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lunedì 28 settembre 2009

Trebisacce-28/09/2009: Salvate il soldato "palma".


Salvate il soldato “palma”!

Salvate il soldato “palma” ! Ecco il grido che ognuno di noi dovrebbe gridare a squarcia gola in battaglia. Si tratta di una battaglia iniziata senza alcun preavviso volta a distruggere definitivamente il nostro bel battaglione di palme, simbolo del lungomare trebisaccese. Palme svettanti tra gli altri alberelli a ricordarci i paesaggi esotici di quei Paesi ove il turismo la fa da padrone, turismo che si auspica di potenziare nella cittadina degli scavi di Broglio. E’ una battaglia, ancora per non molto, senza quartiere, con cecchini pronti a colpire all’impazzata.
Il nostro cecchino è il famigerato coleottero rosso della palma, nome comune del Rhynchophorus ferrugineus. Originario dell’Asia sudorientale e della Melanesia, attraverso gli Emirati Arabi si è diffuso in Medio Oriente. Dalla Spagna è passato in Corsica e transitato per la Costa Azzurra, giungendo, quindi, in Sicilia. La risalita per la Penisola è fulminea: arriva in Campania, portando a morte centinaia di palme secolari in parchi pubblici e nei giardini privati, in Lazio, torna in Toscana ed è infine anche in Liguria. Il mezzo veicolare è rappresentato da esemplari di palma infestati e non riconosciuti come tali.
Il nostro “nemico” è un parassita che rilascia decine di migliaia di uova sulla sommità della palme, volando dall’una all’altra sino ad un raggio di un chilometro e mezzo. Con lo schiudersi delle uova, le larve aggrediscono l’albero nutrendosi della linfa e della parte verde. Nello spirare massimo di novanta giorni, la pianta muore divenendo allo stesso tempo veicolo di infezione.
Purtroppo, come avviene in tutte le battaglie alla fine si passa alla conta dei feriti e dei morti. Possiamo contare solo “morti”, i cui fusti dovranno essere abbattuti e distrutti attraverso incenerimento. Speriamo che il requiem possa essere celebrato solo per essi e non anche per il nostro “camminatoio estivo”.

Giuseppe Carbonara

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