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domenica 2 ottobre 2011

Rocca Imperiale-02/10/2011: Il comune senza strumento urbanistico completo

E’ davvero singolare quanto avvenuto nel Comune di Rocca Imperiale, dopo aver ascoltato ad una amministrazione che aveva fatto dell’approvazione del PRG un traguardo di altri tempi, oggi a distanza di qualche anno assistiamo nel mentre, per come stabilito dalla l. r. n. 19/2002 e ss. mm. ed integrazioni, che le previsioni del Piano Regolatore sono oramai decadute, fatta eccezione per alcune aree.
Un fatto gravissimo che dimostra in primo luogo l’incapacità e l’inconcludenza dei nostri amministratori, più impegnati a fare feste che ad affrontare i problemi reali del territorio e dei cittadini, con l’aggravante che, anziché fare il mea-culpa si cerca di scaricare la responsabilità su altri, per detto dal Sindaco in Consiglio “è colpa della REGIONE CALABRIA”.
I nostri amministratori fecero, qualche anno fa, una scelta, quella di procedere all’adozione del PSA –Piano Strutturale in forma Associata- fatto importante per alcuni versi, seppur non condiviso dall’allora minoranza per le difficoltà che apparivano evidenti, a distanza di non molto tempo quanto annunciato si avvera, ed infatti, non avendo provveduto all’approvazione del PSA nei termini previsti dalla legge il nostro Comune si ritrova senza strumento urbanistico. Un fatto gravissimo che non consentirà a diversi cittadini di realizzare alcunché nelle zone C-CT-D sprovviste di richieste di attività edilizia con procedimenti avviati, per come stabilito dalla legge. In sostanza è decaduto il 70 % circa delle previsioni del Piano Regolatore, ed i cittadini dovranno attendere la previsione del nuovo strumento urbanistico –PSA- per sperare che le loro aree ritornino con la medesima destinazione urbanistica e con gli stessi indici. Non solo, a seguito di nota inoltrata, dal gruppo d’opposizione, all’Ufficio tecnico del Comune di Rocca Imperiale, sembrerebbe per annunciato dal tecnico comunale che le aree decadute abbiano la seguente destinazione urbanistica: “aree bianche”, quindi peggiorative anche rispetto alle zone agricole in termini di indici.
Un vero disastro che dovrebbe portare i nostri amministratori a riflettere seriamente sul modo di guidare l’Ente e sull’irresponsabilità manifesta, compiuta e senza limiti.
A fronte di una vicenda così grave il Sindaco dovrebbe rassegnare le dimissioni, forse, ancora ad oggi non ha ben compreso i rischi che potrebbero derivare da questo fattaccio che non solo limita i cittadini, ma, espone il nostro Comune alle ira dei tanti cittadini anche in punto di diritto.
Gruppo Consiliare d’opposizione
Giuseppe Di Leo Favoino Antonio
Marino Giuseppe Giuseppe Ranù
Vivacqua Salvatore

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