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mercoledì 10 febbraio 2010

Trebisacce-09/02/2010:Le associazioni e il Gruppo Medici Ospedalieri presentano una proposta di riqualificazione dell'ospedale alle autorità

Trebisacce:09/02/2010
Continua l’impegno delle associazioni di categoria, di volontariato,culturali e dei medici ospedalieri verso la tutela dell’Ospedale “G. Chidichimo” e dell’Hospice di Cassano. In modo congiunto hanno redatto e consegnato, martedì 9 febbraio, al sindaco Mariano Bianchi,e a tutte le autorità competenti, una proposta di riqualificazione dei centri sanitari, richiamando al senso di responsabilità gli amministratori che ricoprono un ruolo istituzionale funzionale all’obiettivo di rilanciare le strutture ospedaliere.
“Le Associazioni ed i Medici Ospedalieri hanno consegnato,si legge nella nota, la proposta di riqualificazione dell’Ospedale di Trebisacce e dell’Hospice di Cassano
alle Autorità competenti.
Il futuro della sanità nell’Alto Jonio, sta ora solo nella Volontà Politica di chi ci governa e ci amministra. Non ci sono attenuanti. Roma ha stanziato
ben 700 milioni di Euro, per la Sanità Calabrese.
La Società Civile, rappresentata dalle Associazioni Culturali, di Volontariato, di Categoria e Sportive, in unione con il G.M.O., Gruppo Medici Ospedalieri, ha
redatto un esaustivo ed articolato piano di ripristino e rilancio del Guido Chidichimo,
mettendolo a disposizione del Sindaco di Trebisacce Bianchi in qualità di presidente della conferenza dei sindaci, dei Sindaci del Distretto, del Pres. Reg. Loiero, del Dir. Gen. ASP Petramala e del Pres. Prov. CS Oliverio.
Gli ingredienti ci sono tutti: i soldi, le proposte, il potere.
Vorranno ora, i nostri “Capi”, dimostrare amore, senso di giustizia e di lealtà verso questo Alto Jonio, abbandonato a se stesso e spogliato di tutto, ripristinando la legalità sui Livelli Essenziali di Assistenza?
O vorranno insistere con l’iniqua assurdità di due ospedali a 10 km l’uno dall’altro, a Rossano e Corigliano, con 2 Chirurgie, 2 Ginecologie, 2 di tutto, mentre da noi,
a 60000 Cittadini vengono negati i più elementari diritti, alla Salute ed alla Sopravvivenza, con le nostre Donne costrette a partorire per strada, e le nostre emergenze affidate al caso ed al traffico?
Abbiamo chiesto ufficialmente al Sindaco Bianchi, che una delegazione delle Associazioni e del G.M.O., possa sedere all’immediatamente prossimo tavolo
tecnico-amministrativo, al fine di poter dare ulteriori contributi al bene della nostra comunità. Speriamo, anche in virtù di quanto prodotto finora, dell’impegno e delle competenze, che questa legittima richiesta popolare e tecnica, non venga mortificata
ed umiliata dalla politica di un potere, troppo spesso, fine a se stesso.
Entrando nello specifico, la nostra proposta è articolata e dettagliata, con numero di posti letto per reparto, e prevede, oltre a tutti i servizi attualmente presenti, compreso il blocco operatorio (con due sale operatorie attive ed efficienti): il potenziamento di Medicina e Cardiologia-UTIC; la riqualificazione di Chirurgia, con chirurgia di base e d’urgenza, la chirurgia endoscopica e quella oncologica, più servizio di ecografia diagnostica ed interventistica; un centro sperimentale per la fecondazione assistita, con annesso punto nascita e punto donna; un reparto di ortopedia e traumatologia con un settore di medicina dello Sport (per frenare la prima causa di mobilità passiva verso Puglia e Basilicata, creando così una fonte di risparmio per la Regione); un reparto di Riabilitazione intensiva neuromotoria.
Richiamiamo tutti,conclude la nota, alle proprie responsabilità, verso il popolo, e verso la storia”.
Franco Lofrano

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