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martedì 31 agosto 2010

Trebisacce-31/08/2010:Tragico incidente sul binario n.1 della Stazione ferroviaria:muore una donna rumena,Dorina Bortofleac,del ’61.















Trebisacce:31/08/2010
Tragico incidente sul binario n.1 della Stazione ferroviaria:muore una donna rumena,Dorina Bortofleac,del ’61. Si tinge di rosso la fine dell’estate a Trebisacce. Ieri mattina, il treno espresso delle 11 proveniente da Milano si ferma, per come previsto, alla stazione sul primo binario non essendoci nessun incrocio. Le porte del treno sono ambedue aperte e la signora Dorina Bortofleac scende dal treno, portandosi sul marciapiede n.2. Tutto normale sembra e la donna inizia la rimozione dei propri bagagli e ripone borse e borsoni sul secondo marciapiede. Aveva quasi completato l’opera,quando per motivi ancora sconosciuti con l’ultimo borsone la donna rimane impigliata alla porta del treno,pare e così ci viene riferito, che intanto ripartiva. La donna viene trascinata per diversi metri dal treno e inciampando cade tra i binari e la pesante ruota trancia la gamba e il braccio sinistro della vittima che ancora viva rimane immobile e distesa sulle rotaie. Dei passanti in transito allertano il servizio del 118. Purtroppo l’unica ambulanza medicalizzata in dotazione al servizio emergenza di Trebisacce risulta già impegnata tra Montegiordano e Rocca Imperiale per un grave incidente stradale. Interviene per competenza,quindi, il servizio 118 di Cassano Jonio che seppure a sirene spiegate, all’arrivo constata il decesso della donna. Sul posto i carabinieri e i vigili del fuoco di Trebisacce. Arriva anche l’elisoccorso e atterra nel piazzale ferroviario,fatto sgomberare dai carabinieri dalle auto e pedoni ,per la triste occasione. A riguardo una considerazione: quant’anche fosse intervenuta l’ambulanza del 118 di Trebisacce sarebbe stato obbligatorio il trasferimento della donna in altro presidio ospedaliero a causa della chiusura del blocco operatorio che impedisce ai medici del reparto di chirurgia di intervenire adeguatamente. Una indagine sulla dinamica del tragico incidente è stata aperta dalla magistratura. Resta il fatto che molti cittadini presenti sono rimasti sgomenti:”Se non si fosse chiuso il blocco operatorio,la signora si sarebbe salvata!”. Ancora una volta si ripropone la necessità per l’intera comunità di avere il “G. Chidichimo” ripristinato e potenziato ed è compito di tutti i cittadini,a prescindere dal ruolo sociale,intervenire affinchè questo sogno possa divenire realtà.
Franco Lofrano

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