Laratta al Prefetto di Cosenza e al Provveditore agli Studi: "Situazione scuola calabrese al collasso".
Chiesto l'intervento del Governo e del Direttore Regionale dell'Istruzione.
Il Parlamentare del PD on. Franco Laratta ha incontrato stamane i circa 500 precari che manifestavano davanti all'Ufficio Scolastico Provinciale e, poi, davanti l'ingresso della Prefettura di Cosenza.
L'on. Laratta ha anche partecipato ad un vertice presieduto dal Vice-Prefetto Caccuri, alla presenza del dott. Penta dell'Ufficio Scolastico Provinciale, dell'Assessore all'Istruzione dott. Ruffolo e dei sindacato di categoria. Al termine dell'incontro il deputato calabrese ha denunciato la grave situazione della scuola calabrese in seguito ai tagli previsti lo scorso anno dai “decreti Germini”: meno scuole, più classi numerose, tagli alle cattedre, drastica diminuzione del personale amministrativo ed ausiliario, accorpamenti e soppressioni di scuole in tutta la Calabria.
A pochi giorno dall'inizio dell'anno scolastico, in provincia di Cosenza si registrano situazioni allarmanti, mentre in alcuni comuni rischia di saltare l'apertura del'anno scolastico per mancanza di personale.
L'on. Laratta ha chiesto l'intervento del Direttore Regionale dell'Istruzione ed una immediata presa di coscienza da parte del Governo e del Ministro Germini sui disastri che sono stati compiuti nella scuola Italiana e in quella calabrese in particolare.
lunedì 31 agosto 2009
Francavilla Marittima-31/08/2009: Festival canoro
Francavilla Marittima:31/08/2009
Al via la V° Edizione dell’Alto Jonio Festival,il concorso canoro per nuovi talenti,organizzato dall’amministrazione comunale ,guidata dal sindaco Paolo Munno, che si svolgerà nei giorni 4,5 e 6 settembre,con inizio alle ore 18,00,presso la Villa Comunale nel centro della cittadina.”Il festival canoro oltre ad essere una delle poche vetrine per nuovi talenti musicali nel mezzogiorno d’Italia,afferma il primo cittadino,mira alla valorizzazione del territorio e delle sue migliori espressioni artistiche”.Per ulteriori informazioni rivolgersi alla Sig.ra Altieri Giulia (0981/994872-3)o al Direttore Artistico,Ferdinando Bruno-339/7615126.
Franco Lofrano
Al via la V° Edizione dell’Alto Jonio Festival,il concorso canoro per nuovi talenti,organizzato dall’amministrazione comunale ,guidata dal sindaco Paolo Munno, che si svolgerà nei giorni 4,5 e 6 settembre,con inizio alle ore 18,00,presso la Villa Comunale nel centro della cittadina.”Il festival canoro oltre ad essere una delle poche vetrine per nuovi talenti musicali nel mezzogiorno d’Italia,afferma il primo cittadino,mira alla valorizzazione del territorio e delle sue migliori espressioni artistiche”.Per ulteriori informazioni rivolgersi alla Sig.ra Altieri Giulia (0981/994872-3)o al Direttore Artistico,Ferdinando Bruno-339/7615126.
Franco Lofrano
Trebisacce-31/08/2009:"la nudità della stupidità"
Minima moralia 2
“la nudità della stupidità”- George Bataille.
E’ veramente sorprendente la differenza di significato se al posto di un nome subentra un sostantivo!
Se dico “ nuda verità” mi distanzio un abisso dalla “ la nudità della stupidità”, specie se ho in mente l’assioma: bellezza-verità-pensiero e il suo perfetto contrario :bruttezza-falsità-vacuità, facendo rientrare così il concetto di “ stupidità” non solo in un atteggiamento inadeguato di capire,quanto anche in un aspetto di diminuzione di moralità.
L’aggettivo “nuda”,dinnanzi a verità mette in evidenzia l’essenzialità della verità, il suo non avere bisogno di orpelli, per essere. Del resto,la verità è emergere con la propria forza,per come etimologicamente ci dice la parola greca aletheia.
Nuda verità dunque ci parla di protezione,di forza prorompente, di essenzialità, rivalutando con ciò anche l’espressione, che poteva risultare peregrina e di amara ironia nell’esperienza della vita, “povera e nuda vai filosofia”.
La verità,intesa come bellezza e atteggiamento morale, tende all’essenzialità, a togliere il superfluo, a “denudarsi” quindi.
La sobrietà,che è anche equilibrio e rigore, ne esprime il senso più appropriato.
Pensate al mito di Platone riferito al giudizio delle anime: per evitare errori, per non essere abbagliati dai “vestiti” intesi come condizionamenti sociali e ruoli, le anime devono presentarsi nude dinnanzi ai giudici, anch’essi nudi,per essere giudicate.
Nella stessa linea interpretativa sta il rapporto tra sofista e filosofo,come tra una cucina elaborata,che nasconde il marcio e la qualità scadente dei prodotti ingannando il palato ma facendo male alla salute, e una cucina genuina nella quale al sapore e odore corrisponde l’ingrediente.
Il termine adequaetio ne esprime bene il senso,nel rapporto tra il dire e l’essere.
La nudità evita l’inganno,evita la seduzione: un corpo seduce ,è vero, più per quello che non scopre e diventa l’arte dell’attesa.
Ma,quando la verità,nella sua bellezza emerge dal mare,come Venere, ogni arte seduttiva diventa blanda e inefficace,come la verità risplende,per come dice San Paolo, nella sua essenza in cielo rispetto alla nostra conoscenza in speculo.
Anche a livello teologico ed iconografico, nonché come esperienza storica del misticismo e del profetismo, la nudità ha questo significato: Cristo è tale nella nudità della grotta e sul Golgota, Francesco di Assisi si spoglia per indicare il cambiamento radicale del suo essere, i profeti vanno in giro nudi per indicare la differenza tra la certezza del quotidiano e la verità del futuro,incomprensibile ai cosiddetti sapienti.
Così è la nudità nell’arte,intesa come lavorìo per togliere,per andare dentro le cose,senza fronzoli e orpelli,altrimenti meravigliamo come nel barocco, ma l’anima resta fredda,non si accende, resta vuota. Il labor limae non è solo tecnica di eleganza ,ma anche modo di essere dell’arte,intesa anche come gusto.
Di nuovo il paragone del cibo viene in aiuto: il pasto frugale,consumato in piedi degli Ebrei,con pane azzimo,in attesa di andare è altro dalla cena,volgare nella sua abbondanza, che non sazia veramente,ma è da crapuloni,di Trimalcione.
