Banner

lunedì 31 maggio 2010

Plataci-31/05/2010:Intervista TV al sound designer Bruno Gioffré

Intervista TV al sound designer Bruno Gioffré

http://www.youtube.com/watch?v=-quWuBItrhM




Parte 1: Il prof. Gioffré spiega la sonorizzazione di alcuni simboli che si vedranno nel film "Sacro Codice"



NEWS: ROMA - L'esclusiva intervista sul fenomeno del cinema 3D e sul film-caso 'Sacro Codice' rilasciata sul canale Super3 (la tv regionale della capitale più seguita del Lazio) nell'ambito del settimanale Monitor (approfondimento con ospiti personaggi sulla scena nazionale sui temi scottanti del momento).

In studio i giornalisti hanno intervistato il regista Jordan River, il ricercatore prof. Bruno Gioffrè (nonché sound designer del film).











“Abbiamo deciso di parlare del sacro, della sacralità della vita e della esistenza umana..” risponde il regista.

“E il Vaticano, come l'ha presa? vi ha creato problemi??” replica la giornalista televisiva...

“No, finora ancora no (...) Sulla vita, sulla morte, sulla vita oltre la vita e sulla spiritualità ciascuno si dovrebbe domandare e nessuno possiede il copyright, anzi”.







Mail: info@sacrocodice.com

www.sacrocodice.com

Albidona-31/05/2010: Il video sul regista Frammartino (di Franco Middonno)

http://www.youtube.com/watch?v=teO_r3CxlVE

domenica 30 maggio 2010

Amendolara-30/05/2010: Alessia e Francesco Munno presentano il loro primo CD

http://www.youtube.com/watch?v=5vky3OV24vI

Trebisacce-30/05/2010: Class action per difendere l'ospedale


pag.30 di Domenica 30/05/2010-Calabria Ora

Trebisacce-30/05/2010:il ne quid nimis! (di Gianni Mazzei)

L´unica scoperta: il ne quid nimis!

Succede che quando una scoperta viene divulgata si snatura,diventa
diluita, come sugo annacquato, per essere recepita da ogni singolo,
persino nei ceti mentalmente più semplici.
E´ il prezzo che si deve pagare, specie poi quando la scoperta è così
sconvolgente che finanche gli iniziati restano sconvolti.
A mio avviso, l´unica vera scoperta,che nonostante la sua
banalizzazione, resta sconvolgente ed inattuale ( tanto non è capita) è
l´assioma: ne quidi nimis, volto poi nell´ambito morale nel " il giusto
mezzo".
Che sia stata banalizzata, per far dormire sonni tranquilli agli
sciocchi e ai cosidetti accorti e prudenti lo si evince dalla sua
accezione più accreditata: il "in medio stat virtus" è inteso come
equilibrio, non eccedere, saper evitare gli estremi come scompensi e
vertigini che portano alla perdizione.
Ma quando venne vissuto, più che teorizzato, tale assunto, ed avvenne
in quel miracolo storico dell´Atene immediatamente periclea e poi
periclea nel suo vertice con già il verme della dissoluzione, stava a
significare altro.
Il ne quid nimis, il in medio stat virtus, non era limitazione nell´
ambito dell´agire umano, come non lo era ,nel suo aspetto speculare, il
rapporto inscindibilmente dialettico di calos cai agatos.
Per la prima volta e forse per l´ultima volta, il genere umano, senza
timore che uccide ma anche senza orgoglio sterile, riassume in sé la
pregnanza della sua creaturalità ( il corpo) e della sua divinità (l´
anima).
Uomo e dio,come dirà poi, in una felice intuizione, Nietzsche,
apollineo e dionisiaco, senza la vergogna,il tabù del corpo che viene
vissuto con una gioiosità unica e senza la perfezione,statica e
indifferente, della divinità.
Che sia un momento unico e forse l´unico momento creativo del genere
umano, e tutti gli altri solo dettagli o sfumature, lo si deduce dai
risultati, eccelsi in ogni campo, senza la prevalenza di un aspetto o
dell´altro.
Altri popoli, altre epoche noi li ricordiamo per peculiarità
evidenti: il popolo ebraico per l´unicità di un dio, il popolo romano
per il senso della legge da dare ai popoli e il sincretismo, nonché la
visione pragmatica della vita.
E così si dica di altri popoli, epoche addirittura uomini storici.
In Grecia, nella polis ateniese, presa come paradigma, c´è ogni
aspetto umano al sommo grado in cui il singolo, famoso o no, può
identificarsi.
Se si parla di coraggio e genialità militare, Maratona o Salamina non
hanno niente da inviare ad Alessandro Magno , a Cesare a Napoleone.
Se si parla di arte,in tutte le manifestazioni, Fidia o Apelle,
Sofocle o Aristofane, Erodoto o Tucidide non trovano uguali nemmeno nel
miracolo italiano del rinascimento o in altri secoli d´oro delle varie
nazioni europee.
E così si dica del pensiero con la triade Socrate,Platone e
Aristotele.
Il non andare oltre non è dunque un accettare il limite: sarebbe
negato storicamente da ciò che Tucidide dice degli Ateniesi, attratti
dall´ignoto e dal pericolo del mare per varcarlo ed essere se stessi.
Il ne quidi nimis è solo la consapevolezza, singolare, che si è
riuscito a creare la funzionalità di una duplice natura,umana e divina
da vivere senza sofferenza e senza arroganza.
Il centauro ci appartiene di più che ilCristo che ,pur prendendo la
natura umana, lo fa per redimerla e spiritualizzarla: si è nel mondo ma
non nel mondo.
Nel ne quid nimis c´è un Eden che non è perduto né si ha paura di
perdere: la saggezza sta nel vivere ,in modo assoluto,il presente, come
il popolo dei Feaci nel mito e come i Sibariti nella storia che,proprio
per questo, diventano mito.

