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lunedì 14 settembre 2009

Trebisacce-14/09/2009: Al via il nuovo anno scolastico

Trebisacce:14/09/2009
Al via il nuovo anno scolastico che forse sarà ricordato come uno degli anni scolastici più difficili. In molte scuole inizieranno gli esami per il recupero dei debiti,che di norma,avrebbero dovuto terminare entro il 31 di agosto. I docenti che devono esaminare i ragazzi e scrutinarli successivamente in alcuni casi non saranno più titolari nella stessa scuola in cui erano in servizio a giugno. Le cause sono molteplici : pensionamento, trasferimento, utilizzazione o precariato. Quest'ultima sarà la causa più rilevante dal punto di vista numerico : il precario ogni anno sceglie la sede e spesso, non per propria volontà, non ritrova la stessa del precedente anno scolastico. Quest’anno ,poi, al “G. Filangieri”di Trebisacce si assiste alla presenza di docenti di ruolo in servizio che hanno perso la loro sede di titolarità per contrazione di cattedre,grazie al Decreto tagli del ministro Gelmini,e ritornano a rifare i pendolari con tutto ciò che ne consegue. Precari ancora non nominati dal CSA. Classi numerose, soprattutto le prime, in barba alla “qualità” predicata. Classi articolate e numerose all’interno di un’aula prevista per un gruppo classe di 25 alunni che ne dovrà contenere almeno 30,con spostamenti di alunni da una classe all’altra come capita per la 3°C programmatori e 3°A Igea. Con un minor numero di risorse umane e un maggior numero di adempimenti non solo per i docenti,ma anche per il personale amministrativo e un pessimo rapporto di dialogo alunni/insegnante. Anche per la scuola di primo grado l’insegnante Maria R. lamenta che dopo ben 14 anni di servizio per l’insegnamento della lingua Francese (A245),al CSA non è stato convocato neppure il primo in graduatoria per mancanza di disponibilità a fronte di circa 60 nomine che venivano conferite fino allo scorso anno. E’ interessante sapere cosa succede in una famiglia dove il papà insegnate precario rientra a casa tra i “disoccupati” e il figlio Giuseppe: “Papà mi hai sempre detto che lo studio è importante,ma se devo laurearmi per essere un disoccupato…preferisco esserlo senza titolo”. No comment.
Franco Lofrano

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