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giovedì 2 settembre 2010

Trebisacce-02/09/2010: Riflessione politica sull'Irak (di Gianni Mazzei)


La rivista di politica internazionale “Limes” su cui scrive il mio
amico Francesco Sisci, sostenne ,non appena iniziò la guerra in Irak
contro Saddam, che il motivo del contrasto da parte degli Stati Uniti(
che in altri momenti, quando faceva loro comodo, sostennero Saddam) non
era certo portare libertà e democrazia a quel paese, bensì aspetto
economico legato al petrolio.
E riportava questi dati: si estraggono 400 milioni di barile di
petrolio in Irak, di ottima qualità al prezzo di 2 dollari; in America,
il petrolio ha qualità inferiore e per estrarlo occorrono 15/20 dollari
a barile.
Ora gli Americani, dopo aver disastrata la culla della civiltà
mesopotamica, dopo aver portato morte e miseria , dopo aver fatto i
propri affari con la vicenda ricordata e con gli investimenti per
ricostruire, se ne vanno e Obama annuncia “La guerra è finita”:
Mi domando: a cosa è servita tale mattanza, per gli americani con
numero di morti uguali a quello avuto nel Vietnam?
A cosa è servito per i popoli partecipanti “ alla missione di pace”?
E perché mai ,se gli Americani se ne vanno ,loro che hanno ricavato
solo utili, gli Italiani ancora restano?
Non hanno il consenso degli Americani per ritirarsi?!
Governo, rispondici!
gianni mazzei
trebisacce

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