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sabato 10 dicembre 2011

Albidona – 10/12/2011: I funerali della Signora Maria Altieri



Albidona – 10/12/2011

Si sono celebrati, nella mattinata di ieri, i funerali di Maria Altieri, 41 anni, infermiere a Castrovillari, tragicamente scomparsa, lo scorso 8 dicembre,a causa di un incidente stradale sul rettilineo di Francavilla mentre rientrava dal turno di notte da Castrovillari e diretta verso la sua abitazione di Villapiana, pur essendo originaria di Albidona. Lascia il marito Roberto e tre figlie: Melina, Rosa e Chiara, ancora tutte in tenera età e bisognose dell’affetto genitoriale. Presente al rito religioso anche il primo cittadino Salvatore Aurelio, zio diretto della signora Maria Altieri. Presente anche il sindaco Roberto Rizzuto perché la signora Maria risiedeva nel Comune di Villapiana. Ben cinque parroci presenti a concelebrare il rito religioso nella Chiesa di San Michele Arcangelo: Don Massimo Romano (parroco di Albidona), Don Vincenzo (parroco di Villapiana), don Michele (parroco di Albidona), don Nicola Arcuri (già parroco di Albidona) e don Beniamino. Le intere comunità albidonese,trebisaccese e villapianese si sono strette al grande dolore che ha colpito la famiglia Altieri-Cristaldi, benvoluta e stimata da tutti. Don Massimo Romano,durante la sua sentita ed emozionante omelia:” “Nel momento in cui chiuderò gli occhi a questa terra, la gente che sarà vicino dirà: è morta. In realtà è una bugia. Sono morta per chi mi vede, per chi sta lì, ma in realtà la morte non esiste perché appena chiudo gli occhi a questa vita, li apro all’infinito di Dio”, ha usato le parole di un sacerdote, don Oreste Benzi, che Don Massimo ha sentito di mettere sulle labbra della defunta. E ancora in un altro passaggio per infondere coraggio ai familiari:” So di condividere con voi, spero con tutti, questa incrollabile certezza: quando una nostra amica, parente non vive più, vive di più. Si vive di più perché è vicina a Dio e con Dio. Proprio in un momento di prova come questa abbiamo bisogno tutti di aggrapparci a qualche grande speranza, sicurezza, certezza. Quando sembra che tutto è finito, abbiamo bisogno di un sostegno superiore che ci permette di stare saldi nelle umane sofferenze, tribolazioni,tante volte poco comprensibili, come la morte, grande mistero”. E ancora ha voluto ricordare le qualità umane della signora Maria: “Come dimenticare il suo sorriso? Sempre scherzosa e sorridente… il suo amore per la famiglia, la sua grande fede. Il vostro dolore, cara zia Rosetta (mamma della signora Maria) è associato a quello di Maria santissima addolorata, guardando le sue lacrime e possiate voi trovare consolazione. So che tutti i giorni doveva sentire la vostra voce e questo gli bastava. Così come le bastava l’unione e il grande bene che c’era tra di voi cari fratelli. E caro zio Michele (padre della signora Maria) quel grande bene ora si deve riversare ancora di più sulle vostre nipotine perché guardando loro vedrete il volto gioioso di Maria. E così deve essere anche per te caro Roberto (marito) affinchè possa lei dal Paradiso dare tanta forza, tanto coraggio e consolazione e di riprendere la vita di ogni giorno e andare avanti. Lei di sicuro vi è accanto!”. La chiesa gremita di persone e per tutti è stato difficile nascondere le lacrime o il nodo alla gola. E sulle doti umane è intervenuto il cugino Venanzio, che ha letto una commovente poesia scritta da Melina e dedicata alla madre dove ha voluto sottolineare la grande bontà e il compiuto senso di amore per la famiglia che caratterizzava la signora Maria. Una cerimonia funebre toccante e d’insegnamento cristiano per tutti:“Vieni, serva buona e fedele: entra nella gioia del tuo Signore!”.
Franco Lofrano

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