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martedì 9 febbraio 2010

Rocca Imperiale-09/02/2010: Regionali,lo scetticismo di Ranù


Rocca Imperiale:08/02/2010
“Si assiste più al tentativo di difendere postazioni e privilegi, che alla volontà vera di costruire percorsi comuni”, è la posizione fortemente critica del Consigliere Provinciale e Capogruppo DP, Giuseppe Ranù, nell’esternare pubblicamente alcune riflessioni sull’attuale momento delle elezioni regionali e del modo di fare politica che ritiene di dover cambiare e nel contempo denuncia il mancato rispetto del ruolo istituzionale praticato da politici locali. “Ho riflettuto parecchio, nel corso di queste settimane, sul ruolo delle primarie e dei candidati; vissute come ultima speranza per rimettere in moto una macchina elettorale spenta,si legge nella nota di Ranù. Ho tentato più volte, anche all’interno della mia sezione, di spiegare che le elezioni prossime rappresentano il segno compiuto per rilanciare la Calabria nei prossimi decenni, ma in verità, si assiste più al tentativo di difendere postazioni e privilegi, che alla volontà vera di costruire percorsi comuni. Prova ne è, l’incapacità di ragionare su profili istituzionali, assisto per esempio nel mio Comune, ma senza polemica alcuna, dove si tiene una manifestazione organizzata dalla Proloco nel Castello Federiciano, dapprima, alla richiesta di patrocinio alla Provincia, mio tramite, da parte della Proloco, conseguentemente, mi voglio augurare dimenticanza, all’assenza del logo della Provincia sul manifesto, in verità di poi apposto grazie al Presidente della Proloco; per concludere nel saluto del Sindaco, mi auguro anche qui dimenticanza, né un cenno, né un saluto istituzionale al Consigliere Provinciale del territorio, cioè al sottoscritto; chi mi conosce bene sa che poco tengo a queste formalità, ma in talune occasioni la forma è sostanza, tanto per non far passare tra la gente un messaggio distorto. Non vorrei suscitare polemiche, con taluni altri colleghi, che molto probabilmente giungeranno in soccorso, con sterili giustificazioni, ma esiste il momento del confronto e il momento delle istituzioni, ecco in quella specifica circostanza, stante peraltro il patrocinio della Provincia, l’attimo era istituzionale, pertanto da rispettare, con le formalità del caso, piccole cose che fanno grandi uomini. Ecco sono questi gli atteggiamenti che ci debbono spingere a riflettere, anche sulle primarie, che passano anche da qui, dai territori, da questi comportamenti, perché inutile nascondere che gli anni di Loiero sono stati anche questo, spero inconsapevolmente, e non solo, il compiuto tentativo di costruire traverso la Regione un corpo politico a parte diverso dal PD e dal centro-sinistra. Basterebbe solo per un attimo riprendere la collocazione dell’allora PDM negli schieramenti dell’Alto Jonio per rendersene conto, quanto male è stato fatto al Partito Democratico ed al Centro-Sinistra, potrei iniziare da Castroregio, Trebisacce, ecc. ecc. per finire a Rocca Imperiale dove abbiamo subito l’attuale governo Regionale che letteralmente ha deciso di contrastare il PD. Se questa è stata l’esperienza Loiero, se questo vuole continuare ad essere il modello Loiero, ritengo con probabile certezza che la sezione locale del PD avrà notevoli difficoltà a partecipare alle primarie, non solo, ritengo personalmente concluso il mio percorso di responsabilità all’interno del PD, stante i tempi odierni, dove prevale più il qualunquismo che la serietà, ma più utile, dentro il PD, apportare il mio personale contributo per costruire una nuova stagione per l’Alto Jonio, partendo dai giovani che sono stanchi di vecchie pratiche”.
Franco Lofrano

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