martedì 6 dicembre 2011
AMENDOLARA-05/12/2011: NUOVE VERITA’ SULLO STALKING
COMUNICATO STAMPA
AMENDOLARA, NUOVE VERITA’ SULLO STALKING
ANAS ALTO JONIO PROMUOVE LA PREVENZIONE
La Calabria risulta tra le Regioni d’Italia a più alto rischio stalking, un fenomeno poco conosciuto nei suoi aspetti, presente ma molte volte nascosto anche nel nostro territorio, per cui la proposta di un seminario su questo tema scottante è stata accolta dall’Anas zonale Alto Jonio, senza tentennamenti, con la partecipazione del criminologo Andrea Feltri, esperto internazionale in scienze criminalistiche, nonché figlio di questa terra, e della Psichiatra Vincenza Lasorte, Dirigente Centro Salute Mentale Trebisacce–Asp Cosenza.
Il seminario si è svolto sabato scorso presso la Sala Consiliare del Comune di Amendolara, grazie alla collaborazione dell’Amministrazione nella persona del sindaco Antonello Ciminelli, il quale ha voluto ringraziare l’ANAS Zonale per questa lodevole iniziativa e l’amico d’infanzia Andrea Feltri per il suo contributo.
Il presidente dell’Anas Zonale Vincenzo Laschera ha ribadito l’intento sociale dell’associazione, la ferma volontà di voler fare emergere i problemi che affliggono la nostra società e fare informazione puntuale. Il seminario appena proposto è la dimostrazione di una particolare attenzione nei confronti dell’individuo.
Entrando nel vivo del seminario, il percorso formativo scelto dal criminologo è stato supportato dalla proiezione e dal commento di slides tematiche, al fine di rintracciare il fenomeno stalking sia sotto l’aspetto socio-culturale che giuridico-penale. Il numeroso pubblico, attento e silenzioso, ha seguito con partecipazione e interesse tutte le informazioni sentendosi maggiormente coinvolto quando il dottor Feltri ha citato due famosi casi di stalking sfociati in omicidio.
Altrettanto interessante l’intervento della dottoressa Tiziana Roseto, nelle vesti di moderatrice e di vice presidente del circolo zonale Anas, la quale, a causa della spiacevole assenza (per motivi di famiglia) della dottoressa Vincenza Lasorte, ha letto parte della relazione della psichiatra. Soffermandosi su quelle che sono le cause scatenanti l’origine della figura del “molestatore”, prettamente legate ad episodi infantili, lì dove c’è stata una mancanza di “affettività” o un probabile “senso di abbandono”, ha illustrato un caso clinico locale, la cui protagonista (e dunque lo stalker) è, e sembrerebbe quasi insolito, una bellissima ragazza di 26 anni.
Il seminario si è così concluso, con dibattito, dando sicuramente modo ai partecipanti di comprendere e soddisfare i molti dubbi che caratterizzano questo tema delicato.
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