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sabato 8 ottobre 2011

Canna-07/10/2011: La presidente dell’Adaj Caterina Pisilli contro “La casta del palazzo comunale”.

Canna. La presidente dell’Adaj Caterina Pisilli contro “La casta del palazzo comunale”.
In una lettera aperta la presidente dell’Adaj (associazione disabili Alto Jonio) Caterina Pisilli esprime il proprio dissenso sull’operato dell’amministrazione comunale e in particolare sulle recenti scelte in materia di affidamento degli incarichi per il 15° censimento generale della popolazione. Nel premettere che non appartiene a nessun gruppo politico e non aspira a nessuna candidatura futura la Pisilli intende esprimere la propria opinione “da cittadina impegnata nel sociale che non sopporta le ingiustizie quotidiane di cui anche la comunità cannese è vittima”. La Pisilli sostiene che “Canna è un comune che sembra andare avanti per inerzia,che è senza opposizione, e per la verità è pure senza maggioranza. L’attività amministrativa prosegue senza che nessuno reclami niente o si opponga a questo o quell’altro atto amministrativo. I cittadini non sanno cosa succede nel “palazzo”, anche perché non si ha voglia di far sapere, tutto tace, tutto va bene, qui la crisi ancora non è arrivata- sostiene ironicamente la Pisilli- si mangia e si beve senza problemi, sembra il paese dei balocchi . Se ci guardiamo intorno , però, ci accorgiamo che non viviamo in una favola, la realtà è un’altra, l’ambiente è in totale degrado, le ordinanze che vengono affisse nelle bacheche non vengono osservate e ne’ tanto meno vengono fatte osservare, i cespugli scavalcano il paese per non parlare dell’immondizia buttata qua e la senza controllo. A Canna- prosegue Pisilli- la raccolta differenziata dei rifiuti è una idea ancora lontana, per non parlare delle strade rurali che sono in totale abbandono”. La presidente dell’Adaj, infine, punta il dito sulla gestione dei concorsi pubblici e sulla graduatoria dei rilevatori per il 15° censimento della popolazione, “da un anno tutti gli atti comunali devono apparire sull’albo pretorio on line- scrive la Pisilli- ma della graduatoria dei rilevatori e dei punteggi assegnati nessuno è a conoscenza. Si scopre però che la scelta dei rivelatori è avvenuta tutta in “Casa Comunale”, escludendo neo-laureati e diplomati disoccupati”.
Pasquale Bria

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