COMUNICATO STAMPA
TUTTO PRONTO AD ALTOMONTE PER IL 7° DI
VINO JAZZ
DA DOMANI AL 5 SETTEMBRE TANTA MUSICA, MOSTRE E DEGUSTAZIONI
QUESTANNO LEVENTO ABRACCIA IL PROGETTO TERRA MADRE
E tutto pronto ad Altomonte per lavvio della 7° edizione del Di
Vino Jazz, evento allinsegna dellincontro tra musica e degustazioni enogastronomiche che in pochi anni è divenuto uno dei simboli della ricchissima offerta culturale e turistica della località calabrese che più di ogni altra ha saputo ritagliarsi il ruolo di Città degli Eventi e che da questanno rientra a pieno titolo nel cartellone del Festival Euromediterraneo.
In programma da domani, mercoledì 1° settembre a domenica 5 settembre nel caratteristico centro storico di Altomonte, il festival, nato nel 2004 da unidea di Enzo Barbieri (ora come allora attivissimo assessore al Turismo del comune dellEsaro) e Francesco Gallavotti (musicista castrovillarese che sin dalla prima edizione ne cura la direzione artistica), anche questanno è stato fortemente voluto dalla amministrazione comunale capeggiata dal Sindaco Gianpietro Coppola ed è stato realizzato in collaborazione con la Pro Loco cittadina presieduta da Domenico Bloise, con il contributo della Regione Calabria (Fondi Europei POR CALABRIA FESR 2007/2013 Asse V Linea di intervento 5.2.3.1.), della Provincia di Cosenza e di importanti Sponsor privati (primi fra tutti Iveco, Edison, Cantine I Greco, Salumificio Madeo, Panificio Perna, Barbieri Group, Azienda Agricola Maiorano e Cooperativa San Giacomo) e con limportante supporto di Confindustria Cosenza, lOfficina delle Idee e FP Agenzia di Comunicazione.
Giunto alla sua 7° edizione, il festival, che come sempre si propone lintento di accogliere il pubblico in alcuni degli scenari più suggestivi del centro storico di quello che ormai da anni è annoverato tra i Borghi più belli dItalia, con la scommessa di fargli scoprire il Suono del Gusto, realizzando una perfetta armonia tra sensazioni sonore e sensoriali, si caratterizzerà per la raccolta di fondi che verranno destinati allimportante progetto di solidarietà Città Slow Sun Day legato a Terra Madre e promosso dalle Città Slow (si veda scheda allegata).
Ricco più che mai il cartellone artistico, che come ogni anno ha una sua specifica tematicità - che questa volta si esplica nel sottotitolo La Passione e il Lirismo - e che è stato costruito pensando a due importantissimi anniversari che ricadono nel 2010 e che riguardano due musicisti che hanno scritto pagine fondamentali della storia del musica: da un lato, Bill Evans, pianista che ha letteralmente rivoluzionato il modo di suonare il pianoforte jazz (di cui ricorrono trentanni dalla morte), e, dallaltro, Django Reinhardt, chitarrista gipsy nato cento anni fa, che ha praticamente inventato un nuovo stile musicale.
Dopo lindimenticabile anteprima svoltasi nel mese di luglio (di cui è stato protagonista EDDIE GOMEZ, storico contrabbassista di Bill Evans), che ha segnato una delle pagine più belle dellestate calabrese 2010 ed è stata realizzata in joint-venture con il Peperoncino Jazz Festival, domani sera ad inaugurare levento, come lo scorso anno, sarà una delle più esplosive marchin band dEuropa: la MAGICABOOLA BRASS BAND, ensemble formato da 16 elementi che metterà letteralmente a soqquadro lintero paese, percorrendo a suon di trombe, sassofoni, sousafono, cassa, rullante e percussioni le caratteristiche stradine dellantico borgo, per giungere fino in Piazza San Francesco, nella quale, tra pezzi originali e celebri brani dautore (Ray Charles, Bob Marley, Charlie Mingus, Herbie Hancock, Quincy Jones ecc.), darà vita ad una performance in cui il pubblico sarà parte attiva e fondamentale dello show.
Il giorno seguente (giovedì 2 settembre), invece, per il primo dei tre concerti che verrà ospitato nel magnifico scenario della Piazza in cui sorgono il tempio angioino di Santa Maria della Consolazione e il quattrocentesco Convento Domenicano si esibirà il chitarrista pistoiese MAURIZIO GERI, musicista caratterizzato da uno stile che fonde le tematiche legate alla musica etnica mediterranea con il fraseggio e limprovvisazione della musica swing-manouche, che, accompagnato da altri due virtuosi della sei corde (Leonardo Boni e Luca Giovacchini), dal talentuoso contrabbassista Daniele Mencarelli e dallo straordinario violinista cubano Ruben Chaviano Fabian, presenterà il progetto Swingtet, interpretando brani tipici della tradizione manouche, alternati con brani originali di chiaro sapore musette e canzoni legate alla tradizione swing italiana.
Venerdì 3, poi, sarà la volta delloriginalissimo Bill Evans Project a cura del contrabbassista RICCARDO FIORAVANTI, uno dei più richiesti side-man del pop-rock italiano (ha collaborato con Mina, Ennio Morricone, Mia Martini, Enzo Jannacci, Fabio Concato, Antonella Ruggiero, Ornella Vanoni, Amij Stewart e Nick the Nightfly, solo per citarne alcuni), con alle spalle collaborazioni con i più importanti jazzisti italiani e con stelle del panorama internazionale, che salirà sul palco in Piazza S. Maria della Consolazione in una formazione inedita, di cui fanno parte il chitarrista Bebo Ferra e il vibrafonista Andrea Dulbecco,
A seguire, sabato 4 settembre, invece, è in programma il concerto-evento della 7° edizione del Di
Vino Jazz che, in quanto tale, sarà ospitato nel magico scenario dellAnfiteatro di Altomonte a seguito della cerimonia di intitolazione della struttura allex sindaco on. Costantino Belluscio in programma alle ore 19.30.
Qui, saranno protagonisti i MANOMANUCHE (quintetto formato da Nunzio Barbieri e Luca Enipeo alle chitarre acustiche, Pierre Steeve Jino Touche al contrabbasso, Massimo Pitzianti alla fisarmonica e Diego Borotti al sax) che proporrà un repertorio composto da brani del noto chitarrista e compositore Django Reinhardt, alcuni standards, valzer gipsy-musette e diversi brani originali.
Domenica 5 settembre, infine, nella serata di chiusura del 7° Di
Vino Jazz, sempre nella piazza che domina il paese salirà sul palco DINO MASSA, pianista campano fortemente influenzato nel suo stile da Bill Evans, che si esibirà in quartetto insieme alla cantante Annalisa Madonna, supportato ritmicamente dal contrabbasso di Dario Spinelli e dalla batteria di Nicola De Luca.
