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sabato 31 dicembre 2011

Trebisacce-31/12/2011:ulla presunta o vera ingerenza tedesca nella politica italiana


Non necessariamente una notizia dev’essere vera per avere
conseguenze.
Prendiamo quella circolata oggi sulla presunta interferenza del
cancelliere tedesco nella politica italiana( cambiare la guida del
governo, perché Berlusconi non era in grado di far fronte in modo
efficace alla crisi dell’euro).
La fonte è un giornale autorevole e quindi vediamo i possibili
scenari, sia interni, alla politica italiana, sia esterno al nostro
paese.
La premessa: sarebbe opportuno, se non addirittura necessario, che l’
Italia, tramite giusti canali istituzionali, chiedesse alla redazione
del giornale quali sono le fonti di tale assunto.
Gli scenari, due, comunque siano, sono inquietanti: la notizia è vera
oppure falsa.
Se vera si apre una falla nello scenario italiano a cominciare da un
vulnus nella Costituzione e nell’insipienza e acquiescenza ad una
nazione straniera, a discapito della sovranità dell’Italia.
Al di là se il Presidente possa essere incriminato o meno, si
dovrebbe dimettere e anche Monti; le forze politiche, tutte
indistintamente, al di là dalla stima o disistima per Berlusconi,
dovrebbero dare la sfiducia a Monti per ribadire la sovranità dell’
Italia e rigettare qualsiasi ingerenza.
Se la notizia è falsa, chiedersi cui prodest: serve a destabilizzare
l’Italia o a rendere difficile la posizione della Germania in Europa o
altro?
Una cosa oggi è risultato strano, non solo da parte della sinistra,
ma anche dalla presunta vittima, Berlusconi e il PDL.
In altri momenti, la sinistra, specie se il governo danneggiato fosse
stato il proprio, avrebbe fatto ferro e fuoco, chiedendo commissione d’
indagine , avrebbe fatto interrogazioni parlamentari e chiesto, come
fece con Cossiga per cose ben più lievi, l’incriminazione del capo
dello stato .
Questo sta a far capire che in Italia è morta l’ideologia,intesa come
idealità ed utopia, ma non come faziosità e rancori strumentali.
Ma la cosa più assurda è il silenzio di Berlusconi: né Ferrara nella
sua rubrica televisiva “Qui radio Londra”, vicino al PDL ne ha parlato
né alcun parlamentare.
E da questo silenzio si possono trarre, a mio modesto avviso, alcune
considerazioni singolari: nella storia si capiscono motivazioni, non
solo da ciò che si dice, ma da chi lo dice, come si dice e,alcune
volte, da non dire; è argumentum ex silentio.
Berlusconi, vittima sacrificale, vera o presunta, che non coglie l’
occasione per attaccare il presidente della repubblica e implicitamente
la sinistra è singolare, conoscendo come si muove Berlusconi in
politica, il suo narcisismo, anche il suo fiuto. Ecco il fiuto: per non
parlare chiederà qualche contropartita che sapremo fra non molto o lo
intuiremo durante il percorso accidentato del governo Monti

Gianni mazzei

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