Ecco,la verità e quindi la bellezza,l’arte,la moralità anche,hanno in sé questo dinamismo, questo andare, l’oltrepassare orizzonti , questa non sazietà e si sentono radicati nell’esilio.
Forse ora è capibile l’espressione del Bataille “la nudità della stupidità”.
Veramente,egli la intende come decomposizione di un corpo,rispetto alla vita dello stesso.
E si può accettare questa sua interpretazione.
Aggiungerei però altro.
La stupidità,più che decomposizione, che del resto merita rispetto non fosse altro perché si trasforma in energia e ha una sua funzione, è la vuotezza della mente e del cuore,connessa spesso ad arroganza.
E’ il gratuita,è l’irrelato,senza un linguaggio che possa comunicare.
Ultimamente in una mostra che non nomino, ho visto un’opera intitolata “leggerezza”,fatta da un materasso incartato: la stupidità è quel linguaggio,racchiuso nell’hic et nunc,con la pretesa di essere geniali e quindi di comunicare…. l’incomunicabile.
Come si vede,dunque,la nudità della stupidità è essere senza grazia,indifesa,inutile se non addirittura dannosa,vuota.
Per questo,molti l’ammantano per farla sembrare, nel gioco delle apparenze, credibile e accettabile.
Gianni Mazzei
“la nudità della stupidità”- George Bataille.
E’ veramente sorprendente la differenza di significato se al posto di un nome subentra un sostantivo!
Se dico “ nuda verità” mi distanzio un abisso dalla “ la nudità della stupidità”, specie se ho in mente l’assioma: bellezza-verità-pensiero e il suo perfetto contrario :bruttezza-falsità-vacuità, facendo rientrare così il concetto di “ stupidità” non solo in un atteggiamento inadeguato di capire,quanto anche in un aspetto di diminuzione di moralità.
L’aggettivo “nuda”,dinnanzi a verità mette in evidenzia l’essenzialità della verità, il suo non avere bisogno di orpelli, per essere. Del resto,la verità è emergere con la propria forza,per come etimologicamente ci dice la parola greca aletheia.
Nuda verità dunque ci parla di protezione,di forza prorompente, di essenzialità, rivalutando con ciò anche l’espressione, che poteva risultare peregrina e di amara ironia nell’esperienza della vita, “povera e nuda vai filosofia”.
La verità,intesa come bellezza e atteggiamento morale, tende all’essenzialità, a togliere il superfluo, a “denudarsi” quindi.
La sobrietà,che è anche equilibrio e rigore, ne esprime il senso più appropriato.
Pensate al mito di Platone riferito al giudizio delle anime: per evitare errori, per non essere abbagliati dai “vestiti” intesi come condizionamenti sociali e ruoli, le anime devono presentarsi nude dinnanzi ai giudici, anch’essi nudi,per essere giudicate.
Nella stessa linea interpretativa sta il rapporto tra sofista e filosofo,come tra una cucina elaborata,che nasconde il marcio e la qualità scadente dei prodotti ingannando il palato ma facendo male alla salute, e una cucina genuina nella quale al sapore e odore corrisponde l’ingrediente.
Il termine adequaetio ne esprime bene il senso,nel rapporto tra il dire e l’essere.
La nudità evita l’inganno,evita la seduzione: un corpo seduce ,è vero, più per quello che non scopre e diventa l’arte dell’attesa.
Ma,quando la verità,nella sua bellezza emerge dal mare,come Venere, ogni arte seduttiva diventa blanda e inefficace,come la verità risplende,per come dice San Paolo, nella sua essenza in cielo rispetto alla nostra conoscenza in speculo.
Anche a livello teologico ed iconografico, nonché come esperienza storica del misticismo e del profetismo, la nudità ha questo significato: Cristo è tale nella nudità della grotta e sul Golgota, Francesco di Assisi si spoglia per indicare il cambiamento radicale del suo essere, i profeti vanno in giro nudi per indicare la differenza tra la certezza del quotidiano e la verità del futuro,incomprensibile ai cosiddetti sapienti.
Così è la nudità nell’arte,intesa come lavorìo per togliere,per andare dentro le cose,senza fronzoli e orpelli,altrimenti meravigliamo come nel barocco, ma l’anima resta fredda,non si accende, resta vuota. Il labor limae non è solo tecnica di eleganza ,ma anche modo di essere dell’arte,intesa anche come gusto.
Di nuovo il paragone del cibo viene in aiuto: il pasto frugale,consumato in piedi degli Ebrei,con pane azzimo,in attesa di andare è altro dalla cena,volgare nella sua abbondanza, che non sazia veramente,ma è da crapuloni,di Trimalcione.
Ecco,la verità e quindi la bellezza,l’arte,la moralità anche,hanno in sé questo dinamismo, questo andare, l’oltrepassare orizzonti , questa non sazietà e si sentono radicati nell’esilio.
Forse ora è capibile l’espressione del Bataille “la nudità della stupidità”.
Veramente,egli la intende come decomposizione di un corpo,rispetto alla vita dello stesso.
E si può accettare questa sua interpretazione.
Aggiungerei però altro.
La stupidità,più che decomposizione, che del resto merita rispetto non fosse altro perché si trasforma in energia e ha una sua funzione, è la vuotezza della mente e del cuore,connessa spesso ad arroganza.
E’ il gratuita,è l’irrelato,senza un linguaggio che possa comunicare.
Ultimamente in una mostra che non nomino, ho visto un’opera intitolata “leggerezza”,fatta da un materasso incartato: la stupidità è quel linguaggio,racchiuso nell’hic et nunc,con la pretesa di essere geniali e quindi di comunicare…. l’incomunicabile.
Come si vede,dunque,la nudità della stupidità è essere senza grazia,indifesa,inutile se non addirittura dannosa,vuota.
Per questo,molti l’ammantano per farla sembrare, nel gioco delle apparenze, credibile e accettabile.
Gianni Mazzei
Trebisacce-31/08/2009: Versamento all'AIRC effettuato dall'APS
Trebisacce-31/08/2009
L'Associazione Culturale APS "Vacanzieri insieme per l'Italia e..." di cui è presidente Vincenzo Arvia,comunica di aver raccolto euro 166,20 per la vendita di peperoncino piccante offerto dal Sig. Luigi Alfio Casella durante la serata del 29 agosto,in Piazza della Repubblica, dedicata al prima edizione del campionato dei mangiatori di peperoncino piccante e di aver devoluto il ricavato all'associazione per la ricerca sul cancro di Milano (AIRC).L'immagine riproduce il versamento effettuato dall'APS.