Ogni sera, come da tradizione del Di...Vino Jazz, oltre alla musica (con i concerti ad ingresso libero che inizieranno alle ore 21.30) verrà dato spazio alle degustazioni enogastronomiche - di prodotti tipici calabresi, del cous cous marocchino e dei vini prodotti dalle Cantine iGreco - che saranno finalizzate alla raccolta di fondi per il progetto Terra Madre e saranno visitabili gratuitamente le numerose mostre darte inaugurate nel corso del Festival Euromediterraneo sotto il coordinamento di Gianfranco Grosso e allestite nel complesso monumentale del Convento dei Domenicani (distribuite tra il Salone Razetti, il piano superiore del Chiostro e il Museo Comunale), tra cui si segnalano Cercati Immagine di Alan Jones, la Personale di Pittura di Seboo Migone e quelle in cui si possono ammirare le opere di artisti del calibro di Claudia Zicari, Beatrice Bestini, Bixio Brughieri, Marco Cascella, Pierpaolo Lista, Salvo Mauro, Giacinto Occhionero, Lucio Spinozi e Lisa Wade.
NB: su richiesta inviamo immagini in alta risoluzione.
Informazioni per il pubblico:
COMUNE DI ALTOMONTE
Assessorato al Turismo
Tel: 0981/948804 - 0981/948041
Mobile: 320/2771909
E-mail: ufficioturismo@tiscali.it
Web: www.divinojazz.com
Ufficio Stampa:
Francesca Panebianco
Mobile: 340/5966160
e-mail: f.panebianco@libero.it
martedì 31 agosto 2010
Trebisacce-31/08/2010:Continua l’escalation del giovane talento Giuseppe Fornito...
Trebisacce: 31/08/2010
Continua l’escalation del giovane talento Giuseppe Fornito, centrocampista,di origine trebisaccese . L’allenatore Federale, Pasquale Salerno, della S.S. Calcio-Napoli, ha convocato il calciatore,la scorsa domenica 29 Agosto, presso C.S. La Borghesiana in Roma, per lo stage di allenamento, della durata di quattro giorni, per la Nazionale allievi Under 17. Giuseppe Fornito ha già iniziato gli allenamenti che sono di preparazione per la competizione europea,prevista per il corrente o al massimo il prossimo mese. Già lo scorso anno , sempre con la società Napoli calcio,ha vissuto e con successo l’esperienza degli Under 16 e già di tanto in tanto si allena con la Nazionale. L’esperienza calcistica di Fornito è indiscutibilmente in ascesa e chissà che tra un paio di anni non debutterà in serie A e finalmente con Fornito la cittadina di“Trebisacce” raggiungerà notorietà, grazie a un suo figlio calciatore, il traguardo più ambito e sognato.
Franco Lofrano
Trebisacce-28/08/2010:I FATTI DANNO RAGIONE ALLE ASSOCIAZIONI.
I FATTI DANNO RAGIONE ALLE ASSOCIAZIONI.
PARTO “PILOTATO” TELEFONICAMENTE AL PRONTO SOCCORSO DELL’OSPEDALE DI TREBISACCE.
Questa volta tutto è finito bene ma se fosse stato un parto un po’complicato chissà… Certamente i vari Commissari avrebbero parlato di malasanità e non di malapolitica sanitaria.
N.N. questa mattina all’alba si è presentata al P.S. dell’ospedale di Trebisacce in stato di parto avanzato e al medico di guardia non è rimasto altro che espletare il parto aiutato telefonicamente da una ostetrica di Corigliano, proprio come si usa fare nelle missioni o sulle navi! Non è la prima volta che succede e nell’arco degli ultimi mesi si sono presentati altri casi simili fra cui quello tristemente emblematico riportato sulle croniche nazionali.
Per questo motivo le associazioni di volontariato e i genitori della neonata di Amendolara deceduta a Rossano non ci stanno a sopportare la “disonestà intellettuale” di coloro che vogliono far passare l’assistenza dell’ospedale di Trebisacce per malasanità.
A commento visivo dell’intervista al presidente Scopelliti su TG1 economia del 25 agosto u.s., a proposito di malasanità, è apparso più volte l’ospedale di Trebisacce che con l’argomento non aveva nessun rapporto visto che fin dalla sua nascita, risalente a 35 anni fa, non ha avuto mai casi eclatanti di malasanità. Per questo motivo le associazioni ed i genitori della neonata hanno intrapreso la via legale per dimostrare che le colpe sono fuori del presidio ospedaliero di Trebisacce, i cui sanitari fanno miracoli con i mezzi che hanno a disposizione. Tali colpe devono essere ricercate piuttosto in chi ha organizzato una deficitaria assistenza dell’emergenza-urgenza sul territorio o non ha realizzazione il reparto di neatologia a Rossano e via dicendo… Al Pronto Soccorso dell’ospedale di Trebisacce l’assistenza alla mamma della neonata è stata esemplare e la giustizia ne darà sicuramente atto.
Ci aspettiamo altri casi in futuro perché San Lorenzo Bellizzi, Alessandria del Carretto, Castroregio, Nocara, Canna ed altri paesi montani distano da Trebisacce più di 40 chilometri con collegamenti viari di montagna e fondo stradale da terzo mondo. Il tempo di percorrenza supera i 45 minuti. Gli stessi paesi distano da Rossano circa 70-80 chilometri utilizzando non solo le strade del Pollino ma anche la famosa 106… Altro che ospedale sotto casa. Altro che lotta fra campanili che peraltro non ci sono. Non è solo questione di “ospedale di confine” per ridurre le fughe o di “ospedale di montagna”, visto che il territorio per più della metà è schiettamente montano, ma di tutela dei cittadini e di garanzia dei livelli minimi di assistenza. Ed anche su questo la giustizia dirà la sua, visto che è stata attivata la Class Action con l’invio della diffida al Commissario per la Sanità della Regione ed al Commissario dell’ASP di Cosenza.
Infine, non bisogna comportarsi come se ci fosse già l’ospedale della Sibaritide quando ancora non c’è e gli ospedali di Rossano e Corigliano non garantiscono la completa assistenza sia per numero di posti letto che per specialità. L’ospedale di Trebisacce quando era completo dei suoi reparti ,attualmente sospesi, non era da meno dei suddetti ospedali e chiedeva a gran voce anche il reparto di ortopedia. Quindi ci sono tutti gli elementi per attivare la struttura come prima potenziandola con intelligenza e lungimiranza nella filosofia della rete e dei percorsi assistenziale evitando di buttare l’acqua sporca con il bambino che oltre ad essere innocente è anche la speranza della comunità.
Italia Nostra
PARTO “PILOTATO” TELEFONICAMENTE AL PRONTO SOCCORSO DELL’OSPEDALE DI TREBISACCE.
Questa volta tutto è finito bene ma se fosse stato un parto un po’complicato chissà… Certamente i vari Commissari avrebbero parlato di malasanità e non di malapolitica sanitaria.
N.N. questa mattina all’alba si è presentata al P.S. dell’ospedale di Trebisacce in stato di parto avanzato e al medico di guardia non è rimasto altro che espletare il parto aiutato telefonicamente da una ostetrica di Corigliano, proprio come si usa fare nelle missioni o sulle navi! Non è la prima volta che succede e nell’arco degli ultimi mesi si sono presentati altri casi simili fra cui quello tristemente emblematico riportato sulle croniche nazionali.
