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sabato 30 aprile 2011

Alessandria del Carretto-29/04/2011: Conferenza stampa sulla Candidatura della "Festa dell'Abete"




















Alessandria del Carretto:29/04/2011

Un sogno o futura realtà? E’ stata data la comunicazione ufficiale della Candidatura della “Festa dell’Abete” nella Lista Rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco e presentata l’idea progettuale dell’istituendo “Museo della Festa dell’Abete –Centro dei saperi tradizionali del Pollino,durante i lavori della conferenza stampa tenutasi lo scorso 29 Aprile,nella sala consiliare e organizzata dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Gaudio in collaborazione con il Comitato Feste e l’Associazione Ats “pite”. E' stato consegnato il Dossier sulla Festa dell'Abete, " a feste da pité ", , presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Mibac), completo di tutta la documentazione di rito. L'Ufficio Patrimonio Mondiale dell'Unesco, presso il Mibac, ha espresso il compiacimento per la qualità del materiale consegnato e il plauso per la positiva valutazione della candidatura. L'esito finale, è ora nelle mani dei Membri del Comitato Intergovernativo per la salvaguardia del Patrimonio culturale immateriale presso la sede Unesco di Parigi, per la cui risultanza occorre attendere il 2012. La candidatura della Festa dell'Abete è l'unica della Calabria come proposta dell'elemento singolo. Negli ambienti del Mibac si è percepita la sensazione,è stato detto, che la Festa dell'Abete concorre alla pari, per qualità, delle manifestazioni concorrenti e ciò è forte motivo di orgoglio per tutta la Calabria, che potrà, speriamo, avere l'onore di vedere inserito il nostro elemento culturale nella speciale Lista Rappresentativa Unesco insieme a quello dei Pupi Siciliani e del Canto a Tenore della Sardegna, unici elementi al momento inseriti nella Lista Rappresentativa dell'Italia. La candidatura della Festa dell'Abete è stata proposta a marzo dello scorso anno, senza enfasi e fragore,ma con umiltà, convinzione e serietà. L'iter procedurale è stato seguito dall'Associazione culturale APS Vacanzieri insieme attraverso l'Italia e..., di cui è presidente l’ideatore della candidatura,Vincenzo Arvia, mentre il 25 giugno 2010 è stata costituita l'Associazione Temporanea di Scopo "pite" tra: Comune di Alessandria del Carretto, Comitato Feste di Alessandria del Carretto, Istituto Comprensivo Statale "C. Alvaro" di Trebisacce, Comunità Montana Alto Jonio di Trebisacce, Associazione culturale Rizoma SCA, Consulta Ambiente del Comune di Alessandria del Carretto e Associazione culturale APS "Vacanzieri insieme attraverso l'Italia e..., con l'intento di seguire l'organizzazione del Dossier e degli atti relativi richiesti dal Mibac. Anche la dichiarazione di sostegno e di consenso alla candidatura è giunta tramite video-conferenza, curata dal regista Rocco Giampietro, dell'Assessore Regionale alla Cultura, On. Mario Caligiuri che ha affermato:”La Calabria non ha un sito Unesco da valorizzare e che la cultura deve unire lo sviluppo civile e quello economico e le tradizioni rappresentano proprio un volano di sviluppo”. Nel ruolo di coordinatore il giornalista Franco Maurella. Il sindaco Vincenzo Gaudio ha esordito affermando che l’eventuale riconoscimento non dovrà prestare il fianco a nessun tipo di speculazione. Ha ricordato ancora, a tutti i presenti, che il rituale della Festa non è mai stato modificato negli anni e conserva tutta la semplicità e l’integrità della cultura contadina. Giuseppe Delia, presidente dell’associazione Rizoma, è dell’avviso che solo la comunità ha la forza necessaria e la capacità di valorizzare la festa e ne certifica il valore e il patrimonio sostenendola e continuando con la tradizione che è difficile da scardinare. Dell’autonomia culturale consolidata nel tempo anche l’Unesco ne terrà conto in sede di valutazione. Anche l’idea del museo della festa va sostenuta e tutti i documenti e testimonianze troveranno la giusta collocazione e non si disperderanno e renderemo facilmente fruibile ai visitatori un patrimonio culturale immenso. Giuseppe Brunacci, artigiano del legno, ha affermato che la festa è nel sangue degli alessandrini,è nel loro cuore e che la tradizione è radicata.
