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mercoledì 24 febbraio 2010

Trebisacce-23/02/2010: La Regione dà una spinta ai lavori dell'ospedale

Trebisacce:22/02/2010
La Legge apre le porte al ripristino dell’ospedale “G. Chidichimo”e libera il campo dalle “ciance”. Con nota del 16 febbraio, prot. n. 3925 la Regione Calabria,dipartimento n.13-Tutela della Salute e Politiche Sanitarie, a firma del dirigente di Servizio Rosalba Barone e del Funzionario Domenico Gullà,invita il Direttore Asp Provinciale, Franco Petramala, ad attivarsi con la dovuta sollecitudine ad assumere i provvedimenti necessari ed adeguativi conseguenti ai rilievi di irregolarità emersi a seguito delle visite ispettive dei NAS di Cosenza del gennaio 2007 e del luglio 2009,nonché a riferire in merito. La Regione si è mossa a seguito della diffida prodotta dallo studio legale D’Alba su mandato dell’Assopec (Walter Astorino), Trapezakion (Luca D’Alba), Aps “Vacanzieri insieme per l’Italia e..”(Vincenzo Arvia) ,Albero della Memoria (Piero De Vita), La Misericordia (Vincenzo Liguori), A.O.P.C.A “Ludovico Noia” (Salvatore Noia),Tribunale dei diritti del malato (Giorgina Emiliani) e Unitrè (Bice Calvosa). La diffida, redatta dagli avvocati Luca D’Alba e Giuseppe Urbano, era stata indirizzata a Asp Provinciale,Presidente Regione Calabria,Presidente Conferenza dei sindaci (Mariano Bianchi),Procura della Repubblica Tribunale di Castrovillari,Prefettura di Cosenza e Ministero della Salute. Dalla storica data dell’11 novembre quando a difesa dell’ospedale un fiume di persone ha invaso strade e piazze per protestare democraticamente richiamando l’attenzione delle istituzioni sul problema della paventata chiusura, tante iniziative sono state promosse. Il movimento civile ha ottenuto il risultato di sensibilizzare e di dare la giusta importanza alla questione ospedale. L’intervento politico ha giocato un ruolo importante ,ma il risultato più significativo, sulla base della nota citata, lo ha raggiunto l’intervento legale. Nel merito della nota della Regione diretta all’Asp provinciale, ciò che stupisce è il fatto che sino al dicembre 2009 la Regione Calabria non fosse stata messa a conoscenza della mancata esecuzione dei lavori di ripristino delle sale operatorie secondo le prescrizioni dei Nas. Se però ripristinare significa riportare l’ospedale all’esistente, ante ispezione Nas, allora la Regione attesta che non potrà in alcun modo essere sufficiente riabilitare la funzionalità di una sola sala operatoria o di emergenza, ma bisognerà obbligatoriamente riattivare anche la seconda sala e quindi l’intero blocco operatorio. Il Direttore Petramala pare aver preso atto di ciò, se è vero che nel corso dell’incontro tenutosi il 19 Febbraio scorso a Cosenza, ha confermato ai politici locali il suo impegno a ripristinare, tra l’altro, la seconda sala operatoria. Trattasi di un risultato storico importante, dove il movimento civile in sinergia con la buona politica, ma soprattutto con la Legge, hanno prodotto un risultato che ridona speranza e dignità ad una regione che, come la Calabria, è afflitta da tanti gravi e atavici problemi.
Franco Lofrano

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