Franco Lofrano
domenica 30 agosto 2009
sabato 29 agosto 2009
Cerchiara di Calabria-29/08/2009: Convegno sul "Pino Loricato"
Cerchiara di Calabria:29/08/2009
Si è tenuto l’interessante convegno sul “Pino Loricato”,sabato 29 agosto,presso la scuola media cittadina,organizzato dall’amministrazione comunale di cui è sindaco Antonio Carlomagno e dalla Casa editrice “Il Coscile” di Mimmo Sancineto. Coordinatore dei lavori lo scrittore Bonifacio Vincenzi. Al dibattito è intervenuto ,dopo l’apprezzato intervento di saluto del sindaco Carlomagno,l’editore Mimmo Sancineto che per sintesi ha ben evidenziato l’importanza del Parco Nazionale del Pollino,a guida di Mimmo Pappaterra,e del Pino Loricato e ha posto in evidenza l’impegno costante di Franco Tassi,studioso di fauna appenninica, nel tutelare l’ambiente e il territorio. Vincenzo Arvia,presidente dell’APS”Vacanzieri per l’Italia e…”ha puntato sulla necessità di tutelare i grandi alberi sul territorio. Franco Tassi è per la realizzazione delle sfide impossibili perché creando sul territorio delle realtà che creano interesse significa trasformare l’impossibile in possibile. Don Vincenzo Barone,autore di diverse pubblicazioni,ha affermato che il Pino Loricato è un gigante corazzato che si protegge da solo contro il freddo e il gelo. Per Mimmo Pappaterra il Parco è diventato una realtà e oggi si parla di Pollino mentre fino a poco tempo fa si parlava di Sila. Sono state messe in campo delle valide strategie per valorizzare il territorio e che all’ente parco non interessa la gestione,ha sottolineato, ma il coordinamento dei 56 comuni che ruotano attorno all’Ente,in modo da avviare una rete di collegamento e di valorizzazione dell’intero territorio. Per Tommaselli,ex pilota civile,il parco dev’essere la convinzione di un popolo e occorre la coesione,la collaborazione di tutti per creare quelle condizioni favorevoli allo sviluppo. Franzese punta sulla viabilità e in particolare sulla strada che potrebbe collegare Terranova del Pollino con San Lorenzo Bellizzi.Inoltre il museo del Pino Loricato deve essere un centro studi vivo e capace di aggregare anche giovani. Per Natale Lauria occorre snellire la burocrazia che per rilasciare un nulla osta agli imprenditori agricoli impiega mesi e non giorni. Anche per Teresa Gigliotti rendere percorribili alcuni sentieri e strade per raggiungere centri di interesse ambientale è fondamentale per incrementare il turismo culturale.
Franco Lofrano
Trebisacce-28/08/2009: Pro Loco"Taralluzz' e Vino"
Trebisacce:28/08/2009
Con “taralluzz' e vino” si concludono le serate estive organizzate dalla Pro Loco, di cui è presidente Marco Verri che venerdì sera, sul lungomare dei saraceni, ha coniugato aggregazione sociale e momento politico. Presente infatti alla manifestazione Pro Loco il leader di Calabria Riformista,Salvatore Magarò,con un tavolo allestito per la raccolta delle firme per la petizione popolare di merito.”Pensiamo che nella pubblica amministrazione debba prevalere la meritocrazia”ha affermato Magarò. “Se puntiamo sul merito,se valorizziamo le competenze, facciamo cosa utile alla nostra regione. Pensiamo che i concorsi vanno svolti correttamente e con trasparenza. Avanti i migliori e le energie più brillanti. Pensiamo di raccogliere 50.000 firme per fine anno e che consegneremo ai sindaci e ai dirigenti regionali per dire loro che i cittadini sono disponibili e che vogliono cambiare le cose”. Per Marco Verri l’associazione Pro Loco essendo apartitica apre le porte a chi lotta per la difesa dei diritti civili e la raccolta delle firme per la meritocrazia di stasera rientra tra gli scopi sociali. Fresine con pomodori ,salumi,taralli e vino sono stati distribuiti a sufficienza a tutti gli intervenuti. Per “La Tarantella di gruppo” le musiche dei “Bivios”con Pietro Adduci al tamburello,Antonio Cirolla all’organetto e Adduci Pasquale alla zampogna e alla fisarmonica. Franca Profili di Ancona con il numero 69 della riffa vince il secondo premio,un capicollo e il prosciutto ,come primo premio,viene assegnato a Sprovieri del gruppo della raccolta delle firme che però lo cede a Marco Verri. Questi lo rimette in gioco e lo consegna all’energico Tufaro,tesoriere della pro loco, per l’immediato taglio e distribuzione a tutti i presenti.