Ettore Angiò, ricercatore di storia e tradizioni antiche, ha ripercorso la storia della festa a partire dal 1633. Ha ancora ricordato che l’albero di Abete per la festa viene preso dal vicino comune di Terranova del Pollino con il quale intercorrono ottimi rapporti. Tullio Masneri,dirigente scolastico dei licei di Trebisacce, ha disquisito sul culto arboreo e ha mostrato tramite foto l’albero impresso sul “peso del telaio” rinvenuto nel comune di Amendolara. C’è vicinanza, ha sostenuto Masneri, tra il paganesimo e il cristianesimo: l’albero muore e ricresce, Cristo muore e risorge. L’albero come simbolo del sole, della vita ,della rinascita. Don Nicola De Luca ,presidente Comitato Feste Parrocchia Sant’Alessandro, tra i tanti concetti cristiani e storici esplicitati, ha parlato della provvidenza dimostrando che spesso gli eventi accadono comunque e senza volontà espressa. L’assessore Riccardi, del comune di Terranova del Pollino, in sostituzione del sindaco Vincenzo Golia, ha esternato la massima disponibilità a sostenere l’iniziativa. Leonardo Rago,dirigente scolastico Istituto comprensivo “C. Alvaro”di Trebisacce, ha sostenuto che l’iniziativa aggiunge un nuovo tassello al patrimonio culturale e ambientale di Alessandria. Ha sottolineato che il riscatto socio-economico passa anche attraverso la valorizzazione delle tradizioni locali e propone di attivarsi per realizzare una rete museale che contribuirebbe a valorizzare il patrimonio dell’intero Alto Jonio. Per Giuseppe Ranù, consigliere provinciale,è importante ciò che la politica può e deve fare a sostegno dell’iniziativa. Ha precisato che l’assessore provinciale alla cultura, Maria Francesca Corigliano e l’On.le Mario Oliverio hanno già tangibilmente testimoniato la presenza della provincia a sostegno dell’iniziativa. Emerge storia,tradizione e l’impegno di chi fa politica è quello di valorizzare questi eventi e occorre puntare sul recupero delle tradizioni perché costa meno,in un contesto di economia di bilancio, e si valorizza un territorio. La sfida è di piantare un seme per poi parlare al mondo partendo da Alessandria. La politica deve fare sintesi per un cambiamento con il messaggio: Riscoprire le tradizioni ed evitare le feste da 100 milioni di euro. Per il consigliere provinciale ,Franco Mundo, ci sono tutte le condizioni perché l’iniziativa abbia successo e bisogna recuperare le tradizioni e l’unione di tutti i cittadini perché il patrimonio culturale necessita del contributo di tutti per riempire un contenitore capace di portare sviluppo al territorio. Gianluca Gallo,consigliere regionale, ha chiosato:”Abbiamo guardato e non abbiamo visto”, spiegando che spesso accade che abbiamo delle bellezze naturali ,delle risorse interne,ma che non sappiamo apprezzare e valorizzare. Dobbiamo saper vendere, ha sostenuto, la nostra specificità per essere concorrenziali. La festa rappresenta un valore aggiunto ed uno straordinario attrattore. La festa merita attenzione e mi spenderò per sostenerla sia in commissione che in consiglio regionale, perché la politica deve dare un segnale di attenzione. Alessandria diventerà,si augura,”La città della festa dell’Abete” e l’iniziativa dovrà diventare meta di turisti di tutto il mondo. “E’ una magia,ha concluso Gallo, intorno alla quale un intero territorio si ritrova”. I lavori sono terminati, gli interventi si sono integrati e non sovrapposti e il sogno, per tutti noi, si spera che possa diventare realtà.
Franco Lofrano

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