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sabato 13 febbraio 2010

Trebisacce-13/02/2010: La vicenda dell'ospedale "G. Chidichimo" di Adele Valentini


LA VICENDA DELL’OSPEDALE DI TREBISACCE

di Adele Valentini
Da tempo si parla di eventuale chiusura dell’ospedale di Trebisacce che ormai da anni rappresenta il punto di riferimento per la cittadina e per gli abitanti di ben diciassette comuni contigui. Certo è che gli sperperi fatti in altri settori non possono e non debbono pesare sulla salute dei cittadini. Bisogna perciò combattere fino in fondo poiché non è concepibile che in un’era moderna fatta di globalizzazione, Internet, e quant’altro, gli abitanti di un grosso centro quale Trebisacce debbano recarsi altrove per urgenze sanitarie, magari: Corigliano, Rossano, Policoro. Ricoverarsi fuori è un disagio. Si può morire per strada durante il trasporto; i controlli diventano difficili così come diventa difficile per le partorienti raggiungere la più vicina sede ospedaliera. Un territorio senza ospedale si potrebbe paragonare ad una barca senza remi. Nel frattempo sono state varie le iniziative prese dalle Associazioni Locali come le la grande manifestazione dell’undici novembre scorso che ha visto coinvolte migliaia di persone. Intanto la tenacia, la volontà, l’affermazione dei sindaci hanno evitato il peggio, cioè che il “Guido Chidichimo” fosse incluso nei dodici nosocomi calabresi d’imminente chiusura. Inoltre colgo l’occasione per esprimere il mio personale apprezzamento al presidente dell’ Associazione Locale Commercianti, Walter Astorino, che con caparbietà e fermezza conduce da tempo la lotta, ma bisogna che tutti, grandi e piccoli, siano coinvolti in questa campagna di sensibilizzazione per tutelare i nostri diritti sanitari e per far sì che, ancora una volta l’Ospedale di Trebisacce, possa riaffermarsi e rappresentare il fiore all’occhiello per la cittadina e per la Calabria dell’Alto Ionio.

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