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domenica 27 giugno 2010

Trebisacce-27/06/2010:L’ethos e il pathos (di Pino Cozzo)


L’ethos e il pathos
di Pino Cozzo


La relazione tra dirigente e docente è intrisa, a differenza del rapporto docente – docente o docente – alunno, di elementi formali e normativi introdotti per il governo e per il buon funzionamento della scuola. Il rapporto tra il dirigente scolastico e i docenti è determinato da ruoli diversi assegnati in modo istituzionale. La funzione di coordinamento che il dirigente svolge s’inserisce nell’intreccio della relazione-comunicazione e nella costruzione delle dinamiche intersoggettive, a proposito delle quali non può e non deve essere ignorato che il dirigente dirige e ha la responsabilità del funzionamento del sistema scuola, al di là, spesso, di interessi particolari e individuali. L’insegnante, per conto suo, ha la responsabilità del sistema classe o del gruppo di apprendimento e deve lavorare in sintonia con gli obiettivi e le determinazioni finalistiche della scuola.
Un settore in cui maggiormente può esprimersi il contrasto-conflitto tra dirigente e docente, è quello dell’organizzazione: si tratta di stabilire e distribuire compiti, orari, tempi, responsabilità. Con questi problemi, l’interesse personale è estremamente sollecitato. Diventa allora necessario esercitare una funzione di raccordo, assumendo una visione d’insieme, ricercando criteri di gestione condivisi, esercitando efficaci azioni di mediazione evitando il pericolo di situazioni conflittuali. Il punto d’incontro e di composizione di eventuali scontri deve essere assicurato da una visione strategica dei fini, degli strumenti e delle interazioni. Le soluzioni devono essere cercate e riferite a ciò che è più utile, più qualificante, più coerente per l’azione e l’offerta formativa. Il Dirigente Scolastico, Franco Bloise, che dal 1° settembre di quest’anno verrà collocato in quiescenza, ha svolto un ruolo fondamentale anche e soprattutto nei rapporti che la scuola deve avere con i genitori. In questo senso, egli, piuttosto che muoversi come un semplice amministratore ed esecutore di leggi e norme, ha pensato i genitori e le famiglie come i destinatari di flussi comunicativi e informativi ben strutturati, chiari, adatti a spiegare la scuola, le sue innovazioni, i suoi cambiamenti, le nuove necessità, le nuove potenzialità. Il Preside Bloise ha promosso situazioni e occasioni di confronto, per ragionare sulle forme di governo della scuola autonoma, sui piani formativi da offrire a destinatari, alunni e famiglie, che rappresentano l’utenza, rispetto ad una componente, quella scolastica, che ha tutta la responsabilità della costruzione di percorsi formativi adatti alle necessità individuali di successo formativo. Ha saputo fermamente chiedere il trasferimento dell’Istituto Filangieri dalla vecchia ed insufficiente sede a quella nuova, più idonea, moderna, sicura, attrezzata, spaziosa. Attento alle necessità del territorio, ha chiesto ed ottenuto l’istituzione del corso serale per studenti lavoratori, del corso turistico e quello per programmatori, e, nella convinzione che seguire i corsi sia già un modo per apprendere qualcosa, ha istituito il “premio di frequenza” per quegli alunni che avessero fatto registrare un ridotto numero di assenze nel corso dell’anno scolastico, e la valutazione differenziata per gli alunni delle prime classi, che si affacciano nel mondo delle scuole superiori per la prima volta. Ha dato tanto a tutti. Adesso la vita gli offre la possibilità di dedicarsi maggiormente all’amata moglie, ai figli, all’adorata nipotina, Alice, ai suoi hobby del fai da te.

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