Franco Lofrano
venerdì 28 agosto 2009
Montegiordano:28/08/2009: Antonio Farina dei Verdi scrive al Presidente Mario Oliverio
Caro Presidente Oliverio;
complimenti! Francamente non mi sarei mai aspettato che un uomo dello Tua levatura politica potesse dettare le regole del gioco dopo la conclusione della partita elettorale. Se questo era il Tuo progetto lo dovevi estrinsecare prima che la partita iniziasse, ognuno dei partecipanti avrebbe avuto tempo e modo per riflettere e decidere con coscienza se affrontare o no la competizione elettorale. Alla luce dei fatti, certo non potevi dire al partito dei Verdi che le regole del gioco non erano più le stesse di quelle della passata legislatura, e neanche potevi dire loro che i monogruppi (tranne rifondazione comunista, per ragioni che sarebbe interessante conoscere! Visto la disparità di trattamento) non avrebbero avuto rappresentanti nella compagine della giunta provinciale. No, non potevi dirlo perché i voti dei Verdi ti facevano molto comodi. Forse, per estrometterli, hai voluto approfittare della prepotenza esercitata da alcuni uomini politici del partito ( qualcuno, ho avuto modo di constatare più volte, durante i tuoi comizi elettorali, ti seguiva come un gemello siamese) che nel passato hanno beneficiato di enormi privilegi, pensando che il partito fosse un loro dominio. Se questa è stata la Tua valutazione, hai preso un grosso abbaglio! I Verdi rappresentano una nobile forza politica e certamente non si lasceranno intimidire da scelte che sono maturate fuori da ogni logica democratica. Oggi più che mai si batteranno per fare emergere le specificità dei singoli territori che, se opportunamente valutate, costituiranno gli elementi predominanti e portanti per la rinascita della nostra bella e amata Provincia. Probabilmente hai voluto sacrificare il partito dei Verdi perché i tuoi vecchi amici verdi sono stati bocciati dagli elettori, oppure, forse, non hai avuto il coraggio di affidare un ruolo istituzionale alla nuova classe dirigente che sta emergendo democraticamente all’interno del partito. La nuova classe dirigente non ha velleità di poltrone, ma desidera avere un riconoscimento politico per ciò che ha dato in termini elettorali, e se così non fosse si riterrà espropriata di un legittimo riconoscimento. Non è possibile che una forza politica storica, che si batte per degli ideali, tra l’altro comuni, che si è battuta nella campagna elettorale con onestà per perorare la causa comune, cioè di sconfiggere la destra, debba essere mortificata con dei balzelli che non hanno nessun senso logico. Basta vedere come sono stati distribuiti gli incarichi in giunta: da Corigliano a Rocca Imperiale, a tutta l’area del Pollino e all’area della Sila Greca non sono stati tributati riconoscimenti. Quali sono state le ragioni che Ti hanno indotto a fare delle scelte, a mio avviso, poco felici? Era proprio necessario che Tu nominassi tre assessori nel giro di pochi chilometri nell’area rossanese e quattro nell’interland di Cosenza? Per quali motivi sono rimaste prive di assessori le aree come: l’Alto Ionio, il Pollino e la Sila Greca? Quanti degli assessori che hai nominato conoscono i territori dei comuni di Canna, Nocara, Alessandria, o di altre piccole realtà dell’Alto Ionio o del Pollino o della Sila Greca? Eppure una marea di voti, che sono stati determinanti per la Tua elezione, sono arrivati proprio dalle aree citate. Sarebbe stato più giusto che Tu avessi nominato rappresentanti di tutte le aree della provincia, piuttosto che concentrarli su aree ristrette. Caro Presidente, si cresce insieme e non mortificando le popolazioni. Con il tempo, certe scelte potrebbero nuocere alla causa comune, mi auguro che con le tue scelte non ci siamo già avviati sulla strada del non ritorno.
Dr Antonio Farina
Candidato dei Verdi nel Collegio di Rocca Imperiale
complimenti! Francamente non mi sarei mai aspettato che un uomo dello Tua levatura politica potesse dettare le regole del gioco dopo la conclusione della partita elettorale. Se questo era il Tuo progetto lo dovevi estrinsecare prima che la partita iniziasse, ognuno dei partecipanti avrebbe avuto tempo e modo per riflettere e decidere con coscienza se affrontare o no la competizione elettorale. Alla luce dei fatti, certo non potevi dire al partito dei Verdi che le regole del gioco non erano più le stesse di quelle della passata legislatura, e neanche potevi dire loro che i monogruppi (tranne rifondazione comunista, per ragioni che sarebbe interessante conoscere! Visto la disparità di trattamento) non avrebbero avuto rappresentanti nella compagine della giunta provinciale. No, non potevi dirlo perché i voti dei Verdi ti facevano molto comodi. Forse, per estrometterli, hai voluto approfittare della prepotenza esercitata da alcuni uomini politici del partito ( qualcuno, ho avuto modo di constatare più volte, durante i tuoi comizi elettorali, ti seguiva come un gemello siamese) che nel passato hanno beneficiato di enormi privilegi, pensando che il partito fosse un loro dominio. Se questa è stata la Tua valutazione, hai preso un grosso abbaglio! I Verdi rappresentano una nobile forza politica e certamente non si lasceranno intimidire da scelte che sono maturate fuori da ogni logica democratica. Oggi più che mai si batteranno per fare emergere le specificità dei singoli territori che, se opportunamente valutate, costituiranno gli elementi predominanti e portanti per la rinascita della nostra bella e amata Provincia. Probabilmente hai voluto sacrificare il partito dei Verdi perché i tuoi vecchi amici verdi sono stati bocciati dagli elettori, oppure, forse, non hai avuto il coraggio di affidare un ruolo istituzionale alla nuova classe dirigente che sta emergendo democraticamente all’interno del partito. La nuova classe dirigente non ha velleità di poltrone, ma desidera avere un riconoscimento politico per ciò che ha dato in termini elettorali, e se così non fosse si riterrà espropriata di un legittimo riconoscimento. Non è possibile che una forza politica storica, che si batte per degli ideali, tra l’altro comuni, che si è battuta nella campagna elettorale con onestà per perorare la causa comune, cioè di sconfiggere la destra, debba essere mortificata con dei balzelli che non hanno nessun senso logico. Basta vedere come sono stati distribuiti gli incarichi in giunta: da Corigliano a Rocca Imperiale, a tutta l’area del Pollino e all’area della Sila Greca non sono stati tributati riconoscimenti. Quali sono state le ragioni che Ti hanno indotto a fare delle scelte, a mio avviso, poco felici? Era proprio necessario che Tu nominassi tre assessori nel giro di pochi chilometri nell’area rossanese e quattro nell’interland di Cosenza? Per quali motivi sono rimaste prive di assessori le aree come: l’Alto Ionio, il Pollino e la Sila Greca? Quanti degli assessori che hai nominato conoscono i territori dei comuni di Canna, Nocara, Alessandria, o di altre piccole realtà dell’Alto Ionio o del Pollino o della Sila Greca? Eppure una marea di voti, che sono stati determinanti per la Tua elezione, sono arrivati proprio dalle aree citate. Sarebbe stato più giusto che Tu avessi nominato rappresentanti di tutte le aree della provincia, piuttosto che concentrarli su aree ristrette. Caro Presidente, si cresce insieme e non mortificando le popolazioni. Con il tempo, certe scelte potrebbero nuocere alla causa comune, mi auguro che con le tue scelte non ci siamo già avviati sulla strada del non ritorno.
Dr Antonio Farina
Candidato dei Verdi nel Collegio di Rocca Imperiale
Amendolara-25/08/2009: Gara di pesca sportiva.
