Trebisacce:16/06/2010
“La gravissima aggressione verificatesi ai danni dei diversi operatori del Pronto Soccorso di Rossano evidenzia il particolare momento di discrepanza tra l’importante ed indispensabile lavoro svolto in trincea da tutti gli operatori sanitari e la valenza con la quale tale lavoro viene considerato. Perdurando siffatta situazione può diventare ancora più pericoloso svolgere l’attività di aiuto alle persone nei termini dovuti per legge e secondo coscienza. Si invitano vivamente le figure preposte per ruolo a porre l’attenzione dovuta per approntare un sistema di soccorso che possa essere congruo per chi in situazioni così difficili rischia la vita per aiutare gli altri”, è quanto scrive accoratamente il consigliere nazionale della società Italiana di medicina di emergenza e urgenza (Simeu),dottore Giorgio Ferrara in servizio presso il pronto soccorso del “G. Chidichimo”. E’ significativo il messaggio di richiesta di maggiore attenzione rivolto ai dirigenti sanitari nei confronti delle postazioni di pronto soccorso, soprattutto a sud, che sono sforniti di guardie giurate e di conseguenza in caso di pericolo sono abbandonati a se stessi. Da ciò ne consegue che sia i sanitari che gli utenti perdono fiducia in termini di sicurezza. Non è cioè accettabile che un medico che opera a diretto contatto con pazienti acuti debba intervenire con tempestività per salvare una vita e sentirsi addosso anche il peso del rischio di un’aggressione nell’esercizio delle proprie funzioni.
Franco Lofrano
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