Banner

sabato 26 settembre 2009

Roma-26/09/2009: Laratta sulle navi dei veleni.

ON. LARATTA (PD): IL GOVERNO IGNORA LE NAVI DEI VELENI IN CALABRIA.
CHIEDO A SINDACI E PARLAMENTARI DI PROTESTARE DAVANTI A PALAZZO CHIGI.


Dopo la scoperta della nave dei veleni nel mare di Cetraro, considerato che si sospetta che altre imbarcazioni siano state affondate nei mari calabresi, è evidente che ci troviamo davanti ad un’emergenza sanitaria e ambientale, di fronte alla quale, fino ad oggi il governo ha ignorato le nostre interpellanze e le nostre richieste di intervento in Parlamento, ed ha quindi lasciato da sola la Calabria ad occuparsi di una vera e propria emergenza nazionale .

Visto che non giungono segnali dal Governo e che si tende a far dimenticare tale gravissima situazione, vorrei invitare tutti i parlamentari calabresi di destra e di sinistra, tutti i sindaci e gli amministratori calabresi in qualsiasi modo coinvolti nella vicenda, a partecipare ad un sit-in davanti Palazzo Chigi. Da organizzare al più presto. Dobbiamo impedire che tutto cada nell’oblio, che l’emergenza venga presto dimenticata, che l’attenzione dei media e dell’informazione vada sempre più scemando. E soprattutto che il Governo intervenga con urgenza e che il presidente del Consiglio metta in piedi un tavolo tecnico per affrontare l’emergenza.

Il mare calabrese è stato per molto tempo meta di traffici internazionali di rifiuti radioattivi gestiti dalla
mafia . Questo lo si sapeva da almeno 15 anni grazie alle denunce delle associazioni ambientaliste. Nelle ultime tre legislature alcuni parlamentari calabresi hanno presentato interpellanze alle quali mai nessuno ha inteso rispondere.

Lo scenario che si sta delineando si fa sempre più cupo, sia perché sono evidenti le connessioni criminali, sia perché si fanno forti ed inquietanti i rischi di un inquinamento radioattivo in mare e a terra in tutta la Calabria.

In qualunque Paese europeo, il governo dichiara questa emergenza una priorità assoluta di interesse nazionale, e mobilita subito esperti, tecnici, risorse, mezzi propri . In Italia finora i vari ministeri interessati non hanno mostrato di capire la gravità della situazione.

Per cui, sindaci, amministratori, parlamentari, al di là delle loro appartenenze, devono impegnarsi direttamente per sollevare il caso a Roma. Per cui un sit-in davanti Palazzo Chigi può essere utile allo scopo. Chiedo a tutti gli interessati di aderire e partecipare.

Nessun commento:

Posta un commento