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mercoledì 16 giugno 2010

Trebisacce-16/06/2010: Remo Spatola replica al Presidente del Rotary Club


Egregio direttore, mio malgrado, sono costretto ad abusare della sua cordiale attenzione per dovere di replica all’articolo apparso sul suo Giornale il 13/06/2010 a firma della Dott.ssa Latronico.
Devo precisare che la dott.ssa Latronico, nel rispondere alle mie osservazioni, assume un ruolo improprio sostituendosi, di fatto, alla pubblica amministrazione che è la sola responsabile di fronte ai cittadini del proprio operato e delle proprie scelte compresa la qualità della gestione del patrimonio pubblico. Non sfugge che nella sua qualità di Presidente del Rotary Club non può essere imparziale nel giudicare sulla vicenda, avendo ella un evidente quanto giusto interesse. Volendo entrare nello specifico delle sue osservazioni occorre precisare che la struttura non versava affatto in uno stato di “degrado e di abbandono, buona solo per il ricovero di animali,”essendo stata completata, nella parte strutturale, appena tre anni fa circa. Giudizio ingiusto ed offensivo nei confronti di chi quel Centro lo ha voluto e lo ha realizzato. Semmai avrebbe dovuto, da cittadina impegnata, sollecitare l’amministrazione comunale in carica a completare la parte relativa agli arredi sì da renderla funzionale evitando, alla sua associazione, il dispendio di risorse finanziarie, come ella lamenta, su di un bene che appartiene ai cittadini di Trebisacce. Circa la mia ipotetica disinformazione faccio rilevare il mio più assoluto disinteresse alle attività associative del Rotary Club, che sicuramente svolge un ruolo meritevole con la speranza di non essere considerato, per questo, un cittadino di serie B. Io sono semplicemente interessato alla vita democratica e Politica della mia Comunità.
E’ doveroso, altresì, far rilevare che la cultura del sospetto non appartiene a chi, come il sottoscritto, ha sempre assunto le proprie responsabilità anche quando l’esercizio democratico della parola ha disturbato i più convinti assertori di verità discutibili. Non ho mai inteso sollevare sospetti circa le modalità dell’affidamento del Centro alla sua associazione ma, più semplicemente, sollevare dubbi e perplessità sulla opportunità di privare i cittadini di Trebisacce di un bene che appartiene esclusivamente a loro.
Non pensavo, in verità, di dovermi dilungare così tanto per rispondere ad un interlocutore improprio, che nessuna responsabilità amministrativa e politica ricopre nella vicenda e che non è depositario di nessun mandato elettivo e che nulla può decidere sulla gestione del patrimonio pubblico. Altri avrebbero dovuto avere la responsabilità di spiegare ai cittadini di Trebisacce le ragioni della scelta di destinare il Centro per la cultura e la convegnistica a finalità improprie e diverse da quelle che ne ispirarono la realizzazione. Considero, pertanto, il suo intervento inopportuno, debordante e travalicante la sua stessa funzione.
Voglio rammentare, perché ne hanno parlato anche i giornali, che gli attuali amministratori lamentavano la impossibilità di collaudare il Centro per la cultura e la convegnistica avendo riscontrato anomalie strutturali che ne rendevano insicura la sua utilizzazione. Sarebbe giusto e necessario sapere se lo stabile è agibile.
Per ultimo, ringrazio la dott.ssa Latronico per l’invito, rivoltomi, a partecipare ai corsi di recitazione sicuro di trovare attori professionisti più consumati di me dai quali prendere lezioni indimenticabili.
Sicuro dello spazio che vorrà concedermi la saluto cordialmente.
Trebisacce lì 15/06/2010




Dott. Arch. Remo Antonio Spatola

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