Alessandro Arvia
Amendolara:25/08/2009
Alessandro Rescia e Francesco Patricelli vincono la gara di pesca sportiva. Si è svolta la gara di pesca dalla barca con la tecnica del bolentino,domenica scorsa,organizzata dall’associazione dilettantistica di nautica e pesca sportiva “Nautica Trebisacce” di cui è presidente Antonio Pucci n collaborazione con il centro nautico “Albano”. Si aggiudica il primo posto la coppia Rescia-Patricelli,con circa 5,300 Kg.di pesce azzurro;il secondo posto al singolo Caruso di Gravina di Puglia con circa 3,700 e il terzo posto alla coppia Laschera Vincenzo e Carlo Chidichimo di Trebisacce con 3,200. La gara si è svolta nello specchio d’acqua antistante i comuni di Amendolara e di Trebisacce. Partenza alle ore 6,00 dal Centro Nautico “ Albano” di Amendolara per tutti gli iscritti e con rientro alle ore 10,00. Non più di due canne da pesca a bordo delle imbarcazioni e con la tecnica del bolentino che consiste nel buttare in acqua con la canna gli ami innescati e ritirarli subito,un sali e scendi continuo in acqua, applicando in modo personalizzato il recupero della lenza. Giudici di gara Antonio Pucci e Dino Mastrascusa.
Franco Lofrano
Plataci-25/08/2009:Tropea film Festival
Ottima performance all’insegna del Fantasy al Tropea Film Festival
Visitando per la prima volta le sculture di Piedigrotta, il regista di ‘Sacro Codice’ intende inserirle tra le location a chiusura del film
“Il fatto che il film non sia ancora stato ultimato, lo considero una vera fortuna: dopo aver visitato ieri la chiesetta di Piedigrotta in località Pizzo Calabro, non vedervi in Sacro Codice le spettacolari e mistiche sculture scavate nella roccia sarebbe un vero peccato!” Queste le prime battute a caldo rilasciate dal regista Jordan River all’uscita del Teatro del Porto di Tropea dopo la proiezione su grande schermo di alcune scene del film. “Entrando dentro questo luogo di sacra bellezza artistica – ha proseguito il regista – si ha sùbito l’impressione di trovarsi di fronte all’esercito di terracotta in Cina, ma qui invece delle guardie e dei guerrieri del primo imperatore cinese Qin Shi Huang con i suoi Cavalieri, proprio nel sud italiano, ci si imbatte in tropea_x_1.jpgtopea_loc02_pic.jpguno splendido scenario di sculture sacre ed ermetiche della cultura occidentale” ha concluso il regista esprimendo forte interesse ad inserire e ultimare il film con alcune delle più belle location presenti in provincia di Vibo Valentia. Le recenti scene ultimate del film in lavorazione Sacro Codice sono state infatti proiettate fuori concorso alla serata finale del Tropea Film Festival prima della consegna dei premi alla carriera ad Agostina Belli e ad Alessandro Haber. La prestigiosa rassegna tropeana, che vede la magistrale direzione di Bruno Cimino, ha visto in anteprima sullo schermo alcune delle spettacolari scene del film in lavorazione; dopo la proiezione, per le interviste sono saliti sul palco, oltre al regista, i due piccoli attori Rebecca Mulè e Lorenzo Audia (di soli 10 ed 8 anni, entrambi nei ruoli dei protagonisti da bambini), gli attori Adolfo Adamo (che interpreta il personaggio Lùghin), Antonello Lombardo (nel ruolo del monaco cattivo Dron) e Salvatore Audia (Il Sapiente). Sul palco anche la bella indossatrice e fotomodella ungherese di Budapest Agnes Csipai, nonché il Supervisore agli Fx e alla realtà virtuale Gianfranco Confessore, che ha spiegato alcune delle tecniche utilizzate per la realizzazione degli effetti speciali. Dopo questa splendida esperienza Tropeana, a settembre Sacro Codice sarà di nuovo sulla scena internazionale al 66° Festival Internazionale del Cinema di Venezia con la presentazione di un’importante Ricerca Scientifica legata al film con il coinvolgimento e il contributo di alcune Università e di un team di ricercatori italiani; nei prossimi giorni saranno diffusi tutti i dettagli.
27 agosto 2009 - Calabria Ora, Ora Estate - pag. 25
Visitando per la prima volta le sculture di Piedigrotta, il regista di ‘Sacro Codice’ intende inserirle tra le location a chiusura del film
“Il fatto che il film non sia ancora stato ultimato, lo considero una vera fortuna: dopo aver visitato ieri la chiesetta di Piedigrotta in località Pizzo Calabro, non vedervi in Sacro Codice le spettacolari e mistiche sculture scavate nella roccia sarebbe un vero peccato!” Queste le prime battute a caldo rilasciate dal regista Jordan River all’uscita del Teatro del Porto di Tropea dopo la proiezione su grande schermo di alcune scene del film. “Entrando dentro questo luogo di sacra bellezza artistica – ha proseguito il regista – si ha sùbito l’impressione di trovarsi di fronte all’esercito di terracotta in Cina, ma qui invece delle guardie e dei guerrieri del primo imperatore cinese Qin Shi Huang con i suoi Cavalieri, proprio nel sud italiano, ci si imbatte in tropea_x_1.jpgtopea_loc02_pic.jpguno splendido scenario di sculture sacre ed ermetiche della cultura occidentale” ha concluso il regista esprimendo forte interesse ad inserire e ultimare il film con alcune delle più belle location presenti in provincia di Vibo Valentia. Le recenti scene ultimate del film in lavorazione Sacro Codice sono state infatti proiettate fuori concorso alla serata finale del Tropea Film Festival prima della consegna dei premi alla carriera ad Agostina Belli e ad Alessandro Haber. La prestigiosa rassegna tropeana, che vede la magistrale direzione di Bruno Cimino, ha visto in anteprima sullo schermo alcune delle spettacolari scene del film in lavorazione; dopo la proiezione, per le interviste sono saliti sul palco, oltre al regista, i due piccoli attori Rebecca Mulè e Lorenzo Audia (di soli 10 ed 8 anni, entrambi nei ruoli dei protagonisti da bambini), gli attori Adolfo Adamo (che interpreta il personaggio Lùghin), Antonello Lombardo (nel ruolo del monaco cattivo Dron) e Salvatore Audia (Il Sapiente). Sul palco anche la bella indossatrice e fotomodella ungherese di Budapest Agnes Csipai, nonché il Supervisore agli Fx e alla realtà virtuale Gianfranco Confessore, che ha spiegato alcune delle tecniche utilizzate per la realizzazione degli effetti speciali. Dopo questa splendida esperienza Tropeana, a settembre Sacro Codice sarà di nuovo sulla scena internazionale al 66° Festival Internazionale del Cinema di Venezia con la presentazione di un’importante Ricerca Scientifica legata al film con il coinvolgimento e il contributo di alcune Università e di un team di ricercatori italiani; nei prossimi giorni saranno diffusi tutti i dettagli.