Per questo motivo le associazioni di volontariato e i genitori della neonata di Amendolara deceduta a Rossano non ci stanno a sopportare la “disonestà intellettuale” di coloro che vogliono far passare l’assistenza dell’ospedale di Trebisacce per malasanità.
A commento visivo dell’intervista al presidente Scopelliti su TG1 economia del 25 agosto u.s., a proposito di malasanità, è apparso più volte l’ospedale di Trebisacce che con l’argomento non aveva nessun rapporto visto che fin dalla sua nascita, risalente a 35 anni fa, non ha avuto mai casi eclatanti di malasanità. Per questo motivo le associazioni ed i genitori della neonata hanno intrapreso la via legale per dimostrare che le colpe sono fuori del presidio ospedaliero di Trebisacce, i cui sanitari fanno miracoli con i mezzi che hanno a disposizione. Tali colpe devono essere ricercate piuttosto in chi ha organizzato una deficitaria assistenza dell’emergenza-urgenza sul territorio o non ha realizzazione il reparto di neatologia a Rossano e via dicendo… Al Pronto Soccorso dell’ospedale di Trebisacce l’assistenza alla mamma della neonata è stata esemplare e la giustizia ne darà sicuramente atto.
Ci aspettiamo altri casi in futuro perché San Lorenzo Bellizzi, Alessandria del Carretto, Castroregio, Nocara, Canna ed altri paesi montani distano da Trebisacce più di 40 chilometri con collegamenti viari di montagna e fondo stradale da terzo mondo. Il tempo di percorrenza supera i 45 minuti. Gli stessi paesi distano da Rossano circa 70-80 chilometri utilizzando non solo le strade del Pollino ma anche la famosa 106… Altro che ospedale sotto casa. Altro che lotta fra campanili che peraltro non ci sono. Non è solo questione di “ospedale di confine” per ridurre le fughe o di “ospedale di montagna”, visto che il territorio per più della metà è schiettamente montano, ma di tutela dei cittadini e di garanzia dei livelli minimi di assistenza. Ed anche su questo la giustizia dirà la sua, visto che è stata attivata la Class Action con l’invio della diffida al Commissario per la Sanità della Regione ed al Commissario dell’ASP di Cosenza.
Infine, non bisogna comportarsi come se ci fosse già l’ospedale della Sibaritide quando ancora non c’è e gli ospedali di Rossano e Corigliano non garantiscono la completa assistenza sia per numero di posti letto che per specialità. L’ospedale di Trebisacce quando era completo dei suoi reparti ,attualmente sospesi, non era da meno dei suddetti ospedali e chiedeva a gran voce anche il reparto di ortopedia. Quindi ci sono tutti gli elementi per attivare la struttura come prima potenziandola con intelligenza e lungimiranza nella filosofia della rete e dei percorsi assistenziale evitando di buttare l’acqua sporca con il bambino che oltre ad essere innocente è anche la speranza della comunità.
Italia Nostra
Rocca Imperiale:30/08/2010:Una lettera anonima raggiunge la moglie del capogruppo di minoranza Giuseppe Di Leo.
Rocca Imperiale:30/08/2010
Una lettera anonima raggiunge la moglie del capogruppo di minoranza Giuseppe Di Leo. Accadono da qualche giorno nella piccola comunità rocchese fatti che non hanno precedenti nella storia politica locale. Dapprima una richiesta di chiarimenti inoltrata dal cons. Ranù al Sindaco, nella quale chiedeva lumi sulle spese sostenute dall’amministrazione comunale in ordine ad un concerto tenuto in Rocca Imperiale il 20.08.2010 e, che ha trovato l’organizzazione di un Comitato promotore definito“amici del mare”, che viene recapitata al Ranù, previa alterazione con scritta a margine: “Ecco perché Rocca non cresce”. A seguire ,oggi, una lettera anonima contenente minacce nei confronti del marito consigliere, raggiunge la moglie del cons. Di Leo Giuseppe, capogruppo d’opposizione. Azioni del genere non possono rimanere taciute e la lettera anonima nelle prossime ore verrà consegnata ai carabinieri e alla Procura della Repubblica. “Non avremmo mai pensato,scrive Giuseppe Di Leo in una nota, che si potesse arrivare a tanto in un piccolo Comune, questi atteggiamenti che tentano ad intimorire e denigrare nel solo intento di impedire che altri svolgano il proprio lavoro di consiglieri comunali a cui sono stati chiamati dai cittadini, altro non sono che atti delinquenziali che non debbono trovare spazio e debbono essere combattuti con fermezza e rigore”. E,infine , la nota conclude, che: “A ciò si aggiunga però che questo ci induce a dire che oggi non ci sono le condizioni ambientali per continuare come consiglieri d’opposizione, dopo le dichiarazioni scandalose del Sindaco in ordine al primo fattaccio lamentato e denunciato dal cons. Ranù valuteremo anche le eventuali dimissioni da parte nostra dai banchi del consiglio. Nelle prossime ore depositeremo una richiesta di convocazione del consiglio comunale per discutere su due punti: Diffusione anonima con conseguente alterazione della richiesta di chiarimenti consigliere avv. Ranù inoltrata al Comune, determinazioni del consiglio comunale; Festa del 20 Agosto con “Max Gazzè”; comitato promotore e rendicontazione spese. Inviano una richiesta e chiedono,i consiglieri di minoranza Giusepe Di Leo, Favoino Antonio,Giuseppe Ranù,Marino Giuseppe e Vivacqua altresì di essere ricevuti dal Prefetto, per comprendere le determinazioni d’assumere nelle prossime ore.
