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giovedì 16 settembre 2010

Amendolara-15/09/2010: Consiglio Comunale all'aperto sull'Ospedale


Mario Melfi










Amendolara:15/09/2010
E’ quasi certa la chiusura dell’ospedale “G. Chidichimo” di Trebisacce e la sua riconversione in punto di primo intervento per non dire una postazione di Guardia Medica. L’unica possibilità rimane la possibilità del suo inserimento tra gli ospedali riuniti di Corigliano e di Rossano. Intanto si può cancellare la parola ospedale perché di certo non sarà più tale,ma qualcosa di diverso. La decisione annunciata dal Commissario Scopelliti viene rifiutata e la popolazione è pronta a lottare duramente e attende il via da parte degli amministratori. E’ quanto emerso,Mercoledì sera,in piazza centrale,nel comune di Amendolara centro, durante i lavori del consiglio comunale all’aperto e allargato ai sindaci degli altri comuni,ai consiglieri provinciali,regionali,associazioni e cittadini,voluto dal sindaco Mario Melfi,per informare tutti al rientro da Catanzaro, dove i sindaci hanno incontrato il governatore Scopelliti, che ha continuato a mostrare scarsa attenzione alle richieste sacrosante di un intero territorio. Si tratta di negare “il diritto alla salute e alla democrazia”,ha sottolineato con forza il neo segretario Prc Nicola Corbino. L’apertura del Commissario Scopelliti ha riguardato la possibilità di accedere ad un tavolo squisitamente tecnico per avere maggiori chiarimenti,ma per Melfi non va bene perché accetta il confronto politico che si poggia sulle priorità di un territorio e non quello tecnico a cui possono partecipare i medici ai quali riconosce maggiore competenza. Dimostrare le difficoltà dei cittadini dei paesi montani,Canna,Nocara,Alessandria del Carretto,ecc è prioritario rispetto alla logica dei tagli ad personam che rispondono a quelle di personaggi politici di centrodestra. Devono avere il diritto a salvarsi la vita alla pari di tutti gli altri cittadini residenti in centri dove sono presenti le strutture ospedaliere,chiosa il consigliere provinciale Franco Mundo. Walter Astorino,presidente Assopec,propone il cambio di regione in Basilicata e di coinvolgere il presidente della provincia di Matera. Il consigliere comunale Rotondò propone di pensare da subito ad una proposta di utilizzazione dell’ospedale da presentare a Scopelliti qualora non si dovesse ottenere nulla e ha informato che il piano di rientro sanitario ha tagliato anche gli ospedali della Basilicata. Pronti ad andare avanti nella lotta in difesa dell’ospedale i sindaci Gaudio Vincenzo di Alessandria del Carretto,Franco La Manna di Montegiordano,Roberto Rizzuto di Villapiana e in condivisione altri consiglieri comunali. Intanto continuano a ritmo serrato gli appuntamenti quotidiani per determinarsi in modo unitario e avviare una protesta di massa dal grande eco, sino a raggiungere Roma.
Franco Lofrano

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