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giovedì 3 settembre 2009

Cerchiara di Calabria-01/09/2009:Grotta delle Ninfe-una realtà in controtendenza.


Cerchiara di Calabria: 31/08/2009
Cerchiara:Grotta delle Ninfe
Una realtà in controtendenza.
Gli analisti turistici e gli operatori del settore hanno decretato che l’affluenza turistica nella nostra regione è in calo del 20%. Si analizzano le cause, che sono sempre le stesse per tutti i luoghi e tutti gli anni e non si fa nulla per invertire il trend negativo. In Calabria vi sono delle micro realtà sconosciute a molti che sembrano essere non soggette a valutazioni catastrofiche,anzi nel loro piccolo,hanno un andamento in crescita e assolutamente positivo. La realtà della Grotta delle Ninfe a Cerchiara di Calabria è un punto d’eccellenza nell’Alto Jonio Cosentino per affluenza turistica e frequentazione estiva. La struttura termale è stata rinnovata e migliorata lo scorso anno, e gestita direttamente dal comune che ha compreso nel prezzo del biglietto la visita ai due piccoli musei del pane e del Pino Loricato nel centro storico. Abbiamo intervistato Arnaldo Grisolia, gestore e direttore del Complesso Termale,guida turistica da molti anni che opera nella Sibaritide e nella Calabria intera.”Tengo subito a precisare che non sono né il gestore né il direttore della Grotta delle Ninfe. Per il funzionamento di questa struttura ci sono degli addetti nominati dall’amministrazione comunale che costituiscono lo staff, lavoratori occasionali e part-time. Il posto è meraviglioso abbiamo molta affluenza dalla Puglia e dai grossi centri vicini, come Rossano, Corigliano, Castrovillari,Cosenza e tutto l’hinterland”.Dunque una crescita di presenze anche grazie alla sua direzione? “Sono stato incaricato di coordinare gli operatori turistici che lavorano nella struttura e se abbiamo dei risultati positivi,il merito va soprattutto a loro che si impegnano a mantenere la piscina sempre efficiente e pulita”.Quali sono i punti positivi della Grotta delle Ninfe che attira tanta gente? “Per prima cosa, il posto è particolare, immerso nella natura,in questo bel verde intenso della macchia mediterranea,siamo a circa 200 metri sul livello del mare,la suggestività della grotta, e poi i fanghi che qui rivestono un significato ludico oltre che ad averne un beneficio. La gente viene alla grotta delle Ninfe per passare una giornata in tranquillità, farsi le foto con il fango addosso ed avere beneficio per il proprio fisico dall’utilizzo dell’acqua sulfurea”. Abbiamo visto che c’è anche un ambulatorio medico,funziona quindi come una struttura sanitaria? Occorre una prescrizione medica? “Alla Grotta delle Ninfe da qualche anno a questa parte sono stati fatti passi da gigante per quanto riguarda l’aspetto sanitario. Non è una struttura medica,ma un luogo di divertimento con in più l’aspetto salutistico. Non occorre una prescrizione medica e chiunque può entrare pagando un biglietto di sei euro. Naturalmente ci sono dei consigli da dare per gli imprudenti,il medico è lì proprio per evitare spiacevoli inconvenienti”.A quanto sembra ci sono delle controindicazioni? Cosa consigliate ai frequentatori?”Ai nostri clienti ipotesi consigliamo di non tenere il fango addosso più di una ventina di minuti,farlo asciugare al sole e di non sostare a lungo nell’acqua della piscina;è risaputo che l’azione dello zolfo e l’acqua calda possono abbassare ulteriormente la pressione arteriosa e quindi avvertire un senso di stanchezza, di spossatezza, addirittura la perdita dei sensi”. Lei è qui dall’inizio della stagione ma nel campo turistico ha tanta esperienza,ha girato molto,conosce tanti posti della Calabria,forse non ha avuto tutto il tempo per individuare i lati negativi della Grotta delle Ninfe. Che idea si è fatta?”Sono nato a Cerchiara di Calabria, ho frequentato la Grotta delle Ninfe da quand’ero piccolo e ora che mi occupo di questo luogo,standoci per buona parte della giornata,osservando i frequentatori e venendo a conoscenza giorno per giorno dei suoi problemi posso benissimo affermare che benché non si possa parlare di lati negativi,alla Grotta delle Ninfe servirebbe un personale molto più qualificato,una campagna pubblicitaria più adeguata,un funzionamento più prolungato,bisognerebbe valutare quello notturno e quello invernale di modo che si potrebbe occupare due o tre unità di lavoro seppure part-time. Quest’anno siamo riusciti a farla stare aperta dal primo giugno al 30 settembre e fino alle ore 21,00 la sera con grande soddisfazione degli amanti del “bagno notturno”. La piscina è illuminata tutta la notte e bagnarsi di sera è molto suggestivo. Il tempo passato in piscina è ristoratore ma non diciamolo troppo in giro, “le Ninfe potrebbero apparire”.Ci parli un po’ delle Ninfe,perché viene chiamata Grotta delle Ninfe?”Dobbiamo ritornare indietro nel tempo,al periodo della Magna Graecia. Nell’antichità greca,le Ninfe,erano delle divinità che sovraintendevano ai fenomeni naturali,magici,insoliti. La Grotta delle Ninfe per le sue caratteristiche era abitata dalle divinità. Questo posto era frequentato fin dall’antichità da pastori,coltivatori e da tutti coloro che facevano i duri lavori dei campi; venivano dopo una lunga giornata di lavoro a ristorarsi, a lavarsi,a bagnarsi nell’acqua della sorgente calda ed abbondante. In alcuni periodi dell’anno soprattutto in inverno,la sorgente sprigiona dei fumi che volteggiano nella grotta,lambiscono le pareti ed assumono forme particolari. I pastori, i contadini stanchi ed assopiti dal caldo delle acque solforose, animati da chissà quali desideri, intravedevano le belle fanciulle dei loro sogni danzare sfrenate nei pressi della sorgente. L’immaginazione si liberava e creava , impersonava ogni sensazione provata”. Si posso ancora vedere le Ninfe? In Grotta non si può più andare per ragioni igieniche e di sicurezza,questi fenomeni si possono ancora osservare ma acquistano un’altra valenza;comunque oggi le Ninfe sono impersonate da tutte le belle donne che frequentano la piscina, che curano il loro corpo e tengono alla loro bellezza….lo fanno sempre per fare sognare gli uomini”.
Franco Lofrano

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