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venerdì 22 aprile 2011

Villapiana-20/04/2011:Visita di Italia Nostra e dell’Istituto “Giovanni Pascoli” di Villapiana al penitenziario di Rossano


Villapiana, lì 20 aprile 2011


Visita di Italia Nostra e dell’Istituto “Giovanni Pascoli” di Villapiana al penitenziario di Rossano
Nell’ambito del progetto “Le(g)ali al sud: un progetto per la legalità in ogni scuola

Lo scorso 26 marzo si è svolta presso il penitenziario di Rossano, la visita degli alunni della classe I sezione A della Scuola Secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Pascoli” di Villapiana nell’ambito del progetto PON-FSE obiettivo C3 “Le(g)ali al sud: un progetto per la legalità in ogni scuola” in partnership con la Sezione Italia Nostra di Trebisacce. La visita fortemente voluta dal Dirigente Scolastico dott.ssa Elisabetta Cataldi e dal segretario Regionale di Italia Nostra arch. Angelo Malatacca, completa un percorso iniziato in classe attraverso l’incontro, con la direzione del carcere e con i suoi consulenti, al fine di avvicinare il mondo dei giovani alla realtà della casa circondariale, e più in generale, alla legalità. I ragazzi preparati presso la Scuola dal Direttore Giuseppe Carrà, per incontrare questa realtà, una volta all’interno del penitenziario hanno preso visione dei luoghi e degli spazi (teatro, laboratorio di ceramica, falegnameria, chiesa, aule scolastiche), a disposizione dei detenuti. La visita utilizzata come deterrente a comportamenti scorretti, ha fatto capire ai ragazzi cosa significa essere reclusi e come si può percorre un processo di reinserimento, una volta scontata la pena, nella società.
Alla fine della visita l’Ispettore Capo Salvatore Prudente è stato sottoposto a domande audaci senza peli sulla lingua da parte dei bambini. L’esperienza è stata molto intensa: si provano forti emozioni a contatto con persone che stanno lottando contro la solitudine, l’emarginazione, la depressione, il rimorso; eppure nel penitenziario si cerca di far recuperare la propria dignità, persone che si affidano al lavoro o allo studio per ritrovare se stesse o per non perdersi del tutto, persone per le quali molte parole (libertà, speranza, intimità) hanno un significato più pregnante che per noi.
Non c’è un fossato invalicabile che separi i “buoni” dai “cattivi”, il “bene” dal “male”, chi sta in cella da chi sta fuori.

Il Presidente
arch. Angelo Malatacca

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