Banner

martedì 20 aprile 2010

Trebisacce-19/04/2010: Walter Astorino segnala alle autorità il fermo dei lavori al Blocco Operatorio


Carissimi,
la nostra associazione, vi informa riguardo a quanto abbiamo inoltrato
alle autorità competenti, tra cui il sindaco di Trebisacce, il
presidente Scoppelliti,
i vertici dell'ASP, i rappresentanti politici locali ecc.

Cordiali saluti.
Walter Astorino



Di seguito, la nostra segnalazione:

Lavori fermi al Blocco Operatorio; Lavori in corso al secondo piano
dell’ospedale Guido Chidichimo di Trebisacce; Espoliazione attrezzature.

Facendo seguito alla precedente diffida ed alle altre iniziative da
noi intraprese a tutela del nostro ospedale, la nostra associazione,
ritiene doveroso segnalare alla Vostra attenzione quanto segue
affinché possiate effettuare le verifiche del caso, ed eventualmente
avviare tempestivamente i necessari provvedimenti:

1) Ad oggi, nessun avanzamento si è visto nei lavori per la
ristrutturazione del blocco operatorio, nonostante l’avvio dei lavori
risalga ormai a oltre 6 mesi fa, e le delibere in merito, cioè la
1200/2010 e la 87/2010 sembrava avessero
dato una svolta positiva alla faccenda, con tanto di progetti e
coperture
finanziarie.
2) Per contro, al secondo piano dell’ospedale, fervono i lavori di
allestimento per un probabile ambulatorio specialistico. La situazione
non ci è chiara, e non siamo nelle condizioni di poter affermare nulla
in proposito con certezza,
dato che non ci risulta che ci sia nemmeno una DIA a riguardo.
Se, come sembra, tali interventi fossero il risultato della delibera
n° 1660/2009, potrebbero esserci stati degli errori di interpretazione,
in quanto nel documento si fa riferimento solo all’ospedale di
Castrovillari e ad un incarico di coordinamento di attività della
prevenzione,che prescinde dai locali,tanto è vero che non viene
individuata alcuna sede in Trebisacce;.
3) Ci appare inopportuno continuare ad usare l’ospedale di Trebisacce
come una cava da cui trarre materiale da trasferire in altre
strutture: questo atteggiamento, in stridente contrasto con le volontà
espresse nella delibera
87/2010, non può che essere nocivo ad un celere ripristino della
funzionalità dei reparti.

La nostra associazione, ritiene di svolgere il proprio dovere, di
fronte alle autorità competenti, segnalando situazioni dubbie,
disservizi, inadempienze e mancanze, soprattutto in materia grave,
trattandosi di sanità.
Ma occorre che seri provvedimenti di verifica ed intervento mirato,
siano posti in essere da chi ne ha competenza, e pertanto veniamo a
chiedere a tutte le succitate autorità:

1) Il riavvio dei lavori, procedendo con la massima celerità al
ripristino del blocco operatorio e, quindi, alla riapertura del
reparto Chirurgia in osservanza delle delibere 1200/2010 e 87/2010,
ponendo termine all’assurdo periodo di sospensione dei L.E.A. che
l’Alto Jonio sta subendo, verificatosi a seguito della mala-gestione
del nostro presidio ospedaliero.

2) La verifica e l’eventuale sospensione dei lavori per l’ambulatorio
specialistico
al secondo piano dell’ospedale, essendo l’attività ambulatoriale
inconciliabile con quella ospedaliera, e preludendo, tale intervento,
ad un declassamento generale dell’intera struttura, in difformità da
quanto affermato nella delibera 87/2010,senza utilizzare i locali
dell’ospedale per soddisfare mere esigenze personali o clientelari .

3) La cessazione assoluta di ogni tipo di espoliazione, anche
“provvisoria”, di spazi, mezzi, attrezzature, materiali e quant’altro
ad oggi presente in ospedale.




In attesa di
sviluppi positivi, porgiamo i nostri saluti.

Nessun commento:

Posta un commento