venerdì 23 luglio 2010
Trebisacce-22/07/2010:"Petizione pro Gelmini" di Gianni Mazzei
Petizione pro Gelmini
cari amici vicini e lontani, di destra,sinistra,centro, ascoltate la
vice della coscienza e della verità:
la nostra amata ministra rischia il posto nel governo berlusconi, pur
avendo svolto fino ad ora un lavoro eccellente ed unico, tanto che si
può applicare a lei la pasquinata:" quod non fecerunt barbari (la lega)
fecerunt barberini",per questione di...rima
Ricapitolo i fatti per capire il rischio che la nostra cultura
corre.
Dunque: un governo efficiente e produttivo si basa su idee forti e
incontrovertibili.
Queste idee vengono dal capo, l'unico abilitato a pensare e che si
prende l'onore di farlo per tutti noi, risparmiandoci la sofferenza di
pensare e decidere come diceva Ford ai suoi operai.
Le idee si incarnano,come elemento distributivo, prima nei
fedelissimi e poi, come cerchi concentrici, si diramano alla
periferia.
I fedelissimi sono, attenendoci all'entrèe più importante,quella
dalla porta di servizio di casa,( mi rifaccio alla ritualità delle
entrèe, otto, nella giornata del precedessore di Berlusconi, il re
sole, Luigi XIV°) i familiari in primis.
Ora, avendo la figlia del nostro caro e amato leader( chinate la
testa o genuflettetevi) conseguita ieri la laurea con 110 e lode,
nonché essendo già diventata docente universitaria (vedete come con
Silvio la burocrazia non è lenta, nè si può dire che non ci siano
assunzione nelle università senza....concorsi) vi rendete conto che la
Gelmini, pur essendo nel cuore del leader rischia di essere estromessa
dal dicastero.
Per cui, noi,riconoscendo che la Gelmini ha operato bene e ha fatto
in poco tempo quello che altri non hanno fatto in secoli, e in ossequio
che lei si è abilitata come avvocatessa nella nostra amata terra
calabra, chiediamo a tutti di firmare per raggiungere almeno 500 mila
firme per scongiurare questo pericolo: noi siamo contro il delfinato!
Mica siamo figli della balena bianca!
P.S.: non chiediamo né esortiamo, ma,in sintonia col premier,
esigiamo, imponiamo, come imperativo categorico: il tempo dei dubbi,
delle scelte è finito.
Ora impera il pensiero forte e quindi dell’unica parola globale:
SILVIO!
gianni mazzei
trebisacce
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