martedì 31 agosto 2010
Trebisacce-31/08/2010:Morire disperati fra la folla impotente, nel capoluogo dell'alto
Trebisacce, 31 agosto 2010
Morire disperati fra la folla impotente, nel capoluogo dell'alto
jonio, nel 2010.
Non sembra possibile. Abbiamo fatto un salto indietro di 30 anni.
L'ospedale di Trebisacce e dell'alto jonio, strategicamente e legalmente,
è assolutamente indispensabile.
Noi, attualmente, non abbiamo un ospedale per il nostro comprensorio.
Stamattina è morta una donna,
trascinata dal treno in partenza, nella stazione di Trebisacce. Era
ferita, distesa sul marciapiede.
L'unica ambulanza del Chidichimo era impegnata. Ha atteso,
inutilmente, l'arrivo dell'ambulanza di Cassano, che è giunta in ritardo a causa dei tempi di percorrenza. E' arrivato anche l'elisoccorso.
Nel frattempo, la donna, che ha parlato con i presenti, impotenti nel
soccorlerla, durante la lunga attesa, è spirata. Ripetiamolo: l'alto jonio è
tornato indietro di 30 anni. Senza chirurgia, non avremmo nemmeno
potuto arrestare un'eventuale emorraggia, e con una sola ambulanza attrezzata,
siamo nelle mani di Dio, per chi crede, oppure del semplice fato.
Nell'alto jonio vengono violate le leggi riguardo ai LEA, ovvero
Livelli Essenziali di Assistenza.
Noi dell'Assopec, tramite una diffida prodotta insieme ad alcune altre
associazioni, abbiamo già ottenuto il rinvio a giudizio dei principali
responsabili di questo criminoso disegno di riorganizzazione
irrazionale della sanità.
Pertanto, riteniamo urgentissimo ed ormai improcrastinabile il
completamento del nuovo blocco operatorio e la riapertura dei reparti
di Chirurgia ed Ostetricia-Ginecologia,
tanto più che il governo di Roma ha chiaramente bocciato l'ipotesi di
costruire un ulteriore ospedale fra Rossano Corigliano.
La nostra situazione è gravissima. Manca l'ABC della sanità, manca
tutto, e si muore.
Siamo già al secondo decesso imputabile in qualche modo alla
sopensione del nostro reparto chirurgia.
Non si tratta di mala-sanità, ma di mala gestione della sanità.
E' una vergogna. Abbiamo prestazioni sanitarie paragonabili ad alcune
aree dei paesi in via di sviluppo.
In ogni caso, intendiamo avvalerci di quanto concesso al cittadino
dall'art.132 dell Costituzione,
e quindi di uscire dalla Calabria, per entrare a far parte della Basilicata.
Per la Calabria, siamo e saremo sempre inutili e periferici.
Ma i nostri 50 km di costa
fanno comodo alla Basilicata, dalla quale riceveremo certamente
maggiori attenzioni.
Walter Astorino - presidente assopec -
--
assopectrebisacce@gmail.com
ASS. OP. EC. Trebisacce
associazione operatori economici
http://www.assopectrebisacce.com
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Complimenti per la correttenza e per la battaglia che sta facendo. Sig.Astorino e anche il Sig. Lofrano che ci tiene sempre aggiornato, continuate così.
RispondiEliminaL'alto ionio è destinato a muorire.
sono 30 anni che non si muove nulla, anzi, le cose se vengono trascuarate vanno in degrado e non sono più recuperabili.
La Calabria non merita l'Alto Ionio.