Sig.
Presidente
Regione Calabria
CATANZARO
Sig.
Commissario
ASP
Cosenza
Sig.
Direttore
Distretto di
Trebisacce
Sig.
Direttore Sanitario
Ospedale di
Trebisacce
Sig. Direttore Sanitario
ASP
COSENZA
DOCUMENTO POLITICO
Giorno 27 aprile, nei locali della Comunità montana, in Trebisacce, su iniziativa dei consiglieri provinciali, Franco Mundo, Mario Melfi e Giuseppe Ranù, si è tenuto un incontro tra i sindaci dell’Alto Jonio, i Consiglieri Regionali, Mario Franchino e Gianluca Gallo, nonché i rappresentanti politici di Trebisacce dell’UDC, PD, SeL e PSI, per discutere sullo stato dei lavori dell’ospedale di Trebisacce e di Cassano allo Jonio,nonchè delle iniziative politiche da assumere e delle proposte da formulare al nominato commissario ASP e al Presidente della Regione Calabria.
Dopo ampio, articolato e approfondito dibattito, i sindaci presenti, unitamente alla rappresentanza comprensoriale della provincia di Cosenza e del Consiglio Regionale e dei rappresentanti dei partiti,è stato deciso quanto segue.
Premesso
- Che, sebbene siano decorsi quasi dieci mesi dalla sospensione delle attività chirurgiche e ostetriche, con chiusura dei reparti dell’ospedale di Trebisacce, per la ristrutturazione delle sale operatorie, ad oggi i lavori sono ancora fermi e alcuna prospettiva seria e concreta si intravede per il ripristino delle attività ospedaliere;
- Che il D.G. dell’ASP, con delibera n. 1200 del 16.03.2010, anche in esecuzione della delibera G.R. n. 87 del 16.02.2010, che ribadisce e individua quale ospedale per acuti e non, quello di Trebisacce, ha approvato il progetto di ripristino dell’intero blocco operatorio;
- Che nelle more l’ex D.G., ha più volte ribadito che per l’ospedale di Trebisacce non è previsto alcun provvedimento di ridimensionamento e di riconversione, in quanto saranno istituite altre divisioni specialistiche;
- Che nelle more, senza alcun formale provvedimento attuativo, al secondo piano, sono in corso di realizzazione lavori edili per destinare, parte del fabbricato, ad ambulatori medico-specialistico, sebbene la sede (Cfr. delibera D.R. n°1660/09) sia stata individuata presso l’ospedale di Castrovillari, pregiudicando, per il futuro, la naturale destinazione, in violazione della legge ,in quanto trattasi di attività ambulatoriali territoriali e non ospedalieri;
- Che sia le associazioni, che i sindacati di categoria, hanno già denunciato pubblicamente con lettere agli organi politici e amministrativi e tramite stampa,l’utilizzo illegittimo dei locali dell’ospedale, che non possono essere destinati ad attività ambulatoriali e/o soddisfare aspettative clientelari di singoli medici;
- Che l’ospedale di Trebisacce costituisce l’unica struttura sanitaria di diagnosi e prevenzione di un vasto territorio, peraltro anche di “frontiera”;
- Che nei giorni scorsi sono state prelevate senza alcuna autorizzazione formale, dai reparti dismessi, anche attrezzature, per trasferirle in altri ambulatori;
- Che sia tra gli operatori che tra la popolazione serpeggia e regna preoccupazione e sfiducia, circa il destino dell’ospedale di Trebisacce e l’Ospice di Cassano Jonio;
- Che è necessario ed opportuno definire anche il potenziamento delle attività esistenti nell’Hospice di Cassano;
Tanto premesso
alla luce del nuovo quadro politico delineatosi dopo le recenti elezioni regionali e dopo la nomina del commissario all’ASP di Cosenza,tutti i sindaci del comprensorio , i consiglieri provinciali e quelli regionali, nel prendere atto del grave stato di disagio degli operatori e delle preoccupazioni della popolazione, sia di natura economica e che sociale, che causerebbe la chiusura dell’ospedale e/o il suo ridimensionamento, recando così grave pregiudizio all’intero comprensorio afflitto già da tante problematiche;
auspicano
In futuro una fattiva collaborazione e consultazione dei dirigenti ASP con tutti gli organi politici e rappresentanti territoriali, anche per meglio formulare proposte miranti sia ad un migliore funzionamento e potenziamento, sia dell’ospedale di Trebisacce che dell’Hospice di Cassano allo Jonio, nonché delle altre strutture territoriali e contestualmente
Chiedono
1) Un incontro urgente con il commissario dell’ASP per discutere dello stato dei lavori e il ripristino immediato degli stessi per completare le due sale operatorie , messa in sicurezza della struttura e riapertura immediata dei reparti di chirurgia e ostetricia;
2) Di sospendere sia i lavori e/o ogni atto amministrativo per la costruzione e/o destinazione ad ambulatori all’interno dell’ospedale , che deve essere perentoriamente escluso, in quanto strutture mediche territoriali e non ospedaliere e in ogni caso di concordare ogni altra destinazione;
3) Di sospendere ogni provvedimento diretto a trasferire sia il personale che le attrezzature presso altre strutture, senza il previo consenso degli interessati e/o senza ricorrere alla mobilità volontaria;nonchè potenziare i servizi ospedalieri esistenti per compensare la sospensione dei reparti di chirurgia e ostetrica;
4) Di valutare con gli organi politici comprensoriali e amministrazioni locali, proposte per l’istituzione di nuove divisioni da integrare con quelle esistenti.
Trebisacce lì 27.04.2010
F.to
On. Mario Franchino Avv. Franco Mundo Mario Melfi Giuseppe Ranù
On. Gianluca Gallo Consigliere Prov.le consigliere prov.le consigliere prov.le
I sindaci presenti comprensorio Alto Ionio
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