sabato 29 maggio 2010

Trebisacce-29/05/2010: Sato attuale e Prospettiva Futura della Sanità nell'Alto Jonio Cosentino



Trebisacce:29/05/2010
La Class Action è la strategia per difendere e tutelare l’ospedale. Sulla delicata questione della sanità nell’alto jonio cosentino un nutrito gruppo di associazioni di categoria,di volontariato di promozione sociale,sportive, si sono incontrati nella sala del Miramare Palace Hotel,sabato 29,per fotografare lo stato attuale e per capire la prospettiva futura che c’è sull’ospedale “G. Chidichimo”.” Un incontro-dibattito non per parlare di “aria fritta”, ma di cose reali supportati da dati certi per un’analisi della sanità nel territorio reale e qualificata”, ha così esordito il dottore Leonardo Odoguardi,cardiologo,nelle vesti di coordinatore. Ha ancora aggiunto che la nostra è una regione disastrata da un punto di vista sanitario e anche il territorio è orograficamente difficile. Ciò comporta il fatto che le popolazioni sparse nei comuni, soprattutto montani, trovano difficoltà a raggiungere in tempi brevi l’ospedale in caso di necessità.”Il taglio dei posti letto è diventato una ricetta!”, ha chiosato ancora dimostrando con dati certi che il numero dei posti letto sulla base della popolazione è di gran lungo inferiore a quanto previsto dalla legge. Abbiamo bisogno cioè di 540 posti letto e non di 350 in tutto compresi quelli per acuti. Abbiamo tutti i parametri e gli elementi per riuscire a riaverli. Con dati geofunzionali,indicatori e analisi di mobilità interna è intervenuto il dottore Francesco Laviola,dirigente medico Asp,che in modo dettagliato ha spiegato che è necessario e possibile contrastare la mobilità. “In termini relativi la comunità calabrese è quella che emigra di più,anche se un po’ è anche fisiologica”, ha affermato il dottore Raffaele Faillace,già direttore Generale della Sanità Regione Calabria.Ha proseguito con la relazione dimostrando che la sanità in calabria necessita di un riordino strutturale,ma anche organizzativo per poter garantire almeno i livelli essenziali di assistenza, partendo dal riordino degli ospedali pubblici e di quelli privati. Anche se il nuovo piano non è stato varato, a causa delle elezioni, tuttavia prevede la chiusura di cinque ospedali e l’individuazione di undici di riferimento. Lancia la proposta,Faillace, di coordinarsi e nominare un gruppo tecnico per redigere un documento di programmazione territoriale(anche la guardia medica vi rientra) e ospedaliero e di concerto con la conferenza dei sindaci è possibile incidere a livello regionale. Una proposta vincente e condivisa è venuta fuori dall’avvocato del Foro di Firenze,Gaetano Viciconte che ha indicato,dopo aver spiegato e analizzato il cambiamento dello stato sociale, la Class Action,quale azione collettiva prevista dalla legge,ma ancora una novità in Calabria, quale strumento di maggiore tutela per la salute anche contro la pubblica amministrazione e che coinvolge l’intero territorio. A condividere l’idea della brillante iniziativa anche il consigliere provinciale Giuseppe Ranù che ha sostenuto il bisogno di mantenere in vita l’ospedale nell’interesse dell’intero territorio e delle popolazioni e che è necessario un coordinamento con una sola ‘testa’ capace di non disperdere le tante energie positive e puntare anche sulla formazione dei sanitari e sull’accoglienza. Al dibattito sono intervenuti numerosi amministratori,operatori sanitari e cittadini.
Franco Lofrano