27 agosto 2009 - Calabria Ora, Ora Estate - pag. 25
giovedì 27 agosto 2009
Trebisacce-25/08/2009:Presentazione del libro "San Lorenzo Bellizzi"
Trebisacce:25/08/2009
“Occorre proteggere i nostri sistemi ambientali e interagire con le associazioni”,ha affermato Angelo Malatacca ,presidente di italianostra,sezione di Trebisacce, durante il suo intervento di saluto,martedì scorso,25 agosto,presso il Miramare Palace Hotel. Una serata culturale dedicata alla presentazione del libro: “San Lorenzo Bellizzi-Dirimpettaio delle gole del raganello e del complesso del pollino-Guida turistica di san lorenzo e dei territori limitrofi”,scritto da Costantino Faillace,Leonardo La Rocca e Francesco Carlomagno. Angelo Malatacca ha chiarito anche che l’associazione che rappresenta si prefigge come obiettivo di salvaguardare il patrimonio storico-artistico e le bellezze naturali del territorio. Ha ancora argomentato e spiegato del perché è contro,come associazione,alla costruzione del Ponte sullo stretto, a favore del fotovoltaico e contro l’eolico. Per Carlo De Giacomo,presidente regionale di italianostra,occorre contrastare l’abusivismo sul territorio e intervenire sugli spazi pubblici con progetti mirati redatti da urbanisti per recuperarli all’adeguato utilizzo. Gianni Mazzei,presidente del centro studi internazionali deradiani,ha evidenziato che il libro è di qualità anche da un punto di vista estetico e vi è un rapporto intenso tra pensiero e praticità. Si divide in tre parti: aspetto storico,urbanistico e sociologico e di percorsi da seguire per raggiungere le altre località con tutte le difficoltà di viabilità da affrontare. Gli autori,sottolinea ancora Mazzei, hanno saputo coniugare la fotografia e il testo,rendendolo armonico,una poesia. Costantino Faillace,punta sulla necessità di censire le terre e le case abbandonate ed intervenirvi adeguatamente per poter divulgare meglio le bellezze del territorio. Leonardo Odoguardi,cardiologo,punta sulla necessità di tutelare i boschi e il verde e ancora punta l’indice sulla questione delicata dell’ospedale asserendo che è proprio tutelandolo che si misura la civiltà di un popolo. Dante Maffia,poeta di fama internazionale,recita una poesia per affermare la nostalgia,il sentimento,l’amore,che alcuni angoli del nostro territorio si nascondono e che di questi valori si ha ancora bisogno. Per Leonardo La Rocca valorizzare un territorio significa conoscerlo e amarlo. In conclusione il libro è risultato un lavoro pregevole,utile,ricco e da avere in ogni casa.
Franco Lofrano
Trebisacce-27/08/2009: "Petizione di merito" raccolta firme...
Domani sera, 28 agosto, a partire dalle ore 21 il lungomare di Trebisacce ospiterà un punto di raccolta di firme a sostegno della petizione del merito, promossa dal consigliere regionale Salvatore Magarò, dal movimento politico Calabria Riformista e dal laboratorio politico-culturale La Calabria che non c’è.
L’organizzazione è di Marco Verri, membro dell’Assemblea provinciale di Calabria Riformista e referente del partito per l’area dell’Alto Jonio.
I risultati di questo comportamento tanto distorto quanto disinvolto, si traduce nelle tante inefficienze che in ogni settore, non ultimo quello della sanità, affliggono la regione.
Ed è per questo che abbiamo promosso la petizione del merito. Intendiamo raccogliere 50.000 firme entro la fine dell’anno per sensibilizzare la classe politica e scuotere le coscienze di quei cittadini, e sono la stragrande maggioranza, che non vogliono rassegnarsi alla deriva cui siamo costretti ad assistere quotidianamente>.
L’iniziativa coinciderà con la manifestazione “Tarallucci e vino”, organizzata dalla Pro Loco presieduta dallo stesso Marco Verri. Saranno presenti il consigliere regionale Salvatore Magarò e Tiziana Pulice, coordinatrice del laboratorio politico-culturale La Calabria che non c’è.
27 agosto 2009
L’organizzazione è di Marco Verri, membro dell’Assemblea provinciale di Calabria Riformista e referente del partito per l’area dell’Alto Jonio.
Ed è per questo che abbiamo promosso la petizione del merito. Intendiamo raccogliere 50.000 firme entro la fine dell’anno per sensibilizzare la classe politica e scuotere le coscienze di quei cittadini, e sono la stragrande maggioranza, che non vogliono rassegnarsi alla deriva cui siamo costretti ad assistere quotidianamente>.
L’iniziativa coinciderà con la manifestazione “Tarallucci e vino”, organizzata dalla Pro Loco presieduta dallo stesso Marco Verri. Saranno presenti il consigliere regionale Salvatore Magarò e Tiziana Pulice, coordinatrice del laboratorio politico-culturale La Calabria che non c’è.
27 agosto 2009
Trebisacce-27/08/2009: Orfismo nell'alto jonio cosentino?
Orfismo nell’alto jonio cosentino?
Presente in alcuni paesi dell’alto jonio cosentino(accertata a Villapiana,Trebisacce,Albidona) è un’espressione con duplice significato,nel termine”spàme”(variante”spuème”)a seconda s’è imprecazione o un’esortazione:a” ti vo jìssi u spame “:indica anima,soffio vitale=che tu possa morire ;b ”fatti jìssi u spame”:indica soffio vitale consustanziato alla parola=parla! Il termine in questione “spame” è maschile.
Esso non risulta registrato dal Rohlfs nel suo “Nuovo dizionario dialettale della Calabria”,Longo editore,Ravenna 1977.
Per la sua etimologia avanzo alcune ipotesi: nessuna di esse, però, pur avendo un qualche fondamento,può considerarsi certa,chiara ed inoppugnabile.
Scarto a priori la derivazione latina da “spes-spei”,non essendoci nessun
rapporto di significato e di genere. Può essa considerarsi un semplice
coincidenza fonetica,meccanica.
Un certo interessamento (e se fosse fondato il discorso, sarebbe un cosa
singolare, con risvolti importanti in altri ambiti di studio, dalla
filosofia all’archeologia) suscita la parola greca:sema,tos,tò:segno,
presagio,tomba,sigillo,parola all’ordine.
Una parola del genere è già presente nel dialetto della zone presa in
esame:simète che vuol dire segno.
