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lunedì 17 ottobre 2011

Francavilla Marittima-skatakatascia da Londra


Sono le 12pm e la piazza antistante San Paolo è praticamente piena. L’intenzione è occupare Paternoster Square. Lì c’è la London Stock Exchange e soprattutto una miriade di sbirri. A piedi, a cavallo, con tipologie di cani incrociati ad orsi. La rivolta di qualche mese fa nella city è ancora viva negli occhi della gente e negli atteggiamenti delle forze del disordine. Questo 15 Ottobre è altra cosa, rispetto ad Agosto. Il movimento dichiara da settimane la sua intenzione pacifica e pianifica una occupazione analoga a quella avvenuta a Wall Street. Nessun corteo quindi, un semplice e significativo passo dalla Cattedrale fino all’area della Borsa. Siamo nei luoghi in cui si individuano alcuni caratteristici elementi degli illuminati. Siamo poco distanti dal posto in cui venne trovato morto il banchiere di Dio. Siamo di fronte alla terza porta di Paternoster square. Finalmente cerchiamo di sfondare. Pochi momenti di contatto anche perché i fotografi creano un incredibile ingorgo e hanno poco da lamentarsi se qualche cazzotto meritatamente l’hanno subito anche loro. Si ritorna compatti davanti San Paolo ormai bloccata in tutte le sue vie d’accesso. Parte la messa degli interventi, tutti più o meno simili. Tutti tristemente sillabati e ripetuti dalla folla, quasi a mò di “ascoltaci o signore”. D'altronde siamo sempre davanti a un luogo sacro, alla borsa che è sita in un “padre nostro” e in un vicolo intitolato all’ave maria. Non resta che scambiare quattro chiacchiere con la gente e notare il tatticismo della police: appena un buon numero di persone si sporge fuori dai confini della protesta, vengono creati contro cordoni a spezzare, imbottigliare, chiudere, escludere il corteo. Una bella prova di carcere all’aperto. C’è qualche altro momento di tensione ma non perché qualcuno voglia rientrare in piazza. C’è un tipo mascherato da anonymous che viene bloccato. E’ Julian Assange che viene fatto passare e viene affisso alla vetrina di Mark & Spencer quasi a sembrare un manichino dentro il locale. Circondato dal solito fastidioso caos dei reporter e protetto da una guardia del corpo, Julian sale sugli scalini della Chiesa, fa la sua omelia e tanti saluti. Rimane poco dopo questa comparsata. La presenza di molti italiani, tra i quali spicca la cellula “Stalin” di Londra, ragazzi del PMLI che cercano quotidianamente di tessere dei rapporti tra gli antagonisti nostrani in UK. Imponenti e chiari i loro segnali: Un cartellone con Berlusconi Mussolinizzato e un documento che invita ad abbattere il papi-duce dalla piazza. Poi i soliti piccoli sparuti gruppi di partiti dell’estrema sinistra inglese a professare di cosa si occupano, a chiedere contributi economici. Di gente strana tanta e meno male. Sono le 16 passate, qualcuno decide di restare e montare le tende, certo di ricevere una buona dose di polizia sulla pelle in serata. Altri tornano alla consueta routine metropolitana, simile alle pietanze dei banconi del sushi, poiché non c’è speranza di entrare in paternoster square. Nonostante tutto qualcosa riesce ad occupare la piazza. Le gigantesche e puzzolenti cacate dei cavalli della polizia. La più bella immagine della giornata.

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