Trebisacce:27/06/2010
Un pomeriggio da codice rosso pieno quello vissuto domenica scorsa al pronto soccorso dell’ospedale “G. Chidichimo”. Un uomo di circa 70 anni si reca al pronto soccorso intorno alle ore 18,00 e immediatamente l’equipe interviene e l’anestesista Paladino di turno provvede a intubarlo e subito dopo a trasferirlo e ad accompagnarlo tramite ambulanza presso il presidio ospedaliero di Castrovillari. Fin qui è ordinaria routine. Intorno alle ore 19,00 una donna nel reparto di Chirurgia o Cardiologia necessita di soccorso immediato e l’anestesista Paladino è già a Castrovillari,ma l’urgenza incalza. Viene contattata l’anestesista Rita Trinchi,seppure in ferie,che immediatamente si reca nel reparto e intuba la paziente,di anni 60-65,che viene trasferita presso la rianimazione di Lamezia Terme,accompagnata dall’anestesista Paladino,che intanto era rientrato da Castrovillari. Tutto è bene quel che finisce bene,trovando il posto in altro ospedale. Esempio quindi di buona sanità. Accade, però, che non sempre si trova un posto libero negli ospedali. La popolazione è in aumento in questo periodo grazie alla presenza di turisti locali e non,ma i posti letto disponibili sono invece diminuiti con la riduzione toccata al presidio trebisaccese. Da qui la difficoltà nei trasferimenti di pazienti acuti. Il blocco operatorio del reparto di Chirurgia ,come si sa,non è operativo e il paziente acuto viene prima accolto, visitato e analizzato al pronto soccorso e poi successivamente trasferito in altro ospedale e qui si registra una inevitabile perdita di tempo tra la diagnosi e la cura (o intervento). Il “G. Chidichimo” è come una candela accesa che si consuma lentamente,la sua utilità non viene contestata,ma ,di fatto,non arrivano le risorse necessarie per il ripristino del blocco operatorio. Intanto si intasano gli altri presidi anche quelli fuori regione. E’ ancora vale ricordare e considerare la mancanza di sicurezza che vive il personale sanitario per la mancanza della guardia giurata di giorno nella consapevolezza che quanto è accaduto di recente a Rossano con l’accoltellamento possa ipotizzarsi anche a Trebisacce.
Franco Lofrano
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