Difficoltà per accettare, a cuore sereno,una simile interpretazione sono:
la “e”che diventa “i”in “simète”,mentre per “spame”si tramunta in “a” o
“eu”;l’intromissione della “p”.
Né si può dire che avviene ciò per distinguerla dall’altra parola “sseme”,
che,avendo suono quasi identico,poteva,far ingenerare equivoci.
Pre il semplice fatto che “sseme”=sciame d’api ,derivando dal latino
“examen”, è susseguente alla parola greca e,quindi,doveva essa eventualmente modificarsi per distinguersi da “spame”.
Comunque ,se dovesse essere rapportata all’orfismo,avremmo l’idendificazione per quando concerne il senso dell’imprecazione: anima,soffio vitale (vedasi F.Adorno in “Da Orfeo da Platone”,tratto da “Orfismo im Magna Grecia”,Arte tipografica Napoli,I978,a pag.28) con tutto quello che indirettamente ne consegue: uscire da qualcosa,da un luogo che chiude l’anima come una prigione,una tomba.
Proprio secondo la tradizione orfica:”…e dicono alcuni che esso(cioè il corpo=soma)sia il “sema”(segno,tomba ) dell’anima,quasi che essa vi sia sepolta nella vita presente; ed anche per questa ragione,che con esso l’anima significa ciò che significhi e perciò è giustamente chiamata sema”( pag.12 da “I presocratici”,Laterza,vol 1,1981).
Un’altra interpretazione,non meno interessante,è la sua possibile derivazione da”pneuma, tos,tò”= soffio vitale,spirito,ispirazione.
Saremmo in un ambito ebraico che distingue lo spirito(pneuma),dalla psichè(anima) e dal corpo-carne(sarx).
Gli agganci per questa presenza in loco della cultura ebraica potrebbero essere alcune parole e modi di dire(per altro dispregiativi):” u core i Giude”, “judèe” e testimonianze storiche della loro presenza;vedasi G.La Viola”Trebisacce”,Galasso editore 1992,pag 59 e 61:…se essi(Gli Ebrei) si fossero accostati alla marina o al territorio di Trebisacce…erano obbligati al pagamento di un tarì a persona”; “…in primis incipit territorium versus terram Casalinovi…et ferit ad quendam timpam rubeam que est versus Colfum Iudeorum”.
O ancora:di ascendeza bizantina.Si pensi alle espressioni:grici,na murre i grici,greciamaglia e ai diversi monasteri presenti nel territorio dell’Alto jonio cosentino(vedesi L. e L. Odoguardi in “Alto Jonio cosentino”,M.Pacini fazzi,Lucca 1983 a pag 27).
E potrebbe risultare anche interessante,a tal proposito,un ragguaglio tra la parola presa in esame,”spame” (e variante”spuèma”) con quella albanese,dei paesi facenti parte dell’Alto Jonio:”frjme”,pronunziata “freme” che significa soffio”.
Per “pneuma” resta il problema di questa modifica di consonante e vocali in “spame”.
Ultima ipotesi:sempre derivazione greca,ma in un ambito biblico”:
da “feme”(che deriva da “femì”=dire) che significa:parola profetica,oracolo,messaggio.Saremmo adagiati sull’interpretazione di S.Giovanni Evangelista che indentifica la parola(verbum) con l’Essere e,quindi,con il soffio vitale,l’anima.” Spame “ è coincidenza così,non solo
formalmente,ma sostanzialmente,di:parola e anima.L’essere,dunque,specie quello umano,è se stesso se si esprime.L’Essere è Parola (verbum,logos).
La parola è tutto!
Gianni mazzei
mercoledì 26 agosto 2009
Trebisacce-25/08/2009:Motociclista ventiseienne sbanda.....
Trebisacce:25/08/2009
Motociclista ventiseienne sbanda in una curva e cade malamente ma per fortuna è salvo. E’Marco Assi di Trebisacce,studente universitario a Arcavacata, al primo anno di specialistica in Geologia. Nel pomeriggio inoltrato di ieri stava percorrendo a bordo della sua moto,una yamaha 600 nera , la strada che da Albidona conduce a Trebisacce e proprio quando mancavano circa sei chilometri alla conclusione del percorso imbocca una doppia curva a esse e incrocia un veicolo nel senso opposto di marcia che saliva ad Alessandria del Carretto. Ci viene riferito che per evitare l’imbatto,sbanda e sfiora il ciglio di un muretto stradale e quindi cade malamente. Il primo a soccorrerlo è stato proprio il conducente dell’auto incrociata che ha immediatamente soccorso con premura Marco Assi e avvertito il servizio di emergenza 118 che si è subito portato sul posto. Il medico Giuseppe De Vita,coadiuvato dall’infermiere professionale Antonio Bandiera e dall’autista Francesco Franchino,interviene con le prime cure e accertatosi che non aveva segni evidenti di pericolo all’addome e neppure alla testa,grazie al casco,fecero rientro con l’ambulanza in ospedale. Medico di turno al pronto soccorso Nicola Nupieri che con il De Vita sono intervenuti con sei punti di sutura alla mano sinistra e medicato le ferite escoriative e lacero contuse riportate dal giovane Marco. E’ salvo e sta bene,nonostante la brutta caduta,ma rimane comunque sotto osservazione nel reparto di chirurgia.
Franco Lofrano
Motociclista ventiseienne sbanda in una curva e cade malamente ma per fortuna è salvo. E’Marco Assi di Trebisacce,studente universitario a Arcavacata, al primo anno di specialistica in Geologia. Nel pomeriggio inoltrato di ieri stava percorrendo a bordo della sua moto,una yamaha 600 nera , la strada che da Albidona conduce a Trebisacce e proprio quando mancavano circa sei chilometri alla conclusione del percorso imbocca una doppia curva a esse e incrocia un veicolo nel senso opposto di marcia che saliva ad Alessandria del Carretto. Ci viene riferito che per evitare l’imbatto,sbanda e sfiora il ciglio di un muretto stradale e quindi cade malamente. Il primo a soccorrerlo è stato proprio il conducente dell’auto incrociata che ha immediatamente soccorso con premura Marco Assi e avvertito il servizio di emergenza 118 che si è subito portato sul posto. Il medico Giuseppe De Vita,coadiuvato dall’infermiere professionale Antonio Bandiera e dall’autista Francesco Franchino,interviene con le prime cure e accertatosi che non aveva segni evidenti di pericolo all’addome e neppure alla testa,grazie al casco,fecero rientro con l’ambulanza in ospedale. Medico di turno al pronto soccorso Nicola Nupieri che con il De Vita sono intervenuti con sei punti di sutura alla mano sinistra e medicato le ferite escoriative e lacero contuse riportate dal giovane Marco. E’ salvo e sta bene,nonostante la brutta caduta,ma rimane comunque sotto osservazione nel reparto di chirurgia.
