venerdì 16 aprile 2010
Trebisacce-11/04/2010: Presentato il libro di Pasquale Golia :"Giornalista di periferia"
Trebisacce: 11/04/2010
“ Essere un giornalista significa provare sensazioni ed emozioni che io non ho saputo tacere. Vivo la responsabilità di ricercare,di conoscere per informare il lettore a cui devo dare conto e offrire la possibilità di poter riflettere su questioni importanti che il territorio vive”, è anche e non solo questo il messaggio di chiusura inviato a tutti i numerosi intervenuti dal giovane reporter calabrese Pasquale Golia,Sabato sera,nella sala consiliare del comune per la presentazione del suo primo libro:”Giornalista di periferia”, alla presenza di autorità politiche,di esponenti autorevoli del giornalismo,della cultura e dell’arte con la presenza del capo scuola della pittura spaziale Carlo Mendicino di Cosenza che ha contribuito ad impreziosire la serata con le sue originali e apprezzate opere. Nel ruolo di moderatore il brillante studente universitario Lorenzo Armentano che con estrema sintesi ha delineato i contenuti e il senso del libro di Pasquale Golia, giovane giornalista per passione e non per mestiere, che in poche pagine ripercorre il suo breve ma entusiasmante viaggio nel mondo dell’informazione. Il sindaco Mariano Bianchi apre agli interventi con il suo saluto augurale all’autore riconoscendogli talento giornalistico e la capacità di scrivere,seppure in modo pungente a volte,le notizie con la libertà che si addice ad un giornalista libero ed autonomo. Gianluigi Accattato,direttore del periodico “Punto e a Capo”,ha sottolineato la speranza che il libro possa contribuire a far crescere il territorio perché il Golia conosce bene come trattare la notizia e opera bene sul territorio. Francesco Fusca,Ispettore Ministeriale Pubblica Istruzione,vede nel libro la presentazione di una Calabria malata e in Golia vede la capacità di dire la verità che è poi il mestiere del giornalista e conclude affermando che il libro meriterebbe di entrare nelle scuole perché invia messaggi di pregio educativo. Vincenzo D’Atri, giornalista e già caposervizio Rai, esordisce con:”Da quanto più basso si parte,più in alto si arriva” e riconosce nel suo intervento il talento dell’autentico giornalista al Golia. Antonio Franzese,giornalista della Gazzetta del Sud,rileva che per fare il giornalista occorre impegno,passione,preparazione e intuito per la selezione della notizia e per poter affinare la conoscenza. In Golia e nei giornalisti vede una finestra aperta sul mondo dell’informazione. Franco Mundo,consigliere provinciale,testimonia un giornalismo di denuncia e più si è autonomi tanto più si è credibili e Golia lo è. Antonio Bianchi,presidente della camera minorile del Tribunale di Castrovillari, ricorda inizialmente l’ottimo lavoro svolto negli anni dal giornalista da qualche anno scomparso Vincenzo Catera. Afferma che il libro deve risvegliare le menti degli altri e quelli dell’intero territorio. E si sofferma sulla necessità di coinvolgere i giovani che sono sempre assenti negli incontri culturali determinanti per una crescita adeguata. Franco Maurella,giornalista de “Il Quotidiano della Calabria” denuncia l’assenza quasi costante degli educatori agli incontri e di conseguenza si spiega-afferma- l’assenza dei giovani. Attraverso la lettura di alcuni passaggi del libro ha spiegato che il giornalista deve scavare dentro la notizia come un archeologo per poi raccontarla con chiarezza. Anche il giornalista ha una sua sensibilità e che a volte, seppure a fatica, bisogna mettere da parte per offrire la lettore l’informazione veritiera sui fatti. Senza schiena diritta,ha sottolineato, si rischia di rimetterci la faccia,occorre quindi verificare sempre la notizia. Tutte le testate giornalistiche senza i giornalisti di periferia non esisterebbero. Il tesserino da giornalista riconosce lo status,ma rimane la responsabilità del giornalista e la sua passione e perciò merita rispetto. Per Mimmo Petroni, direttore di “Tele Libera Cassano”,esiste il condizionamento della criminalità organizzata che taglia le ali. Riscontra, inoltre, tanta apatia nei giovani che occorre coinvolgere e offrire loro dei valori autentici per non disperderli e recuperarli alla conoscenza e toglierli dalla strada. I giornalisti devono continuare ad essere portatori di valori e uomini autonomi e liberi. Emanuele Armentano,giornalista di “Diritto di Cronaca.it” è dell’avviso che i giovani ci sono, ma vanno coinvolti e rappresentano un valore aggiunto per la comunità. Propone di ripetere l’incontro anche nel comune di spezzano Albanese allo scopo di coinvolgere nell’ obiettivo di cambiamento in meglio anche i giovani della parte buona dell’altra Calabria. Gaetano Zaccato ha illustrato i contenuti del sito ufficiale:www.giornalista di periferia.it che riporta l’intero tour virtuale degli eventi di presentazione del libro con notizie, video e foto e che egli stesso ha con competenza realizzato. Gianluca Lucia,editore“La Rondine”,ha spiegato le ragioni che lo hanno spinto verso la pubblicazione del libro e ha affermato che oltre alla chiarezza espositiva e alla facile lettura è importante per la conoscenza delle problematiche che presenta il territorio. Il libro di Pasquale Golia entra così meritatamente e a pieno titolo e con il giudizio positivo di tutti i relatori e critici nel mondo culturale, della informazione, della buona Calabria e oltre.
Franco Lofrano
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