giovedì 1 dicembre 2011
Trebisacce-01/12/2011:NELL’ALTO JONIO E’ POSSIBILE UN EFFICACE “TURISMO VERDE”? di GIULIO BURGO
NELL’ALTO JONIO E’ POSSIBILE UN EFFICACE “TURISMO VERDE”?
di GIULIO BURGO
Il Touring Club, in occasione della celebrazione “L’Italia 10 e lode”, si è detto convinto che “l’agriturismo tutela il territorio, preserva il paesaggio e innesca un meccanismo virtuoso con i Comuni vicini.
Questi territori rispondono di più al mondo in cui viene concepito oggi il turismo verde, non omologato, attento all’ambiente, fortemente identitario, che è ciò che cerca il nuovo turista”.
E in uno studio realizzato dalla società di ricerche, scoperta del territorio, si indicano quali sono gli elementi più importanti di una vacanza, che cosa conta di più: pulizia dell’ambiente, rapporto qualità/prezzi, accoglienza, proposta gastronomica, strutture ricettive sensibili all’ambiente che rispettino la tipicità del territorio.
Gli agriturismi, in Italia, sono 18.480. Ora ci chiediamo: nell’Alto Jonio è possibile un efficace “turismo verde”?
E’ certo che nel nostro comprensorio non mancano le iniziative di agriturismo, nelle diverse località.
Ma l’agriturismo da noi può davvero essere un punto di forza, capace di determinare un virtuoso processo di sviluppo, dare lavoro, evitare lo spopolamento delle nostre contrade?
Non è facile realizzare, gestire il “turismo dolce”, cioè quel turismo che è richiesto da quanti amano il mondo rurale, la gastronomia locale, la quiete.
Il turismo, si sa, è un elemento di processo sociale, economico, culturale.
L’Alto Jonio ha le potenzialità per i diversi “tipi” di turismo: mare-monti, interessanti siti archeologici, centri storici da scoprire e valorizzare, castelli, torri. Ma sono tutte potenzialità fino ad oggi non adeguatamente sfruttate e che, pertanto, rimangono “tesori nascosti”.
Manca una seria “politica turistica” capace di tradurre le potenzialità in concrete opportunità di sviluppo.
La “vocazione turistica” è lasciata a qualche iniziativa privata che non può soddisfare le complesse e complessive esigenze che un vero turismo richiede, anche perché, spesso, non mancano le difficoltà di ordine burocratico.
C’è molto da lavorare per un positivo futuro del turismo nel nostro comprensorio.
Tutte le istituzioni dovrebbero impegnarsi perché sulle nostre contrade, sulla sofferenza dei padri, possa sorgere il canto giubilante dei figli.
E’ nei voti.
GIULIO BURGO
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