Banner

domenica 4 settembre 2011

Roseto Capo Spulico-04/09/2011: Sindaci uniti propongono un sistema integrato e autonomo dei rifiuti per l’Alto Jonio.

Roseto Capo Spulico. Sindaci uniti propongono un sistema integrato e autonomo dei rifiuti per l’Alto Jonio.

Come per l’ospedale i sindaci dell’Alto Jonio hanno trovato un accordo unanime anche per affrontare il problema dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani. L’accordo si basa su uno studio di fattibilità redatto dalla Scuola Agraria del Parco di Monza che prevede lo sviluppo di un sistema locale di gestione dei rifiuti urbani, più nello specifico un progetto per il ciclo integrato dello smaltimento dei rifiuti attraverso la raccolta differenziata spinta. I sindaci dell’Alto Jonio hanno adottato lo studio della Scuola di Monza che è stato promosso anche dalla Provincia di Cosenza e dal presidente Oliverio, e attraverso un documento stilato al termine dell’incontro tenutosi presso la delegazione municipale della Marina di Roseto, hanno sottoscritto il futuro progetto che potrebbe vedere la luce da qui a due anni e prevede una piattaforma di riciclaggio con la raccolta differenziata spinta, le isole ecologiche, un impianto di compostaggio, un impianto di selettore dei rifiuti indifferenziati residui e in fine una discarica di servizio per il residuo inerte dei rifiuti. Tutti gli impianti dovranno sorgere nel territorio dell’Alto Jonio. In tal senso per la discarica di servizio ha dato la disponibilità il comune di Oriolo che già dispone di una discarica inattiva da tempo e che potrebbe essere ripristinata, mentre il comune di Amendolara ha già presentato un progetto per l’isola ecologica. Ad illustrare i vari aspetti del piano definito strategico sui rifiuti è stato il sindaco di Roseto Franco Durso coadiuvato dalla sua vice Rosanna Mazzia, oltre ai sindaci erano presenti anche i rappresentanti politici del comprensorio, i consiglieri provinciali Mundo, Melfi, Ranù e il consigliere regionale Mario Franchino. Nella sua relazione Durso ha anche evidenziato alcuni dati che danno l’idea della valenza e dell’utilità del progetto. Attualmente la raccolta differenziata che viene attuata nell’Alto Jonio è pari al 10% e la stazione di trasferenza di Villapiana smaltisce ogni anno poco più di 15mila tonnellate di rifiuti, col nuovo sistema a pieno regime ipotizzato per il 2015 la raccolta differenziata passerebbe al 65% e la stazione di Villapiana accoglierebbe poco più di cinquemila tonnellate di rifiuti che a loro volta, dopo il trattamento successivo alla differenziata (compostaggio, selezione indifferenziato) si ridurrebbero a poco più di duemila tonnellate. In discarica finirebbero non più 15mila ma solo duemila tonnellate di rifiuti. Ma naturalmente con gli anni il volume dei rifiuti da conferire in discarica diminuirebbe di molto ancora. La situazione di continua emergenza non può continuare all’infinito e in tal senso il sindaco di Villapiana Rizzuto (dove insiste la stazione di trasferenza) ha sollecitato i colleghi ad essere determinati nel sostenere il progetto. Un appello che è stato raccolto da tutti e sostenuto anche dai rappresentanti provinciali e regionali. Mario Franchino ha ricordato che sia da parte dell’assessorato regionale all’ambiente che dalla Provincia c’è stata sempre la disponibilità a valutare nuove iniziative per superare l’emergenza rifiuti e quello dell’Alto Jonio potrebbe anche essere un modello da seguire nel resto della Regione. Infine Durso ha ricordato che le risorse per realizzare gli impianti si potrebbero attingere dai fondi Por 2007-13 asse 3 Calabria dell’Unione Europea. Il documento sottoscritto sarà proposto al commissario regionale per l’emergenza ambientale Graziano Melandri nel corso dell’incontro programmato per i prossimi giorni nella Prefettura di Cosenza.
Pasquale Bria

Nessun commento:

Posta un commento