Trebisacce-29/05/2010: Escursione nel Parco del Pollino

Cosenza-28/05/2010:"Zone Franche Urbane. la Manovra le cancella?"

on. Franco Laratta (PD): "Zone Franche Urbane. la Manovra le cancella?"



"Le zone franche urbane potrebbero essere a rischio con la manovra finanziaria di Tremonti" E' quanto ha sostenuto stamane a Cosenza il deputato del pd nel corso di un incontro sulla manovra finanziaria. Secondo l'on. Laratta "Per il sud e per la Calabria in particolare, le cattive notizie potrebbero non essere ancora finite. Dopo il pedaggio sull' A3 e la tragicommedia della soppressione delle piccole province, ora si scopre che a rischio potrebbero essere anche le Zone Franche Urbane.

Il governo sbaglia di grosso se, come sembra, crede di mettere la parola fine alla questione delle 'no tax aree' volute dal precedente governo di centro sinistra, e sottoposte a dure pressioni e infiniti rinvii dall'attuale governo. Oggi, nella manovra finanziaria di Tremonti, scopriamo che l'esecutivo parla di incomprensibili e fumose "zone deburocratizzate"!!

In sostanza, il governo tenta di presentare come una nuova e innovatrice riforma una cosa senza senso, mentre il tentativo che fa è quello di smantellare l'unico strumento di fiscalità di sviluppo per le imprese del sud, per poi mettere in piedi ipotesi stralunate e prive di qualsiasi contenuto.B Le cosiddette 'zone deburocratizzate"!

Sembra evidente la volontà di chiudere con le Zone Franche Urbane, che Tremonti non ha mai particolarmente amato. Noi al contrario,abbiamo sempre sostenuto che le zone franche andavano estese ad aree ben più vaste del sud, esattamente per favorire l'insediamento di nuove imprese, attratte da notevoli vantaggi fiscali. Se fosse vero che le ZFU sono state cancellate con la manovra fiscale, ci troveremmo all'ennessimo attacco al Mezzogiorno e alle sue possibilità di crescita e di sviluppo"!