Franco Lofrano
Roseto Capo Spulico-28/08/2010:“Turismo ed Internet Marketing in Calabria”
Roseto Capo Spulico: 31/08/2010
“Turismo ed Internet Marketing in Calabria” è il titolo del tema affrontato da relatori decisamente competenti,lo scorso sabato 28 Agosto,presso la Biblioteca della Fondazione Roberto Farina,di cui è presidente Antonio Farina. Preziosa, per la buona riuscita dell’incontro, la collaborazione di Salvatore Maffia. L’incontro,di alto livello tecnico, ha coinvolto professionisti provenienti dalla Calabria,Basilicata e Puglia. Una giornata formativa ad alto livello tecnico: google, blog, forum e turismo online i principali argomenti. Il relatore Giorgio Taverniti, uno dei maggiori esperti italiani delle tematiche legate ad internet e fondatore di uno dei più attivi forum italiani per webmaster, con 70mila iscritti, “il forum GT”. Con l'associazione GT LAB ed il suo presidente Cosmano Lombardo, organizzano eventi gratuiti in tutt'Italia; gli Study Day. L'anno scorso la tappa "Calabrese" ha toccato Monasterace, e quest'anno, afferma Rocco Ruina, “ho voluto fortemente portare l'evento qui a Roseto; molto spesso, parlare di Internet non è facile, tuttavia è necessario portare la condivisione della conoscenza a livello locale; da qui, la sfida di portare ancora una volta, un evento nella nostra terra. ”
Franco Lofrano
“Turismo ed Internet Marketing in Calabria” è il titolo del tema affrontato da relatori decisamente competenti,lo scorso sabato 28 Agosto,presso la Biblioteca della Fondazione Roberto Farina,di cui è presidente Antonio Farina. Preziosa, per la buona riuscita dell’incontro, la collaborazione di Salvatore Maffia. L’incontro,di alto livello tecnico, ha coinvolto professionisti provenienti dalla Calabria,Basilicata e Puglia. Una giornata formativa ad alto livello tecnico: google, blog, forum e turismo online i principali argomenti. Il relatore Giorgio Taverniti, uno dei maggiori esperti italiani delle tematiche legate ad internet e fondatore di uno dei più attivi forum italiani per webmaster, con 70mila iscritti, “il forum GT”. Con l'associazione GT LAB ed il suo presidente Cosmano Lombardo, organizzano eventi gratuiti in tutt'Italia; gli Study Day. L'anno scorso la tappa "Calabrese" ha toccato Monasterace, e quest'anno, afferma Rocco Ruina, “ho voluto fortemente portare l'evento qui a Roseto; molto spesso, parlare di Internet non è facile, tuttavia è necessario portare la condivisione della conoscenza a livello locale; da qui, la sfida di portare ancora una volta, un evento nella nostra terra. ”
Franco Lofrano
Trebisacce-30/08/2010: Tamponamento a catena nei pressi del pontile
Trebisacce:30/08/2010
Curioso tamponamento a catena sul lungomare. E’ successo lo scorso lunedì 30 agosto, all’incirca alle ore 00,30, proprio sulla stradina che conduce sul pontile e che delimita il lido “Carlino”. Una Ford Escort ,pilotata, pare, da un giovane Pakistano era in marcia per immettersi sul lungomare,quando per una strana avaria ai freni ha tamponato una Fiat Bianca parcheggiata. Il violento imbatto ha naturalmente spostato in avanti la panda bianca che ,a sua volta, ha tamponato la BMW sempre parcheggiata del proprietario del lido che a sua volta ha tamponato una panda rossa sempre parcheggiata. A discutere del fatto diversi cittadini che nonostante l’ora si trovavano sul posto per gustarsi un gelato, tra cui Rocco Gentile i,giornalista della Gazzetta del Sud. Sul posto si sono portati i carabinieri di Trebisacce per gli opportuni indagini e adempimenti.
Franco Lofrano
Trebisacce-31/08/2010:La prima azione di Guerrilla Gardening.
L'organizzazione parte dal web e precisamente da due persone.
in due giorni viene messa in piedi su facebook la pagina dell'evento. L'azione è precisa e semplice portarsi una pianta da casa e qualche attrezzo tipo vanga, picone e terriccio. L'appuntamento è alle 2 del mattino del 24 agosto al pontile situato in via dei saraceni.
Gli organizzatori dell'evento si riuniscono prima davanti ad un bar da li si dirigono verso un magazzino messo a disposizione da Pierpaolo, dove sono state poste le piante e gli attrezzi per la guerrilla gardening. Gli organizzatori insieme ad alcuni partecipanti preparano dei cartelli con su scritto " dai da bere anche me" nel retro invece vi è il logo Guerrilla Gardening Trebisacce creato da Dodo. Una volta caricate le piante nei furgoni vengono posti anche sugli sportelli, Il manifesto ben visibile Guerrilla Gardening Trebisacce. Tutti mettono in moto e il sottoscritto inizia a riprendere con una videocamera l'azione da un'altro furgone. Pochi minuti di tragitto e si arriva a destinazione precisamente all' 1 e 45 minuti. Alcuni del gruppo imbracciano della scope e iniziano a ripulire il pontile e con la sabbia disegnano una scritta con su scritto Guerrilla sulla pavimentazione del pontile. Passano quindici minuti e intanto si forma un capanello di curiosi intorno al pontile. 2.00 spaccate inzia la prima fase che è quella di ripulire i due grandi vasi posti sul pontile pieni zeppi di rifuti. Una volta ripulito il tutto, abbiamo inserito nei vasi del terricio nuovo pieno di sostanze organiche. L'azione è corale tant'è che alcuni passanti non sono rimasti a guardare si sono messi subito a disposizione nella Guerrilla Gardening procurandoci acqua e altro terriccio. Finalmente un nuovo volto viene dato a quei due vasi. Cactus, Yukke e altri fiorellini colorati emergono per dar vita e volto ad un pontile di solo cemento. Una volta finita l'azione viene posto il cartello con su scritto "dai da bere anche me" e Silvia ha anche lasciato un bigliettino con il seguente messaggio "Le piante e i giovani sono il futuro di una Nazione…una nazione senza piante né giovani non ha futuro".
3.00 si passa alla seconda location e precisamente a p.zza marco Polo nel parchetto, dove non cresce un filo d'erba e tanti bambini scorazzano li tutto il giorno. Qui la terrà è arida e il lavoro è molto duro a turni iniziamo a picconare il terreno che sembra quasi una roccia. La nostra tenacia e in particolar modo quella di Paolo un caterpillar rabbioso fa in modo che le piantine abbiamo una nuova dimora. Passano i minuti e la gente aumenta sempre di più l'azione diventa sempre più corale, chi si adopera con l'acqua per ammorbidire quel terreno, chi trapianta le piante, chi dispone i sassolini per abbellire quel piccolo spazio di verde. Alessandro vicino ad un albero crea un'installazione con delle bottiglie ed una maschera proprio a rappresentare la morte della natura. In quel preciso istante ho sensazione che quel parco è tornato in vita e la vitalità di tutti hanno reso possibile la prima azione di Guerrilla Gardening. Solo chi era presente e chi ama il prossimo e rispetta la natura può capire tutto il sudore e l'ardente passione per un mondo migliore a differenza di chi scrive "lavoro di notte e vergogna di giorno" . Un applauso finale chiude la nostra prima azione di Guerrilla Gardening. La maggior soddisfazione è stato vedere il giorno successivo a p.zza Marco Polo le piantine umide, visione degna del miglior atto di civiltà e tanti bambini osservare i fiori. A breve uscirà anche un piccolo documentario sulla prima azione di Guerrilla Gardening con le musiche di Gianluca Pichierri (Amc Berlin).
Soddisfatti della prima azione torneremo presto all'attacco.
Luigi Mazzei
Guerrilla Gardening Trebisacce
in due giorni viene messa in piedi su facebook la pagina dell'evento. L'azione è precisa e semplice portarsi una pianta da casa e qualche attrezzo tipo vanga, picone e terriccio. L'appuntamento è alle 2 del mattino del 24 agosto al pontile situato in via dei saraceni.
