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martedì 26 aprile 2011

Trebisacce-26/04/2011:BALE, IL GALLESE CHE CORRE A VELOCITA’ SUPERSONICA

BALE, IL GALLESE CHE CORRE A VELOCITA’ SUPERSONICA
(“Ora Soccer”, Calabria Ora di martedì 26 aprile, pag. 54)

Sulla fascia sinistra del Tottenham, c’è un ragazzo che corre a velocità supersonica. Il suo nome è Gareth Bale e, a forza di correre, negli ultimi giorni ha raggiunto un premio molto importante: è stato infatti nominato miglior calciatore dell’anno in Inghilterra. Un traguardo straordinario, che l’esterno di Cardiff ha centrato vincendo la concorrenza di rivali come Berbatov, Tevez, Nasri, Vidic e Van Der Vaart. Non ha ancora ventidue anni, visto che li compirà il prossimo 16 luglio, ma questo talento cristallino, sul quale mezza Europa ha posato lo sguardo da tempo, sta bruciando le tappe e sembra avviato a ripercorrere le orme di Mark Hughes, Ian Rush e Ryan Giggs, gallesi che sono entrati di diritto nella storia.

Il mondo del calcio dev’essere grato a Bale per aver messo le sue qualità al servizio di questo sport, perché in realtà avrebbe potuto scegliere molte altre discipline: da piccolo, infatti, praticava con successo anche hockey e rugby, e la sua rapidità gli avrebbe probabilmente consentito di sfondare nel campo dell’atletica leggera. Quando frequentava la Whitchurch High School, era talmente forte che, durante le partitelle di allenamento, l’allenatore della squadra di calcio fu costretto a proibirgli di toccare il pallone con il suo piede naturale, quello mancino, per riequilibrare le forze in campo: questo gli ha permesso di imparare ad utilizzare anche il destro e di diventare dunque più completo. Molto presto, Gareth fu notato da alcuni osservatori del Southampton che gli fecero firmare un contratto nell’estate del 2005. L’esordio ufficiale avvenne il 17 aprile 2006, nella gara vinta contro il Millwall per 2-0: all'età di 16 anni e 235 giorni, divenne il secondo più giovane giocatore ad essere sceso in campo con la maglia dei Saints, dopo Theo Walcott, oggi all’Arsenal. Alla vigilia della stagione 2007-2008, arrivò il passaggio al Tottenham, ma la fase iniziale della nuova avventura fu difficilissima. La situazione venne complicata da una statistica quantomeno particolare: nelle prime ventiquattro partite giocate da Bale con gli Spurs, infatti, la squadra di White Hart Lane non vinse mai, e molti lo accusarono addirittura di portare sfortuna. Tutti i suoi detrattori, però, dovettero cominciare a ricredersi nel campionato 2009-2010, quando le sue prestazioni e alcuni gol pesanti, in particolare i due rifilati ad Arsenal e Chelsea nell’arco di quattro giorni, spinsero il Tottenham verso la qualificazione in Champions League.

La data più significativa nella fin qui breve carriera del gallese è forse questa: 20 ottobre 2010. Quella sera, a San Siro, l’Inter stava passeggiando sulla formazione allenata da Redknapp e sembrava poter gestire comodamente un vantaggio di quattro reti, maturato nel primo tempo. Nella ripresa, però, Bale si scatenò e segnò tre volte, mettendo paura ai nerazzurri e facendo ammattire gente come Maicon e Javier Zanetti, non proprio due avversari qualsiasi. Da quel momento in poi, anche i più distratti si sono accorti delle doti di questo ragazzo, protagonista di un’ottima annata, sia in Premier, sia in Champions. Nel 4-4-2 degli Spurs, viene impiegato da esterno sinistro di centrocampo; la sua versatilità e le sue capacità atletiche, comunque, potrebbero consentirgli anche di giocare da terzino, ruolo peraltro già ricoperto in passato. Ultimamente, solo alcuni problemi alla schiena sono riusciti a fermarlo, impedendogli di giocare per diverse settimane nella fase centrale della stagione: da qualche settimana, però, la salute sembra essere tornata ad assisterlo.

Ormai appurato che Bale non porta sfortuna, moltissimi club si sono fatti avanti per provare a strapparlo al Tottenham, squadra con la quale ha un accordo fino al 2015. Lo inseguono il Real Madrid, il Barcellona, il Manchester United, il Liverpool, il Milan e l’Inter. Lui dice di voler rimanere a White Hart Lane, ma l’impressione è che, per quanto possa correre, presto una di queste grandi squadre lo acciufferà e riuscirà ad acquistarlo.

Francesco Cozzo

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