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lunedì 20 settembre 2010

Trebisacce-20/09/2010:Walter Astorino,presidente Assopec, s'interroga sui 30 posti R.S.A.


Trebisacce, 19 settembre 2010

R.S.A.

La proposta del Commissario alla Sanità della regione Calabria, on.
Scopelliti, di assegnare 30 posti R.S.A. all’ospedale di Trebisacce e
dell’Alto Jonio, poggia su basi razionali? Questa volontà del
Governatore era emersa pochi giorni fa, a seguito della decisione di
cancellare dalle mappe della sanità calabrese anche l’ultimo presidio
rimasto, per cui, ad oggi, di fatto, la vita e la salute dei 60mila
residenti dei 17 comuni dell’Alto Jonio, sono affidate al destino.
Durante il consiglio comunale congiunto, tenutosi il 18 settembre
scorso presso l’ex ospedale di Trebisacce, il consigliere di minoranza
del comune di Montegiordano, Domenico Acciardi, ha parzialmente
esposto una comunicazione in merito, dell’on. Scopelliti. Le vivaci
proteste del pubblico, però, hanno condizionato l’esposizione ed il
dibattito sulla questione. Con il piglio pragmatico e adogmatico che
caratterizza l’Assopec, abbiamo voluto verificare. Innanzitutto, il
piano di rientro di Loiero prima, e di Scopelliti poi, avrebbe dovuto
far riferimento alla L.R. n. 23 del 2003, recependo la legge quadro
nazionale 328 del 2000. Ma ciò è avvenuto? Ci sono i necessari Piani
di Zona? Ci aveva provato l’ex assessore alle politiche sociali
Maiolo, ma non ci risultano grandi risultati.
Questi piani, sono stati concepiti per studiare, nei singoli comuni,
il numero degli anziani, le patologie più diffuse, le caratteristiche
delle case, le barriere architettoniche e quant’altro, onde fornire un
quadro chiaro alla programmazione. Dovevano essere redatti in ogni
Distretto Sanitario, a cura di Provincia, Comuni, Associazioni di
Volontariato, Onlus ecc. Questo ed altro è emerso durante una
chiacchierate con Vincenzo Diego, Direttore di Villa Azzurra a Roseto,
la più grande Casa Protetta dell’Alto Jonio. Con i suoi 90 dipendenti,
suddivisi fra medici, infermieri, riabilitazione ecc., la struttura
convenzionata offre assistenza a 60 anziani, parzialmente
auto-sufficienti e non, pur essendo accreditata per 86 posti. I costi
sono ripartiti per il 50% a carico dei servizi sociali della Regione,
l’altro 50% a carico dell’ASP, ed una rimanente quota per l’assistito,
proporzionalmente al reddito. Da mesi, ormai Villa Azzurra lamenta
difficoltà nel rapporto economico con la Regione. Ad Oriolo, poi,
esiste una struttura per disabili mentali con 20 posti, mentre a Canna
è stata programmata un’altra struttura, non ancora attiva, mentre
un’altra, di simile natura, è già prevista per Trebisacce.
Stando così le cose, essendo violati i LEA per quanto riguarda il
numero di posti letto
ospedalieri veri e propri nell’Alto Jonio, non comprendiamo il senso
di chiudere dei reparti ospedalieri per sostituirli con posti di RSA.
Come non comprendiamo lo scopo di costruire in un futuro
fantascientifico una nuova cattedrale nel deserto fra Rossano e
Corigliano, quando già oggi, oltre a questi ospedali, esistono quelli
di Trebisacce e Cariati, ben distribuiti sul territorio difficile e
mal collegato della calabria jonica. Il no alla proposta dell’on.
Scopelliti, ha fondatissime ragioni.
Walter Astorino – Presidente Assopec


--
assopectrebisacce@gmail.com
ASS. OP. EC. Trebisacce
associazione operatori economici
http://www.assopectrebisacce.com

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