Gli organizzatori dell'evento si riuniscono prima davanti ad un bar da li si dirigono verso un magazzino messo a disposizione da Pierpaolo, dove sono state poste le piante e gli attrezzi per la guerrilla gardening. Gli organizzatori insieme ad alcuni partecipanti preparano dei cartelli con su scritto " dai da bere anche me" nel retro invece vi è il logo Guerrilla Gardening Trebisacce creato da Dodo. Una volta caricate le piante nei furgoni vengono posti anche sugli sportelli, Il manifesto ben visibile Guerrilla Gardening Trebisacce. Tutti mettono in moto e il sottoscritto inizia a riprendere con una videocamera l'azione da un'altro furgone. Pochi minuti di tragitto e si arriva a destinazione precisamente all' 1 e 45 minuti. Alcuni del gruppo imbracciano della scope e iniziano a ripulire il pontile e con la sabbia disegnano una scritta con su scritto Guerrilla sulla pavimentazione del pontile. Passano quindici minuti e intanto si forma un capanello di curiosi intorno al pontile. 2.00 spaccate inzia la prima fase che è quella di ripulire i due grandi vasi posti sul pontile pieni zeppi di rifuti. Una volta ripulito il tutto, abbiamo inserito nei vasi del terricio nuovo pieno di sostanze organiche. L'azione è corale tant'è che alcuni passanti non sono rimasti a guardare si sono messi subito a disposizione nella Guerrilla Gardening procurandoci acqua e altro terriccio. Finalmente un nuovo volto viene dato a quei due vasi. Cactus, Yukke e altri fiorellini colorati emergono per dar vita e volto ad un pontile di solo cemento. Una volta finita l'azione viene posto il cartello con su scritto "dai da bere anche me" e Silvia ha anche lasciato un bigliettino con il seguente messaggio "Le piante e i giovani sono il futuro di una Nazione…una nazione senza piante né giovani non ha futuro".
3.00 si passa alla seconda location e precisamente a p.zza marco Polo nel parchetto, dove non cresce un filo d'erba e tanti bambini scorazzano li tutto il giorno. Qui la terrà è arida e il lavoro è molto duro a turni iniziamo a picconare il terreno che sembra quasi una roccia. La nostra tenacia e in particolar modo quella di Paolo un caterpillar rabbioso fa in modo che le piantine abbiamo una nuova dimora. Passano i minuti e la gente aumenta sempre di più l'azione diventa sempre più corale, chi si adopera con l'acqua per ammorbidire quel terreno, chi trapianta le piante, chi dispone i sassolini per abbellire quel piccolo spazio di verde. Alessandro vicino ad un albero crea un'installazione con delle bottiglie ed una maschera proprio a rappresentare la morte della natura. In quel preciso istante ho sensazione che quel parco è tornato in vita e la vitalità di tutti hanno reso possibile la prima azione di Guerrilla Gardening. Solo chi era presente e chi ama il prossimo e rispetta la natura può capire tutto il sudore e l'ardente passione per un mondo migliore a differenza di chi scrive "lavoro di notte e vergogna di giorno" . Un applauso finale chiude la nostra prima azione di Guerrilla Gardening. La maggior soddisfazione è stato vedere il giorno successivo a p.zza Marco Polo le piantine umide, visione degna del miglior atto di civiltà e tanti bambini osservare i fiori. A breve uscirà anche un piccolo documentario sulla prima azione di Guerrilla Gardening con le musiche di Gianluca Pichierri (Amc Berlin).
Soddisfatti della prima azione torneremo presto all'attacco.
Luigi Mazzei
Guerrilla Gardening Trebisacce
Trebisacce-31/08/2010:Tragico incidente sul binario n.1 della Stazione ferroviaria:muore una donna rumena,Dorina Bortofleac,del ’61.
Trebisacce:31/08/2010
Tragico incidente sul binario n.1 della Stazione ferroviaria:muore una donna rumena,Dorina Bortofleac,del ’61. Si tinge di rosso la fine dell’estate a Trebisacce. Ieri mattina, il treno espresso delle 11 proveniente da Milano si ferma, per come previsto, alla stazione sul primo binario non essendoci nessun incrocio. Le porte del treno sono ambedue aperte e la signora Dorina Bortofleac scende dal treno, portandosi sul marciapiede n.2. Tutto normale sembra e la donna inizia la rimozione dei propri bagagli e ripone borse e borsoni sul secondo marciapiede. Aveva quasi completato l’opera,quando per motivi ancora sconosciuti con l’ultimo borsone la donna rimane impigliata alla porta del treno,pare e così ci viene riferito, che intanto ripartiva. La donna viene trascinata per diversi metri dal treno e inciampando cade tra i binari e la pesante ruota trancia la gamba e il braccio sinistro della vittima che ancora viva rimane immobile e distesa sulle rotaie. Dei passanti in transito allertano il servizio del 118. Purtroppo l’unica ambulanza medicalizzata in dotazione al servizio emergenza di Trebisacce risulta già impegnata tra Montegiordano e Rocca Imperiale per un grave incidente stradale. Interviene per competenza,quindi, il servizio 118 di Cassano Jonio che seppure a sirene spiegate, all’arrivo constata il decesso della donna. Sul posto i carabinieri e i vigili del fuoco di Trebisacce. Arriva anche l’elisoccorso e atterra nel piazzale ferroviario,fatto sgomberare dai carabinieri dalle auto e pedoni ,per la triste occasione. A riguardo una considerazione: quant’anche fosse intervenuta l’ambulanza del 118 di Trebisacce sarebbe stato obbligatorio il trasferimento della donna in altro presidio ospedaliero a causa della chiusura del blocco operatorio che impedisce ai medici del reparto di chirurgia di intervenire adeguatamente. Una indagine sulla dinamica del tragico incidente è stata aperta dalla magistratura. Resta il fatto che molti cittadini presenti sono rimasti sgomenti:”Se non si fosse chiuso il blocco operatorio,la signora si sarebbe salvata!”. Ancora una volta si ripropone la necessità per l’intera comunità di avere il “G. Chidichimo” ripristinato e potenziato ed è compito di tutti i cittadini,a prescindere dal ruolo sociale,intervenire affinchè questo sogno possa divenire realtà.
Franco Lofrano
Trebisacce-31/08/2010:Morire disperati fra la folla impotente, nel capoluogo dell'alto
Trebisacce, 31 agosto 2010
Morire disperati fra la folla impotente, nel capoluogo dell'alto
jonio, nel 2010.
Non sembra possibile. Abbiamo fatto un salto indietro di 30 anni.
L'ospedale di Trebisacce e dell'alto jonio, strategicamente e legalmente,
è assolutamente indispensabile.
Noi, attualmente, non abbiamo un ospedale per il nostro comprensorio.
Stamattina è morta una donna,
trascinata dal treno in partenza, nella stazione di Trebisacce. Era
ferita, distesa sul marciapiede.
L'unica ambulanza del Chidichimo era impegnata. Ha atteso,
inutilmente, l'arrivo dell'ambulanza di Cassano, che è giunta in ritardo a causa dei tempi di percorrenza. E' arrivato anche l'elisoccorso.
Nel frattempo, la donna, che ha parlato con i presenti, impotenti nel
soccorlerla, durante la lunga attesa, è spirata. Ripetiamolo: l'alto jonio è
tornato indietro di 30 anni. Senza chirurgia, non avremmo nemmeno
potuto arrestare un'eventuale emorraggia, e con una sola ambulanza attrezzata,
siamo nelle mani di Dio, per chi crede, oppure del semplice fato.
Nell'alto jonio vengono violate le leggi riguardo ai LEA, ovvero
Livelli Essenziali di Assistenza.