Rocca Imperiale-02/06/2010: P-assaggi sonori

Trebisacce-29/05/2010: La sanità nell'Alto Jonio

Trebisacce-26/05/2010:Il Centro Caritas "Adsum" al suo primo anno di vita


Trebisacce:26/05/2010
Il Centro Caritas “Adsum”compie il suo primo anno di vita e conta già ben 517 interventi risolutivi. Lo scorso 23 marzo 2009,S.E. il Vescovo della Diocesi di Cassano allo Jonio, Mons. Vincenzo Bertolone,inaugurò il locale Centro Caritas,con sede presso la Parrocchia Madonna della Pietà,di cui è parroco Don Gaetano Santagata che è anche responsabile del centro. L’attivo e riconosciuto impegno del Parroco e del Diacono Sebastiano Indraccolo, ha fatto registrare ben 157 interventi medici,174 diagnostici,27 infermieristici,18 legali,109 sociali e 32 economici. Gli interventi,scrupolosamente gratuiti,sono stati diretti a persone fortemente bisognose di aiuto dei comuni dell’Alto Jonio, della provincia e anche di fuori regione grazie anche alla sinergia con gli altri centri presenti sull’intero territorio nazionale. Il parroco don Gaetano Santagata,non scende nei dettagli e non racconta nulla di concreto,accenna flebilmente a qualche cordiale cenno di sorriso,quasi ad esternare la soddisfazione per i casi di bisogni risolti. Nell’ambiente della piccola comunità religiosa però c’è chi direttamente racconta e testimonia dell’aiuto ricevuto in quel di Milano,ospedale San Raffaele,allorquando la nipotina gravemente ammalata è stata restituita alla vita grazie al tempestivo e mirato intervento del centro Caritas trebisaccese in collaborazione con i volontari “Caritas” di Milano. Un chiarimento si rende necessario anche sulla figura del diacono Indraccolo che oltre a collaborare attivamente è anche un ministro portatore della grazia sacramentale e come tale utile strumento del Signore per raggiungere le “pecorelle smarrite” e che invocano aiuto. E’ proprio questo uno degli scopi del Centro:ascoltare chi ha bisogno e aprire alla strada della speranza con l’aiuto concreto,nel massimo della discrezione,del riserbo e della tutela della dignità umana. Tanti sono ancora i bisognosi,ma che per timidezza e riservatezza non si aprono e non parlano. Allo scopo di potenziare il servizio di ascolto l’equipe di volontari,diretta da Mons. Gaetano Santagata,a breve predisporrà uno spazio adeguato,attiguo alla Parrocchia, per rendere attivo il servizio del futuro Centro di ascolto per 24 ore su 24. Sarà possibile, così a chiunque di recarsi nel centro, in qualsiasi momento, per esternare il proprio problema, il proprio bisogno di aiuto a cui farà seguito un’azione di orientamento e accompagnamento ai servizi e alle risorse del territorio.
Franco Lofrano

Trebisacce-30/05/2010: Il libro di Luigi Odoguardi

Trebisacce-25/05/2010: "Le quattro volte" di Michelangelo Frammartino


Trebisacce:25/05/2010
“Le quattro volte”, è il titolo del do-cufilm del regista Michelangelo Frammartino,che a Cannes si conquista applausi e consensi nella sezione Quinzaine des Realizateurs. Il regista milanese, ma di origini genitoriali calabresi, ha portato sugli schermi internazionali i segreti del ciclo della natura,basati su concetti filosofici che conducono il fruitore verso una riflessione “pitagorica” sulla vita. Frammartino,miscela il lavoro del filosofo e dell’antropologo,nelle sequenze video, le “quattro volte” in cui la medesima vita si manifesta:quella umana,poi quella animale,vegetale e infine quella minerale. Il racconto del do-cufilm in sé è semplice. Frammartino rende chiara l’idea della faticosa giornata lavorativa di una carbonaia che si dedica a produrre carbone di legno e ancora segue la fatica di un pastore di capre che usa la polvere raccolta in chiesa perché ritiene,per conoscenza orale e credenza popolare trasmessa dagli anziani, che esalti i poteri magici e capaci di far guarire dalle malattie. E ,per caso, il pastore muore proprio quando ha finito la propria scorta di polvere. Morto il pastore il gregge passa alle dipendenze di un nuovo pastore e un giorno una capretta appena nata si allontana dal gregge e si smarrisce e trova rifugio sotto un gigantesco albero di pino d’aleppo. Ma il caso vuole che è lo stesso albero che verrà usato dai cittadini alessandrini,qualche anno dopo,come albero della cuccagna,nella tradizionale festa dell’abete, “ a pita”,che ogni anno,nel mese di maggio, vede partecipare turisti locali, studiosi di tradizioni popolari e non solo,popolando un piccolo borgo montano,Alessandria del Carretto, che di solito conta poche anime di autentici coraggiosi. Rivivono in queste scene le origini calabresi del regista,che spesso ritorna in Calabria,per rivivere intensamente l’amore per questa terra che i suoi genitori gli hanno saputo e voluto trasmettere e per portare nel mondo la testimonianza e la conoscenza di una parte di mondo marginale, ma ricco di tradizioni popolari,di cultura,di energia vitale. A questo proposito Carlo Viola, alessandrino di nascita,docente di Economia Aziendale,dichiara: “E’ questa un’occasione buona per invitare formalmente il regista a farci visita,organizzando un incontro con le istituzioni e la società civile per ringraziarlo di aver portato nel mondo la nostra “Pita”. In sostanza per Frammartino dobbiamo conoscerci quattro volte perché quattro sono le vite. Quella minerale rappresentata dallo scheletro che è formato da sali e sostanze minerali; quella vegetale è simile alla pianta che usa la linfa per nutrirsi e l’uomo usa il sangue;quella animale che è in continuo movimento alla ricerca di conoscenza per soddisfare i bisogni primari e quella razionale perché si possiede rigore,logica e volontà. E allora ecco il messaggio del regista: per capire il segreto della vita dobbiamo conoscerci “quattro volte “.
Franco Lofrano