Franco Lofrano
domenica 23 agosto 2009
Roseto Capo Spulico-23/08/2009: L'Amministrazione Comunale impone il rispetto della legge!
Il Sindaco Franco Durso
Rosanna Mazzia
Sabrina Franco
Roseto Capo Spulico:23/08/2009
E' davvero singolare quanto sta avvenendo in questa calda estate, in cui sul banco degli imputati sale chi la legge la vuole fare rispettare. A proposito dell'ordinanza n.11 emanata dall'ufficio tecnico del Comune di Roseto Capo Spulico in data 30 Giugno 2009, con cui il Comune recepisce la normativa della Capitaneria di Porto di Corigliano che disciplina l'utilizzo della battigia da parte degli utenti e che indica tra gli altri il divieto di lasciare in spiaggia ombrelloni e altri oggetti da mare oltre le ore 19.30, appare davvero surreale che si alimenti una polemica sulla stampa, non si sa a beneficio di chi, sul fatto che la si faccia osservare.Ci mancherebbe altro che un'amministrazione pubblica non lo facesse. L'amministrazione comunale di Roseto, da anni impegnata sul fronte del rispetto della legalità, continua in un'opera non già di repressione, come taluni vorrebbero far apparire, ma di educazione al rispetto degli spazi pubblici e dell'ambiente. Non sfugge infatti a nessuno che insieme all'occupazione abusiva della battigia con una sorta di corsa del più furbo ad appropriarsi della prima fila, si verificava anche uno svilimento della stessa spiaggia che veniva invasa da secchi di ferro, originariamente utilizzati per la vendita di vernice, usati come porta ombrelloni. Non solo.Ma proprio per evitare il rischio di furti era abitudine ormai consolidata quella di lasciare sulla spiaggia cumuli di ciarpame, vecchio e arruginito.Pertanto,si legge nella nota, l'Amministrazione Comunale,guidata dal sindaco Franco Durso, riconferma la giustezza del proprio operato, avvalorato dal plauso ricevuto dalle migliaia di turisti, tra cui moltissimi diversamente abili, che quest'anno hanno affollato la splendida rinata spiaggia rosetana e che finalmente si sentono liberi di arrivare in spiaggia e trovarla davvero libera. Ai pochi caduti nelle maglie dei blitz della Capitaneria di Porto, che minacciano di non ritornare a Roseto a fare le loro vacanze diciamo che speriamo che cambino idea perchè una Roseto più bella e più e ordinata piacerà anche a loro.
Trebisacce-22/08/2009:Fotomonello/a 2009 (3° Parte+articolo)
Ilaria Chidichimo
Trebisacce:22/08/2009
Ilaria Chidichimo e Raul Bentivenga vincono la terza edizione di “Fotomonello/a 2009”,organizzata dalla Associazione Turistica Pro-Loco di Trebisacce,di cui è Presidente Marco Verri,sul lungomare sud-Riviera dei Saraceni. Un sabato di agosto chiuso con successo di pubblico e di merito per l’organizzazione e all’insegna della purezza,della spontaneità,della socializzazione,della simpatia,della allegria e della crescita dove tutti i giovanissimi protagonisti hanno vinto in termini di esperienza nuova e di crescita personale. Una giuria che ha assolto al delicato compito di dover decidere su di una selezione necessaria,ma che non voleva e non si sentiva di penalizzare nessuno dei fantastici e simpaticissimi partecipanti ‘monelli’.I membri della giuria:Valentino Pace (manager di spettacolo),Kina Staffa (Dirigente Scolastico),Tarantino Antonino (Presidente di Giuria e noto artista),Franco Lofrano(Giornalista),Anna Maria Suriano(docente di scuole superiori e affermata conduttrice di spettacolo).Presentatore e conduttore dalle mille risorse Marco Verri coadiuvato dalla piccola neo-presentatrice Demi Vulnera. I partecipanti hanno sfilato in costume da bagno e casual. Alla domanda dei presentatori:<
Franco Lofrano
Trebisacce-22/08/2009:Fotomonello/a 2009 (2° Parte)
Trebisacce-22/08/2009:Franco Mundo invita a riprendere i lavori di ripristino dell'Ospedale.
Franco Mundo (consigliere provinciale)
Trebisacce:22/08/2009
“Dopo oltre un mese dal provvedimento di sospensione delle attività chirurgiche del presidio ospedaliero di Trebisacce ,per inadeguatezza delle sale operatorie,nonchè dalle rassicurazioni fornite personalmente dalla S.V. ,agli operatori e ai sindaci del comprensorio presenti ,di un immediato inizio dei lavori di ripristino di almeno una sala operatoria, ad oggi nessun intervento è stato effettuato e/o programmato”,è così che inizia l’accorato appello a riprendere i lavori di ripristino almeno della sala operatoria dell’Ospedale “G. Chidichimo”, del consigliere provinciale,Franco Mundo,che scrive al Direttore Generale ASP,Franco Petramala,e coinvolge il Presidente dell’Unione dei comuni,Mario Melfi, e il Presidente della Comunità Montana,Pietro Groia.
Aggiunge ancora che comprende le difficoltà e il ritardo per le trascorse vacanze estive,che però,afferma, tutti gli operatori e gli utenti dell'intero Alto Ionio cosentino sono in allarme.
Non vorremmo, ricorda al/ai destinatari, che le rassicurazioni fornite,anche alla presenza del presidente della regione Loiero, fossero un pretesto per allentare la tensione ed evitare eventuali azioni di lotta.
Noi confidiamo,si legge nella nota, nel Suo buon senso e soprattutto nell'osservanza di quanto è stato formalmente deliberato dalla Regione Calabria in ordine all'utilizzo dell'Ospedale di Trebisacce,alla sua eventuale rimodulazione, senza modificare la destinazione per acuti.
“Pertanto, con la presente , sento il dovere di sollecitare la predisposizione di quanto necessario,attivando la procedura di urgenza,per l'immediato inizio dei lavori di ripristino e di adeguamento delle sale operatorie,anche per evitare ulteriori disagi e difficoltà che si sono registrati nelle scorse settimane,sia per i numerosi turisti che per le popolazioni locali. Chiedo,se possibile, di avere rassicurazioni in merito”.
Franco Lofrano
sabato 22 agosto 2009
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