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martedì 26 aprile 2011

Trebisacce-26/04/2011: "Lo strano caso della valigetta rubata" il romanzo di Gianni Mazzei



Trebisacce:26/04/2011
“Accettare con umiltà i nostri limiti”,è quanto afferma Gianni Mazzei,docente di Storia e Filosofia presso il Liceo classico cittadino e critico letterario e artistico. E’ freschissimo di stampa il romanzo, poliziesco, metafisico e teologico, di Gianni Mazzei:”Lo strano caso della valigetta rubata”,edito da Aracne srl di Roma,con la prefazione dell’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri che scrive:”Il mistero della vita, l’universo e le creature umane sono i veri protagonisti di questo romanzo affascinante e ricco di sorprese che terrà il lettore incollato alle pagine fino alla fine. Questo è un viaggio tra religione e mito,apparenza e realtà,spiegabile e inspiegabile,fantasia ed esoterismo,in un susseguirsi di presente e passato. E il mistero è pronto ad aiutarci se siamo in grado di decifrarne i segnali”. E l’autore ancora precisa che:” Aspetti importanti della storia come l’Odissea possono retrocedere e c’è quindi un impoverimento,ma ci si accorge che la storia, nel piccolo e nel grande, siamo noi e che con umiltà bisogna scrivere per recuperare gli errori perché l’imperfezione ci appartiene”. La trama: Un tenente di polizia indaga con i suoi collaboratori e scopre,andando in un’abbazia, che la valigetta originale con dodici fogli bianchi è stata rubata. Inizia una corsa contro il tempo per ritrovarla, per capire il senso dei fogli bianchi e cercare di salvare l’umanità da qualche catastrofe imminente. Alla fine l’unica cosa che resta, in questa surreale indagine, è la consapevolezza che il modo giusto per riscrivere la nostra storia non è avere fogli vergini su cui porre segni nitidi e senza errori, ma sta nella consapevole accettazione di se stessi, tra entusiasmi ed egoismi. In diverse parti del mondo avvengono morti misteriose di uomini,identici fisicamente e trovati sempre vicino ad un fiume che si riversa nel mare,avendo in mano una valigetta con fogli bianchi. Da quel momento, nel nostro globo si registrano strani fenomeni che vanno dalla dimenticanza del patrimonio culturale al ritorno a società primitive o in procinto di scatenare una conflagrazione atomica. Emblematicamente le nostre radici, nel rischio della perdita dell’identità nell’era globale, restano: l’infanzia, il paese, valori simbolici eterni come il pane e il vino. Di Gianni Mazzei hanno parlato diversi intellettuali tra cui: Squarotti,Selvaggi, Piromalli, Sessi,Lauretano,Tedeschi,Bruni, Marti, Sisci, Ghisalberti, Bellini, Masneri. In programma per il prossimo 25 maggio la presentazione del libro a Reggio Calabria.
Franco Lofrano

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