martedì 7 settembre 2010
Trebisacce-07/09/2010:Il Consigliere Provinciale Franco Mundo vuole il ripristino del "G. Chidichimo".
Avv. Francesco Mundo
Consigliere provinciale
Via Vivaldi,5
Trebisacce (CS)
Telefax:0981 500789; 3493626225
On.le
Giuseppe Caputo
Rossano
E, p.c. On.le
Gianluca Gallo
CASSANO IONIO
On.le
Mario Franchino
Montegiordano
Egregio onorevole,
ho letto le Sue dichiarazioni sulla stampa nei giorni scorsi,tese a difendere una programmazione ospedaliera ,peraltro ancora ignota ,sia agli operatori,ai militanti politici e ai cittadini .
Certamente Ella ,quale autorevole esponente della maggioranza, conoscerà le intenzioni del Governatore Scopelliti,che ad oggi si è limitato solo a fare proclami,ma che di fatto ,forse consapevole delle difficoltà ,sta cercando di preparare i cittadini di alcuni territori ad ingoiare grossi rospi.
La parola d’ordine è quella di tagliare gli sprechi e denigrare la gestione Loiero,dimenticando però quella di Chiaravalloti,della quale Scopelliti era autorevole rappresentante in giunta regionale e Lei ,se non erro,ricopriva importanti incarichi di partito e quindi non esente da responsabilità politiche.
Abbiamo cercato più volte di conoscere le idee di Scopelliti sull’ospedale di Trebisacce, chiedendogli numerosi incontri.Non ha voluto mai riceverci. Dal Presidente della Regione ci saremmo aspettato maggiore correttezza istituzionale,anziché arroganza.Il suo comportamento è stato scorretto e immotivato,sia nei confronti dei Sindaci presenti a Montegiordano , delle rappresentanze istituzionali e dei cittadini.
Volevamo parlargli dell’Ospedale di Trebisacce; dell’esigenza di salvaguardare l’unico presidio sanitario a tutela della salute dei cittadini in un vasto comprensorio,dominato da paesi interni collegati a Trebisacce da strade tortuose e di montagna distante dall’Ospedale più vicino (Corigliano) quasi cento chilometri,ma soprattutto fargli capire che Trebisacce,quale ospedale di frontiera costituisce anche l’ultimo presidio per bloccare il fenomeno dell’emigrazione sanitaria,nelle vicine Basilicata e Puglia.Volevamo fargli capire che le nostre rivendicazioni non sono campanilistiche o di retroguardia,ma sono di civiltà e di sviluppo.
Comprendiamo il Suo sforzo nel difendere gli ospedali di Rossano e Corigliano, distanti tra loro qualche chilometro, per i quali non vogliamo polemizzare, mentre però ci sentiamo di proporre e suggerire di allargare la unione, inserendo anche Trebisacce a far parte degli Ospedali riuniti.
In attesa della costruzione del nuovo ospedale,cui noi non crediamo,Valuti la proposta!
Onestamente, ci saremmo aspettati da Lei maggiore tutela politica; comprendere le nostre ragioni e la smettesse di giustificare scelte politiche inaccettabili, fondate veramente sul campanile e a difesa del proprio comprensorio,nascoste dietro lo slogan di tagli agli sprechi.
La stampa ultimamente ha pubblicato una serie di dati sui piccoli ospedali calabresi.Trebisacce, sia per posti letto che per costo, non è certamente tra quelli da chiudere o da riconvertire.
Alcuna parola è stata spesa sugli ospedali della provincia di Reggio e Catanzaro con 20,30 e 40 posti letto e costi di gestione altissimi,peraltro molto vicini geograficamente e ben collegati a centri ed ospedali più grossi.
A Trebisacce non serve un pronto soccorso attrezzato per le emergenze.
Noi rivendichiamo innanzitutto la ristrutturazione delle sale operatorie con divisioni di area chirurgica.
Comprendo il grande disagio della maggioranza alla regione,però le sue motivazioni sono sterili e inconcludenti,così come non comprendiamo il silenzio dell’On.le Gallo, fino a poco tempo fa strenuo difensore del nostro ospedale, da qualche settimana eclissatosi.
Trebisacce e l’Alto Ionio non sono lontani da Rossano e Corigliano,né possono essere antagonisti,con i quali,ritengo,si debba lavorare in sinergia politica ,sociale ed economica.
Pertanto la smetta di farci credere alla storiella dei tagli agli sprechi e abbiate il coraggio di assumervi le vostre responsabilità e anche quelle di voler chiudere o riconvertire l’ospedale di Trebisacce.
C’è ancora tempo per rimediare!
Ci sarebbero mille motivi per giustificare il prosieguo delle attività sanitarie e ripristinare le sale operatorie con urgenza. Approfittando del grande vuoto politico-amministrativo di rappresentanza che caratterizza la città di Trebisacce,incapace di aprire un confronto politico serio e soprattutto difendere l’Ospedale,la città e l’intero comprensorio stanno subendo scelte politiche fortemente lesive dei diritti dei cittadini..
Se Lei ritiene, possiamo anche incontrarci pubblicamente a Trebisacce, per meglio argomentare in maniera più approfondita le nostre riflessioni,così capirà anche Lei le ragioni della nostra iniziativa e del nostro accorato appello in difesa di una battaglia di civiltà ,ma soprattutto comprenderà perché l’ospedale deve rimanere aperto e funzionante.Se ritiene può fissare un incontro anche con Scopelliti.
Cordiali saluti.
Trebisacce lì 7.9.2010
Avv. Francesco Mundo
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