Caro Presidente Oliverio;
complimenti! Francamente non mi sarei mai aspettato che un uomo dello Tua levatura politica potesse dettare le regole del gioco dopo la conclusione della partita elettorale. Se questo era il Tuo progetto lo dovevi estrinsecare prima che la partita iniziasse, ognuno dei partecipanti avrebbe avuto tempo e modo per riflettere e decidere con coscienza se affrontare o no la competizione elettorale. Alla luce dei fatti, certo non potevi dire al partito dei Verdi che le regole del gioco non erano più le stesse di quelle della passata legislatura, e neanche potevi dire loro che i monogruppi (tranne rifondazione comunista, per ragioni che sarebbe interessante conoscere! Visto la disparità di trattamento) non avrebbero avuto rappresentanti nella compagine della giunta provinciale. No, non potevi dirlo perché i voti dei Verdi ti facevano molto comodi. Forse, per estrometterli, hai voluto approfittare della prepotenza esercitata da alcuni uomini politici del partito ( qualcuno, ho avuto modo di constatare più volte, durante i tuoi comizi elettorali, ti seguiva come un gemello siamese) che nel passato hanno beneficiato di enormi privilegi, pensando che il partito fosse un loro dominio. Se questa è stata la Tua valutazione, hai preso un grosso abbaglio! I Verdi rappresentano una nobile forza politica e certamente non si lasceranno intimidire da scelte che sono maturate fuori da ogni logica democratica. Oggi più che mai si batteranno per fare emergere le specificità dei singoli territori che, se opportunamente valutate, costituiranno gli elementi predominanti e portanti per la rinascita della nostra bella e amata Provincia. Probabilmente hai voluto sacrificare il partito dei Verdi perché i tuoi vecchi amici verdi sono stati bocciati dagli elettori, oppure, forse, non hai avuto il coraggio di affidare un ruolo istituzionale alla nuova classe dirigente che sta emergendo democraticamente all’interno del partito. La nuova classe dirigente non ha velleità di poltrone, ma desidera avere un riconoscimento politico per ciò che ha dato in termini elettorali, e se così non fosse si riterrà espropriata di un legittimo riconoscimento. Non è possibile che una forza politica storica, che si batte per degli ideali, tra l’altro comuni, che si è battuta nella campagna elettorale con onestà per perorare la causa comune, cioè di sconfiggere la destra, debba essere mortificata con dei balzelli che non hanno nessun senso logico. Basta vedere come sono stati distribuiti gli incarichi in giunta: da Corigliano a Rocca Imperiale, a tutta l’area del Pollino e all’area della Sila Greca non sono stati tributati riconoscimenti. Quali sono state le ragioni che Ti hanno indotto a fare delle scelte, a mio avviso, poco felici? Era proprio necessario che Tu nominassi tre assessori nel giro di pochi chilometri nell’area rossanese e quattro nell’interland di Cosenza? Per quali motivi sono rimaste prive di assessori le aree come: l’Alto Ionio, il Pollino e la Sila Greca? Quanti degli assessori che hai nominato conoscono i territori dei comuni di Canna, Nocara, Alessandria, o di altre piccole realtà dell’Alto Ionio o del Pollino o della Sila Greca? Eppure una marea di voti, che sono stati determinanti per la Tua elezione, sono arrivati proprio dalle aree citate. Sarebbe stato più giusto che Tu avessi nominato rappresentanti di tutte le aree della provincia, piuttosto che concentrarli su aree ristrette. Caro Presidente, si cresce insieme e non mortificando le popolazioni. Con il tempo, certe scelte potrebbero nuocere alla causa comune, mi auguro che con le tue scelte non ci siamo già avviati sulla strada del non ritorno.
Dr Antonio Farina
Candidato dei Verdi nel Collegio di Rocca Imperiale
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