Trebisacce. Le associazioni si rivolgono all’onorevole Dima per l’ospedale.
Nei giorni scorsi a Corigliano si è tenuto un incontro tra il Coordinamento delle Associazioni di Trebisacce e l’On. Giovanni Dima al fine di definire i dettagli operativi relativi alla problematica della riconversione dell’ospedale di Trebisacce. Nel corso dell’incontro, scaturito dall’appello rivolto al parlamentare del Pdl dal Coordinamento delle Associazioni, si è discusso delle difficoltà a cui tutti i cittadini della fascia jonica andrebbero incontro nel caso si dovesse realizzare il paventato ridimensionamento dei posti letto nell’area della ex ASL di Rossano, e del ruolo strategico che l’ospedale di Trebisacce occupa nel garantire i Lea (livelli essenziali di assistenza) a tutto il bacino di utenza dell’Alto Jonio, comprendente 17 comuni per la maggior parte montani e la superficie più ampia di tutta l’ASP (887 Km quadrati). A darne notizia con un comunicato stampa la delegazione del Coordinamento delle Associazioni, costituita dalla Dott.ssa Carmela Maradei, dal Dott. L. Odoguardi, dall’Arch. A. Malatacca e dall’Ing. E. Liguori, che “ha chiesto a gran voce al rappresentante di governo che l’ospedale di Trebisacce, non solo non deve essere chiuso, ma deve essere potenziato perché, forte della posizione strategica e di frontiera, con le specialità ed i professionisti adeguati, potrebbe diventare una risorsa per l’Asp di Cosenza in quanto consentirebbe di recuperare gran parte dei cinque milioni di euro attualmente in mobilità passiva da Trebisacce verso Basilicata e Puglia. Le associazioni -prosegue la nota- hanno chiesto quindi al Parlamentare che a Trebisacce si preveda un Ospedale Generale con 120 posti letto”. Al termine dell’incontro la delegazione delle associazioni ha consegnato nelle mani dell’On. Dima una dettagliata proposta di riqualificazione dell’ospedale di Trebisacce secondo “la tipologia di Ospedale generale dell’Alto Jonio, con 120 posti letto, in rete ed integrato con gli Spoke di Rossano-Corigliano e di Castrovillari. Un Ospedale Generale a Trebisacce permetterebbe di far fronte alla carenza attuale di posti letto (oltre 180 in meno per l’area ex As 3 rispetto agli standard), e garantirebbe i Lea per l’ urgenza-emergenza, il rispetto dei tempi di attesa ed il miglioramento dell’offerta secondo i Lea in quanto permetterebbe di decongestionare gli Spoke da ricoveri minori o subacuti; l’inserimento di specialità mirate, aumentando la capacità attrattiva, permetterà il recupero della mobilità passiva con ricavi da Regioni confinanti. Ne è possibile pensare che in un’area quale quella della ex ASL n° 3 di Rossano, si possa far fronte al fabbisogno di posti letto con i circa 300 assegnati dal piano di rientro, poiché secondo i Lea (standard nazionali e regionali) all’area spetterebbero circa 500 posti letto. L’on. Dima,- continua la nota- recependo a pieno l’importanza delle criticità rappresentate e relative al mancato rispetto dei Lea e degli standard Nazionali e regionali per l’Alto Jonio, si è fortemente impegnato a sostenere in tutte le sedi istituzionali Nazionali e Regionali il progetto dell’Ospedale generale di Trebisacce per lo sviluppo di un sistema di Ospedali area Jonico-Pollino in rete ed integrato. Il Coordinamento- conclude la nota- delle Associazioni di Trebisacce, nel sottolineare la disponibilità che l’on. Dima ha dimostrato nell’ascoltare ed accogliere le preoccupazioni di una vasta area quale quella dell’Alto Jonio, esprime soddisfazione per l’esito dell’incontro e per l’impegno che il parlamentare ha dimostrato nel voler sostenere la proposta dell’Ospedale Generale di Trebisacce e resta in attesa di segnali confortanti”.
Pasquale Bria
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