Noi dell'Assopec, tramite una diffida prodotta insieme ad alcune altre
associazioni, abbiamo già ottenuto il rinvio a giudizio dei principali
responsabili di questo criminoso disegno di riorganizzazione
irrazionale della sanità.
Pertanto, riteniamo urgentissimo ed ormai improcrastinabile il
completamento del nuovo blocco operatorio e la riapertura dei reparti
di Chirurgia ed Ostetricia-Ginecologia,
tanto più che il governo di Roma ha chiaramente bocciato l'ipotesi di
costruire un ulteriore ospedale fra Rossano Corigliano.
La nostra situazione è gravissima. Manca l'ABC della sanità, manca
tutto, e si muore.
Siamo già al secondo decesso imputabile in qualche modo alla
sopensione del nostro reparto chirurgia.
Non si tratta di mala-sanità, ma di mala gestione della sanità.
E' una vergogna. Abbiamo prestazioni sanitarie paragonabili ad alcune
aree dei paesi in via di sviluppo.
In ogni caso, intendiamo avvalerci di quanto concesso al cittadino
dall'art.132 dell Costituzione,
e quindi di uscire dalla Calabria, per entrare a far parte della Basilicata.
Per la Calabria, siamo e saremo sempre inutili e periferici.
Ma i nostri 50 km di costa
fanno comodo alla Basilicata, dalla quale riceveremo certamente
maggiori attenzioni.
Walter Astorino - presidente assopec -
--
assopectrebisacce@gmail.com
ASS. OP. EC. Trebisacce
associazione operatori economici
http://www.assopectrebisacce.com
lunedì 30 agosto 2010
Reggio Calabria-30/08/2010:La Regione Calabria «cerca» giornalisti
Federazione Nazionale Stampa Italiana
SINDACATO DEI GIORNALISTI DELLA CALABRIA
REGGIO CALABRIA
COMUNICATO STAMPA
Reggio Calabria, 30 agosto 2010
Singolari “avvisi” della Giunta pubblicati alla vigilia di ferragosto persino per un posto già occupato
La Regione Calabria «cerca» giornalisti
REGGIO CALABRIA – «Singolare avviso della Regione Calabria che cerca, tra il proprio personale, il direttore responsabile della testata giornalistica “Calabria Web” nonché responsabile tecnico “Area Comunicazione con i Media” e cinque giornalisti professionisti con funzioni di redattore ordinario». A darne notizia è il Segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, attraverso il quotidiano d’informazione on line dell’assostampa, www.giornalisticalabria.it.
Scrive Parisi:
«I due avvisi, pubblicati sul sito della Regione Calabria, nella sezione “Gestione del Personale”, figurano sotto la voce “Mobilità interna”, recano la data del 13 agosto 2010 (ovvero alla vigilia di Ferragosto) e la firma della dirigente Rosalia Marasco. I dipendenti regionali, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, in possesso dei requisiti e delle competenze tecniche indicati, venivano, quindi, invitati a presentare al Dipartimento “Organizzazione e Personale”, entro e non oltre quindici giorni dalla data di pubblicazione, una manifestazione di interesse, corredata da curriculum professionale. Subito una doverosa precisazione: ne riferiamo soltanto oggi, ad avviso scaduto, semplicemente perché alcuna comunicazione è mai stata inviata al Sindacato dei Giornalisti della Calabria, associazione di stampa territorialmente compentente, pur trattandosi di rapporti di lavoro regolati da contratto di lavoro giornalistico Fieg-Fnsi.
Supponiamo, comunque, che la pubblicazione dei due avvisi sia un semplice “adempimento burocratico”, previsto dalla legge, che precede i concorsi pubblici i quali, probabilmente, verranno banditi una volta accertata la mancanza di personale interno abilitato a ricoprire tali incarichi.
In attesa che ciò avvenga, o che eventuali giornalisti dipendenti della Regione Calabria facciano valere le proprie ragioni rispetto a due avvisi più che discutibili, è bene ricordare che il contratto di lavoro giornalistico non fa distinzione tra professionisti e pubblicisti e che l’iscrizione all’Albo dei giornalisti non tiene conto della laurea che, anzi, l’art. 33 comma I del CCNL Enti Locali sancisce, addirittura, che “le iscrizioni ad Ordini professionali danno diritto all’inquadramento in fascia D”.
Nello specifico, poi, è chiaramente scritto che “il CCNL prevede delle deroghe, quando offre la possibilità di partecipazione alle progressioni verticali del personale interno «anche prescindendo dai titoli di studio ordinariamente previsti per l’accesso dall’esterno… ». Per non parlare dei “sette anni di esperienza post-laurea nel ruolo di direttore responsabile di una testata giornalistica” richiesti. Le domande sorgono spontanee: se la direzione responsabile è prima della laurea non conta? E’ ammesso chi ha diretto per sette anni il giornalino scolastico o parrocchiale e non chi, “sfortunatamente” per sei anni il Corriere della Sera? Ridicolo.
Ma di tutto ciò ne è a conoscenza il presidente della Giunta regionale, Giuseppe Scopelliti, che dispone già di un Ufficio Stampa con ben sette giornalisti ed un fotoreporter? Eppoi, il concorso pubblico per la “selezione di un esperto esterno per il ruolo di responsabile tecnico dell’area Comunicazione con i Media, nonché direttore responsabile della testata giornalistica Calabria Web” non è stato regolarmente espletato l’anno scorso e vinto dal giornalista Giuseppe Soluri? Il presidente dell’Ordine dei giornalisti, da noi interpellato, è infatti caduto dalle nuvole. Come si fa a coprire un posto occupato almeno sino al 2013? Assurdo».
SINDACATO DEI GIORNALISTI DELLA CALABRIA
REGGIO CALABRIA
COMUNICATO STAMPA
Reggio Calabria, 30 agosto 2010
Singolari “avvisi” della Giunta pubblicati alla vigilia di ferragosto persino per un posto già occupato
La Regione Calabria «cerca» giornalisti
REGGIO CALABRIA – «Singolare avviso della Regione Calabria che cerca, tra il proprio personale, il direttore responsabile della testata giornalistica “Calabria Web” nonché responsabile tecnico “Area Comunicazione con i Media” e cinque giornalisti professionisti con funzioni di redattore ordinario». A darne notizia è il Segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, attraverso il quotidiano d’informazione on line dell’assostampa, www.giornalisticalabria.it.
Scrive Parisi:
«I due avvisi, pubblicati sul sito della Regione Calabria, nella sezione “Gestione del Personale”, figurano sotto la voce “Mobilità interna”, recano la data del 13 agosto 2010 (ovvero alla vigilia di Ferragosto) e la firma della dirigente Rosalia Marasco. I dipendenti regionali, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, in possesso dei requisiti e delle competenze tecniche indicati, venivano, quindi, invitati a presentare al Dipartimento “Organizzazione e Personale”, entro e non oltre quindici giorni dalla data di pubblicazione, una manifestazione di interesse, corredata da curriculum professionale. Subito una doverosa precisazione: ne riferiamo soltanto oggi, ad avviso scaduto, semplicemente perché alcuna comunicazione è mai stata inviata al Sindacato dei Giornalisti della Calabria, associazione di stampa territorialmente compentente, pur trattandosi di rapporti di lavoro regolati da contratto di lavoro giornalistico Fieg-Fnsi.
