mercoledì 26 ottobre 2011
Trebisacce-26/10/2011: Quarant'anni sulle orme di Robert Baden-Powell
TREBISACCE: In un tripudio di suoni, di colori e di voci festanti il gruppo Agesci “Trebisacce 2” ha festeggiato per due giorni il 40° anno dalla Fondazione dello scoutismo nella cittadina jonica. Il grande raduno è iniziato sabato mattina, allorquando circa 400 scouts provenienti da Rossano, Castrovillari, Cassano e Saracena si sono ritrovati presso il piazzale della Stazione da dove sono sciamati verso i luoghi individuati per il montaggio delle tende da campo: i lupetti presso la Chiesa San Vincenzo Ferreri, gli esploratori, le guide, i novizi , i rovers e le scolte nei pressi della scuola “Pertini” nel centro storico. Qundi appuntamento per tutti in piazza della Repubblica dove erano attesi dagli organizzatori e dal sindaco Mariano Bianchi. Qui, disposti in “cerchio di parata” hanno dato il via alla cerimonia con il grande urlo dei lupetti che ha scandito l’inizio di questa fantastica due giorni. Dopo il saluto ed il benvenuto degli organizzatori a tutti i fratelli-scouts-ospiti, e il fax da Como di uno dei fondatori dello scoutismo locale, Nicola Gambardella che ha augurato lunga vita al gruppo da lui stesso fondato. Ha quindi preso la parola il Sindaco Bianchi che ha sottolineato la grande valenza formativa dello scoutismo e dei valori a cui esso si ispira. Alla fine della cerimonia di apertura e dopo aver rotto il cerchio di parata, gli scouts si sono divisi in due tronconi. Quello dei più piccoli, i lupetti, guidati dai capi branco e divisi in “sestiglie”miste, hanno dato vita ad una serie di giochi riempiendo di gioia e di festa tutta Piazza della Repubblica. Gli esploratori e le guide, invece hanno ravvivato piazza Matteotti. Alla fine della giornata, una succulenta cena al sacco li ha riuniti di nuovo per dar vita al fatidico “fuoco di bivacco” «che – come ha scritto Vincenzo Romano - riscalda con il suo calore ogni ragazzo e ragazza e anche qualche capo avanti negli anni che si rigenera con la sua fiamma fatta di danze, di bans, di canti e di scenette confezionate in tempo reale. Una festa non è festa se mancano i fuochi pirotecnici ed anche quelli ci sono stati. Il fischio del capo gruppo ha innescato un quarto d’ora di botti e di girandole di colori che hanno infiammato il cielo sovrastante le vecchie mura del Bastione». Poi tutti a nanna nel proprio sacco a pelo, il confortevole letto di ogni scout. Domenica 23, sveglia di buon ora. Pulizia personale e smontaggio del campo. Quindi raduno in Piazza della Repubblica. «Il cielo – scrive Romano - sembrava che da un momento all’altro ci volesse fare un dispetto, ma qualcuno da lassù ci ha voluto bene ed il sole ci ha riscaldati per tutto l’arco della giornata. Cerimonia di apertura come sempre, con urla e grida che di certo a noi scouts non danno fastidio e via con la grande festa finale con apertura degli stands da parte dei gruppi partecipanti. I lupetti hanno subito sfoderato i loro archetti da traforo ed ecco di colpo fantastici “Geppetto” hanno confezionato immagini in legno: icone, tegole a decoupage ed altro ancora che hanno arricchito la festa mentre gli esploratori hanno messo in risalto le imprese portate a termine nell’arco dell’anno precedente. Nel frattempo uno strano attrezzo occupava un angolo di piazza: una rudimentale catapulta, costruita dai ragazzi del Reparto Andromeda del Trebisacce 2 con mezzi e attrezzi di fortuna. Alle 11,00 la solenne Santa Messa, officiata dall’Assistente Ecclesiastico don Michele Munno. Subito dopo ecco la parte più commuovente dell’intera festa: la richiesta al sindaco Bianchi dell’intitolazione della piazza alla memoria di don Cosimo Massafra, preceduta dalla lettura dei cenni biografici da parte del capo-gruppo Vincenzo Romano che ha ricordato «il ruolo svolto da don Cosimo nella fondazione dello scoutismo nella nostra cittadina, la valenza storica e soprattutto umana di un parroco d’altri tempi che nessun cittadino trebisaccese potrà mai dimenticare». Quindi il sindaco ha consegnato nelle mani dei responsabili del gruppo, una targa ricordo dell’evento e subito dopo ecco arrivare il momento-clou della festa: il ricordo dei defunti chi ci ha preceduto alla casa del Padre. Vincenzo Romano, per i ragazzi del gruppo scouts Trebisacce 2 ha ricordato con voce tremula e con gli occhi arrossati dalle lacrime i nove angeli volati troppo presto in cielo. “Un pezzo di storia lo hai scritto anche tu. Ora la tua stella ci guida da lassù.”. Questo recitava la targa alla memoria che i parenti hanno ritirato dalle sue mani. Hanno quindi parlato, con il cuore gonfio di emozione, suor Assunta Lucatelli e Umberto Celico, un altro pezzo di storia dello scoutismo locale. Alle 16.30 la cerimonia di commiato ed il malinconico ammaina-bandiera con le note del canto “Madonna degli scouts”, mentre 3 ragazzi calavano la bandiera dal pennone, non prima però della foto-ricordo di gruppo e l’arrivederci al 2021, con lo sguardo pieno di speranza proiettato verso il futuro».
Pino La Rocca
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