Rocca Imperiale-02/06/2010:“Les Chansons à la Lune”

Sperando di fare cosa gradita e contando sulla Sua partecipazione, Le inoltro il seguente

COMUNICATO STAMPA



Oggetto: P-assaggi sonori II Edizione mercoledi 2 giugno Rocca Imperiale

Mercoledì 02 giugno 2010, ore 21.30 Chiostro Monastero

“Les Chansons à la Lune”



Riparte, mercoledì 2 giugno 2010, sotto la direzione artistico-musicale di Clara Tufarelli, la seconda edizione della rassegna P-assaggi sonori “l’arte di guardarsi intorno”, dedicata al limone di Rocca Imperiale in procinto di ricevere il riconoscimento dell ‘Indicazione Geografica Protetta (IGP).

P-assaggi sonori “l’arte di guardarsi intorno”, progetto itinerante dedicato alle Arti, che si propone, attraverso l’organizzazione di Eventi Culturali, di promuovere e valorizzare il territorio dell’ Alto Jonio , con questa manifestazione ripercorrerà, attraverso sonorità e sapori tradizionali, il lungo percorso territoriale compiuto dal limone di Rocca Imperiale, dai suoi primi ritrovamenti fino al suo approdo nell’Italia meridionale e precisamente in Calabria.

Questa seconda edizione vedrà la manifestazione itinerante attraverso le bellezze architettoniche che popolano la cittadina di Rocca Imperiale ed il coinvolgimento, nell’evento stesso, di alcune attività commerciali presenti sul territorio, con l’obiettivo di far conoscere: Prodotti, Produttori ed Ospitalità dell’Alto Jonio .

Danza, folklore, musica… tutto raccontato in una serie di quattro eventi, che avranno come scenario il chiostro del monastero ed il castello svevo.

Si comincia, alle ore 21.00, nel chiostro del monastero con L’ Ensamble Mediterranea “ LES CHANSONS A LA LUNE” che renderà omaggio alla tradizione musicale sefardita, ossia alla musica delle comunità ebraiche stabilitesi nella penisola iberica, traendo ispirazione da colei che da sempre ha guidato musicanti, pellegrini, fedeli, poeti: la luna.

L’Ensamble proporrà queste magiche melodie per condurre l’ascoltatore in un’atmosfera d’altri tempi.

I componenti del gruppo ormai da anni nell’ambito della etno world music vantano diverse collaborazioni con artisti affermati: Omphalos, Accademia dell’Arte di Arezzo, Teriaca, Taranta Power, Bag Ensamble di Nico Berardi, Accademia Mandolinistica di Napoli, etc.

L’Ensamble è così composto:

Benedetta Lusito (voce e danza)

Fedele Depalma (liuto arabo, chitarra, mandola loop)

Michele Lusito ( tamburi a cornice, darabouka, congas, cajon, udu, metalli, tamburello surdo, loop)

.