Supponiamo, comunque, che la pubblicazione dei due avvisi sia un semplice “adempimento burocratico”, previsto dalla legge, che precede i concorsi pubblici i quali, probabilmente, verranno banditi una volta accertata la mancanza di personale interno abilitato a ricoprire tali incarichi.
In attesa che ciò avvenga, o che eventuali giornalisti dipendenti della Regione Calabria facciano valere le proprie ragioni rispetto a due avvisi più che discutibili, è bene ricordare che il contratto di lavoro giornalistico non fa distinzione tra professionisti e pubblicisti e che l’iscrizione all’Albo dei giornalisti non tiene conto della laurea che, anzi, l’art. 33 comma I del CCNL Enti Locali sancisce, addirittura, che “le iscrizioni ad Ordini professionali danno diritto all’inquadramento in fascia D”.
Nello specifico, poi, è chiaramente scritto che “il CCNL prevede delle deroghe, quando offre la possibilità di partecipazione alle progressioni verticali del personale interno «anche prescindendo dai titoli di studio ordinariamente previsti per l’accesso dall’esterno… ». Per non parlare dei “sette anni di esperienza post-laurea nel ruolo di direttore responsabile di una testata giornalistica” richiesti. Le domande sorgono spontanee: se la direzione responsabile è prima della laurea non conta? E’ ammesso chi ha diretto per sette anni il giornalino scolastico o parrocchiale e non chi, “sfortunatamente” per sei anni il Corriere della Sera? Ridicolo.
Ma di tutto ciò ne è a conoscenza il presidente della Giunta regionale, Giuseppe Scopelliti, che dispone già di un Ufficio Stampa con ben sette giornalisti ed un fotoreporter? Eppoi, il concorso pubblico per la “selezione di un esperto esterno per il ruolo di responsabile tecnico dell’area Comunicazione con i Media, nonché direttore responsabile della testata giornalistica Calabria Web” non è stato regolarmente espletato l’anno scorso e vinto dal giornalista Giuseppe Soluri? Il presidente dell’Ordine dei giornalisti, da noi interpellato, è infatti caduto dalle nuvole. Come si fa a coprire un posto occupato almeno sino al 2013? Assurdo».
Trebisacce-28/08/2010: Premazione "Calabria -Basilicata"
Nel pomeriggio di oggi ho ricevuto altre foto e una bellissima cronaca che pubblico.
Saluti a tutti i lettori.
Il giornalista Pasquale Golia e l'assessore Antonio Cerchiara
Trebisacce(Cs) – Successo per il primo premio Letterario di Calabria e Basilicata, premio assoluto alla giovane pugliese Irene Ester Leo. A Pasquale Golia il premio speciale giornalismo 2010 per “Giornalista di periferia”. La Giuria: “Un libro coraggioso”.
Sono stati assegnati sabato 28 agosto in Piazzetta Riviera dei Saraceni sul Lungomare di Trebisacce, i riconoscimenti del “Premio Letterario Nazionale di Calabria e Basilicata”. La cerimonia di premiazione ha rappresentato l’ultima tappa della manifestazione “La bella estate – Letteratura e dintorni”, organizzata dall’associazione “Il Musagete”, presieduta dallo scrittore Bonifacio Vincenzi. Il concorso, a cui hanno partecipato autori di tutta Italia, si è articolato in diverse sezioni: Poesia inedita in lingua italiana poesia inedita in dialetto, racconto inedito, opera inedita, libro edito, giornalismo. La giovane poetessa pugliese Irene Ester Leo con il libro di poesie “Io innalzo fiammiferi” (LietoColle) ha vinto la sezione assoluta del concorso letterario, oltre che la sezione libro di poesia edito. Tra gli altri premiati Francesco Tommaso Armenti per la poesia in lingua italiana, Francesco Muscetta per la poesia dialettale, Stefania Donatella Paron per il racconto e Gabriella Bertizzolo per il romanzo, per gli inediti. Per le opere edite premio a Teodoro Lorenzo per il libro edito di narrativa, Letizia Lanza per libro edito di saggistica ed Angelo Lo Verme per il miglior articolo di stampa. Premio speciale “Giornalismo 2010”, per il suo volume “Giornalista di periferia”, edito dalla catanzarese “Edizioni la rondine”, al giovane cronista di “Calabria Ora” Pasquale Golia. La Giuria della sezione “Libro edito e giornalismo”, presieduta da Bonifacio Vincenzi e composta da Pino Corbo, Pierino Gallo, Francesco Rende e Francesca Rizzuto, ha così motivato il Premio di Calabria e Basilicata per il giornalismo a Golia “Un libro coraggioso e per certi aspetti inquietante dove l’occhio del giornalista di periferia sceglie di guardare i fatti per quelli che realmente sono. Ne viene fuori uno spaccato di una realtà locale che ben ci fa intendere i mali che determinano le crescenti complessità sociali”. Nel libro, arricchito dai contributi di tre importanti giornalisti, ovvero Maddalena Oliva, Geneviève Makaping e Paolo Pollichieni, si affrontano, infatti, tanti scottanti casi al centro delle cronache regionali: dalle ferriti di zinco nella sibaritide all'inferno della statale 106 Jonica, compreso l'adiacente tratto ferroviario, fino ai misteri delle presunte scorie radioattive sepolte in Basilicata. Tra gli altri riconoscimenti la Giuria, inoltre, ha deciso di assegnare il “Premio di Calabria e Basilicata” a personaggi di rilievo come Nadia Crucitti (cultura), Piero De Vita (demologia), Antonio Panzanella (teatro) e Ferdinando Sallustio (saggistica).
Saluti a tutti i lettori.
Il giornalista Pasquale Golia e l'assessore Antonio Cerchiara
Trebisacce(Cs) – Successo per il primo premio Letterario di Calabria e Basilicata, premio assoluto alla giovane pugliese Irene Ester Leo. A Pasquale Golia il premio speciale giornalismo 2010 per “Giornalista di periferia”. La Giuria: “Un libro coraggioso”.
