la
provenienza.
Dice la ministro ( da ricordare sempre, per arrossire mentalmente,
che il posto che lei occupa fu di un certo De Sanctis e di un certo
Gentile!) che bisogna abolire gli scatti di anzianità per i docenti,
perché, sostiene :”Sono una cosa di cui non andare orgogliosi, non è da
Paese civile l’avanzamento in base al tempo e non al merito. Dobbiamo
avere il coraggio di colmare questa lacuna”.
Il dilemma è cornuto, se prendiamo in questione questa brillante
dichiarazione.
O è stata partorita dall’èquipe che affianca la ministro e sappiamo
come pensa,agisce e conosce i problemi della scuola italiana, dal
linguaggio assurdo che adopera nello scrivere circolari e
provvedimenti: se il linguaggio riguarda la persona e la competenza,
allora che questi esperti si rinchiudano in qualche eremo ad espiare
sfrontatezza e vuotezza intellettuale.
E, comunque, se tale idea è stata partorita da tali menti eccelse,
vuol dire due cose:
a) il ministro è giusto che si dimetta visto che le decisioni a
livello d’impostazione scolastica le prendono Tremonti per i tagli e i
suoi esperti per l’aspetto didattico e amministrativo;
b) che ci dicano, queste menti eccelse con quali parametri verrà
valutato il merito dei docenti dato che il loro lavoro non riguarda
pratiche da evadere e quindi si può stabilire l’efficienza in base al
numero di quelle concluse, ma riguarda la formazione di persone, saper
dare loro strumenti critici per leggere la realtà e se stessi con
indipendenza di giudizio e saper agire con indipendenza di
comportamento.
O forse, paradossalmente, quei docenti, che sulla scia socratica, si
comportano come il filosofo ateniese da “cattivi maestri”,insegnando l’
amore per la ricerca, per la verità non avranno aumento di scatto
alcuno, a differenze di quei docenti, organici al sistema, che
accettano pedissequamente le decisioni del governo, perché, per la
ministro, dissentire con cognizione di causa rispetto alle sue
decisioni unilaterali e assurde è sinonimo di “ vuota polemica e fare
politica”.
Ma sa almeno il significato della parola” politica” la ministro, che
fa politica e di bassa lega?
Se poi la decisione di agganciare lo scatto dell’anzianità dei
docenti al merito e non al tempo è frutto della sapienza e dell’
intelligenza della ministro, c’è veramente da restare perplessi.
In base a quale merito lei è diventata ministro della Pubblica
Istruzione?.
Che pubblicazioni pedagogiche, che meriti scientifici, culturali
vanta per dirigere quel dicastero?
Che notorietà professionale ha per essere stata prescelta per un
incarico così delicato e prestigioso?
E quanto al tempo: da quanto tempo fa politica, con quali risultati,
che suggerimenti ha dato a livello nazionale, regionale, provinciale,
comunale per essere stata scelta per tale incarico?
Diciamo con grande tristezza:
ha il merito di essere diventato avvocato nel distretto della
Calabria che lei stessa ha ritenuto facile e che però ha scelto
perché doveva trovare un lavoro ( quando lo cerca lei è professionale,
se lo cercano gli altri sono superficiali, amici degli amici ecc!)
e per il tempo, solo la figlia di Berlusconi, che nel giorno della
laurea è diventata anche docente universitaria, può essere più veloce
di lei, nell’assenza di esperienza e di gavetta politica.
Mutuando una frase di un grande filosofo Wittgenstein (qualcuno le
dica chi è), lei stia zitta, per onor di patria, perché” su ciò, di cui
non si può parlare( e parla solo chi ha competenze e conoscenza, non
certo la ministro!) si deve tacere”.
Docenti ,alunni, famiglie, ogni giorno,nell’umiltà, nel
nascondimento, nel sacrificio costruiscono il logos, la parola e l’
essere; la ministro e la sua èquipe rappresentano la chiacchiera.
Da zittire!
Gianni mazzei
Trebisacce
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