giovedì 9 settembre 2010
Trebisacce-09/09/2010: Solidarietà al Sindaco Sero
Prof. Piero De Vita
L’ALBERO DELLA MEMORIA
TREBISACCE
Il Direttivo dell’associazione culturale l’Albero della Memoria di Trebisacce, riunitosi per discutere sulla situazione di stallo e di confusione riguardante il futuro dell’ospedale di Trebisacce e del sistema sanitario della sibaritide,
esprime solidarietà al Sindaco del Comune di Cariati Filippo Sero
che da tre giorni ha iniziato lo sciopero della fame per difendere, a rischio della propria vita, l’ospedale di Cariati. Il “Cosentino” così come il nosocomio di Trebisacce, il “Chidichimo”, sono presidi di umanità e strumenti indispensabili per garantire il diritto alla vita e la tutela della salute dei cittadini dell’arco jonico. La lotta intrapresa dal Sindaco Sero e dalle varie rappresentanze politiche e sociali cariatesi trova motivazioni comuni con la disputa dei Sindaci dell’Alto Jonio, dei politici a più livelli istituzionali, dai sindacati ed in particolare del mondo delle Associazioni.
Non si tratta di rivendicazioni campanilistiche ( secondo il pensiero di Scopelliti) ma di battaglie democratiche tese ad evitare “scippi” o soppressioni di strutture che salvaguardano la vita stessa dei nostri territori, per importanza e funzione. E’ tempo di unire le forze dell’Alto Jonio e del Basso Jonio per impedire questo ulteriore impoverimento delle nostre comunità.
L’Associazione L’Albero della Memoria ritiene che sia giunto il momento di lottare insieme e uscire dall’isolamento in cui ci vogliono relegare. Bisogna incontrarsi e stabilire mezzi, strumenti e strategìe per farsi ascoltare e per bloccare questo tentativo di azzerare il sistema sanitario dei territori citati. Si ritiene inoltre che sia finito il tempo delle discussioni, dei confronti e delle richieste. Bisogna passare ad una lotta più dura e più diretta contro la Regione Calabria.
Si parla di chiusura di 8 o addirittura 15 ospedali. In una situazione dove tutto è possibile e chi governa gioca la carta del disorientamento, la nostra Associazione propone ai vari rappresentanti dei comuni o comprensori (a rischio chiusura ridimensionamento della strutture ospedaliere) di “FARE RETE”, ovvero creare un sistema di coordinamento a più livelli per agire in maniera sinergica e comune.Su queste vicende non bisogna dividersi o tacere, nella speranza di raccogliere “briciole sanitarie”, ma fare rete e fare gruppo per spingere e costringere i governanti a non giocare sulla salute. Bisogna prepararsi a forme di lotta senza sconti o azioni di mediazione senza risultati, come è avvenuto finora??
Il PRESIDENTE
PROF. PIERO DE VITA
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