Sono stati assegnati sabato 28 agosto in Piazzetta Riviera dei Saraceni sul Lungomare di Trebisacce, i riconoscimenti del “Premio Letterario Nazionale di Calabria e Basilicata”. La cerimonia di premiazione ha rappresentato l’ultima tappa della manifestazione “La bella estate – Letteratura e dintorni”, organizzata dall’associazione “Il Musagete”, presieduta dallo scrittore Bonifacio Vincenzi. Il concorso, a cui hanno partecipato autori di tutta Italia, si è articolato in diverse sezioni: Poesia inedita in lingua italiana poesia inedita in dialetto, racconto inedito, opera inedita, libro edito, giornalismo. La giovane poetessa pugliese Irene Ester Leo con il libro di poesie “Io innalzo fiammiferi” (LietoColle) ha vinto la sezione assoluta del concorso letterario, oltre che la sezione libro di poesia edito. Tra gli altri premiati Francesco Tommaso Armenti per la poesia in lingua italiana, Francesco Muscetta per la poesia dialettale, Stefania Donatella Paron per il racconto e Gabriella Bertizzolo per il romanzo, per gli inediti. Per le opere edite premio a Teodoro Lorenzo per il libro edito di narrativa, Letizia Lanza per libro edito di saggistica ed Angelo Lo Verme per il miglior articolo di stampa. Premio speciale “Giornalismo 2010”, per il suo volume “Giornalista di periferia”, edito dalla catanzarese “Edizioni la rondine”, al giovane cronista di “Calabria Ora” Pasquale Golia. La Giuria della sezione “Libro edito e giornalismo”, presieduta da Bonifacio Vincenzi e composta da Pino Corbo, Pierino Gallo, Francesco Rende e Francesca Rizzuto, ha così motivato il Premio di Calabria e Basilicata per il giornalismo a Golia “Un libro coraggioso e per certi aspetti inquietante dove l’occhio del giornalista di periferia sceglie di guardare i fatti per quelli che realmente sono. Ne viene fuori uno spaccato di una realtà locale che ben ci fa intendere i mali che determinano le crescenti complessità sociali”. Nel libro, arricchito dai contributi di tre importanti giornalisti, ovvero Maddalena Oliva, Geneviève Makaping e Paolo Pollichieni, si affrontano, infatti, tanti scottanti casi al centro delle cronache regionali: dalle ferriti di zinco nella sibaritide all'inferno della statale 106 Jonica, compreso l'adiacente tratto ferroviario, fino ai misteri delle presunte scorie radioattive sepolte in Basilicata. Tra gli altri riconoscimenti la Giuria, inoltre, ha deciso di assegnare il “Premio di Calabria e Basilicata” a personaggi di rilievo come Nadia Crucitti (cultura), Piero De Vita (demologia), Antonio Panzanella (teatro) e Ferdinando Sallustio (saggistica).
Trebisacce-30/08/2010:Roma potrebbe salvare l’Alto Jonio dai calabresi.
Roma potrebbe salvare l’Alto Jonio dai calabresi. La decisione del
governo di abbandonare l’idea dei 4 nuovi ospedali in Calabria,
rilancia le speranze per l’ospedale Guido Chidichimo di Trebisacce.
L’annuncio è stato dato dal funzionario della Protezione Civile
Vincenzo Spaziante. Il Governo ha bloccato il progetto per i 4 nuovi
ospedali, tra cui quello dalla Sibaritide, che nelle vecchie
intenzioni, si sarebbe dovuto realizzare fra Corigliano e Rossano, e
quindi comunque in zona aliena al territorio dell’Alto Jonio
calabro-lucano. L’ospedale di Trebisacce doveva essere sacrificato,
per essere sostituito, appunto, da quello della Sibaritide. Vincenzo
Spaziante conosce bene i temi in questione, essendo stato assessore
alla sanità con Loiero, e l’ha resa nota in maniera chiara. Cosa farà
adesso il Governatore Scopelliti, che pochi giorni fa aveva dichiarato
la sentenza di morte per l’ospedale di Trebisacce? Doterà di servizi
solo il Bruzio o destinerà qualcosa anche verso l’Enotria? Che scusa
potranno inventarsi i calabresi, per fare ancora gli assi piglia-tutto
e lasciarci come sempre a bocca asciutta? Si apre quindi ben più che
uno spiraglio per le sorti della struttura sanitaria trebisaccese, in
quanto non c’è più nessuna scusa per chiuderla, se non il disprezzo
che la Calabria ci riserva da sempre. E’ il momento di farci sentire
con forza. L’ Assopec, Associazione degli Operatori Economici di
Trebisacce, lancia un appello alla politica, ed in particolare ai 2
Consiglieri Regionali, ai 3 Consiglieri Provinciali ed ai 17 Sindaci
del comprensorio: battiamo i pugni e puntiamo i piedi, se abbiamo
davvero a cuore la nostra terra! Lo stesso appello va alle altre
associazioni, ai sindacati, al mondo della sanità, alla Chiesa ed alla
cittadinanza tutta. Questo appello è valido soprattutto per i tanti
“falsi amici” del Chidichimo; il giocattolo dell’ospedale unico si è
rotto; meglio per tutti rientrate nei ranghi e cominciare a combattere
davvero per la giusta causa della riapertura dell’ospedale di
Trebisacce, ospedale di confine.
Mai come oggi è chiaro, che i problemi dell’Alto Jonio nascono a sud del Crati.
Walter Astorino - Presidente Assopec Trebisacce -
Roseto Capo Spulico-30/08/2010:Incendio colposo all’interno di un’abitazione della marina.
Roseto Capo Spulico:30/08/2010
Incendio colposo all’interno di un’abitazione della marina. E’ successo lunedì mattina intorno alle 11,00 in Via Bari nei pressi della “Villa Azzurra”. La famiglia di turisti ospiti dell’abitazione costituita da un seminterrato e una mansardina a quell’ora chiaramente era al mare e dei vicini vedendo fuoruscire del fumo dall’appartamento hanno pensato bene di allertare i vigili del fuoco di Trebisacce. Il capo partenza Marino con la sua squadra si porta sul posto con l’Aps ,auto pompa serbatoio,e i vigili riescono ad avere la meglio sul fuoco,nonostante le fiamme diventavano sempre più pericolose. Sul posto presenti i carabinieri che hanno raggiunto e informato i villeggianti dell’accaduto che visibilmente preoccupati sono subito rientrati a casa. All’interno dell’abitazione il fuoco aveva distrutto mobili e creato dei danni. La bombola del gas era rimasta aperta ma non si era incendiata e quindi l’ipotesi più attendibile,ma che rimane da verificare,è quella relativa a un presumibile corto circuito causato da una presa in sovraccarico di corrente della cucina soggiorno. Nessun ferito,per fortuna,ma restano i danni all’abitazione da riparare.
Franco Lofrano
Incendio colposo all’interno di un’abitazione della marina. E’ successo lunedì mattina intorno alle 11,00 in Via Bari nei pressi della “Villa Azzurra”. La famiglia di turisti ospiti dell’abitazione costituita da un seminterrato e una mansardina a quell’ora chiaramente era al mare e dei vicini vedendo fuoruscire del fumo dall’appartamento hanno pensato bene di allertare i vigili del fuoco di Trebisacce. Il capo partenza Marino con la sua squadra si porta sul posto con l’Aps ,auto pompa serbatoio,e i vigili riescono ad avere la meglio sul fuoco,nonostante le fiamme diventavano sempre più pericolose. Sul posto presenti i carabinieri che hanno raggiunto e informato i villeggianti dell’accaduto che visibilmente preoccupati sono subito rientrati a casa. All’interno dell’abitazione il fuoco aveva distrutto mobili e creato dei danni. La bombola del gas era rimasta aperta ma non si era incendiata e quindi l’ipotesi più attendibile,ma che rimane da verificare,è quella relativa a un presumibile corto circuito causato da una presa in sovraccarico di corrente della cucina soggiorno. Nessun ferito,per fortuna,ma restano i danni all’abitazione da riparare.
Franco Lofrano
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