Ufficio Stampa

P-assaggi sonori

Trebisacce-28/05/2010: Comuni cosentini pronti a salvare Matera?

venerdì 28 maggio 2010

Trebisacce-26/05/2010: Furti di moto

Trebisacce:26/05/2010
Rubata una Vespa d’epoca in un garage chiuso. E’ da un po’ di tempo a questa parte che nella nostra piccola comunità si parla di furti che, seppure di piccole entità, creano e generano preoccupazioni in termini di sicurezza. E’ accaduto nella zona a ridosso della scuola media che una vespetta d’epoca parcheggiata da anni all’interno di un garage,regalo di un nonno al nipote A.S.,è stata di sera tardi sottratta da ignoti. La stranezza consiste nel fatto che nessun rumore di saracinesca è stato avvertito dai proprietari con l’appartamento al primo piano e né vi è forzatura di lucchetto. E’ come se gli ignoti avessero le chiavi. La stessa cosa si è verificata in zona Chiesa Cuore Immacolato,dove sempre all’interno di un garage è stato rubato un motorino Liberty,di cinque anni di vita,ma nuovo di fatto perché con pochissimi chilometri percorsi e di proprietà dell’insegnante G.D.S. Fatti di ordinaria amministrazione,ma in una comunità solitamente tranquilla,l’invito ad una maggiore attenzione e riflessione è d’obbligo.
Franco Lofrano

Trebisacce-28/05/2010: Sulla questione 'pescherie' occorre mediare

COMUNICATO STAMPA
In relazione all’articolo pubblicato sul “ Quotidiano della Calabria” del 27.05.2010 in relazione all’incontro tenutosi presso il Comune di Trebisacce, tra l’amministrazione comunale di Trebisacce ed i proprietari delle pescherie, alla presenza del prefetto di Cosenza Dr. Reppucci, è necessario ed opportuno precisare quanto segue, anche per porre fine a notizie errate, tendenziose e mistificatrici.
L’avv. Mundo, dopo l’introduzione del Prefetto che ha spiegato i motivi dell’incontro, ha evidenziato che, innanzitutto non era opportuna la presenza delle forze dell’ordine trattandosi di un incontro interlocutorio e di mediazione e che, per tale motivo, ha dichiarato a nome dei proprietari dei magazzini che rappresenta, che gli stessi sono disponibili ad una mediazione tra la proposta formulata dal sindaco con la propria, peraltro già conosciuta dagli amministratori.
Il Prefetto nel prendere atto della disponibilità delle parti ad una conciliazione, ha suggerito di formalizzare l’accordo entro il 30.09 p.v., senza alcun ordine di demolizione, peraltro di Sua competenza.
Nell’incontro, in ogni caso, è stato ribadito e stabilito che, la parte dei fabbricati ricadente nel suolo privato, rimarrà nella disponibilità dei proprietari che potranno utilizzarla per le proprie attività.
I magazzini saranno trasferiti nell’attuale mercato ortofrutticolo di Piazza Telesio, che sarà diviso tra i proprietari che esercitano attività commerciale di prodotti ittici.
L’adeguamento igienico sanitario, sarà a spese e cura del Comune. Solo dopo saranno trasferite le attività.
Su tali basi dovrà essere ratificato e formalizzato l’accordo, ed in caso contrario il Comune potrà agire coattivamente.
Le proposte sono Al vaglio delle parti. Questa la verità.
Trebisacce lì 27.05.2010
Avv. Francesco Mundo

Trebisacce-28/05/2010: Il nord-est della Calabria sempre più verso la secessione.

Comunicato stampa del 27-5-2010


27-5-2010
Il nord-est della Calabria sempre più verso la secessione.
Si allarga il consenso alla proposta di annessione alla limitrofa Basilicata.
Dopo il mondo dell’imprenditoria, dell’associazionismo e dell’opinione
pubblica in generale, anche alcuni sindaci del comprensorio si sono
dichiarati favorevoli a vagliare l’ipotesi, onde indire il referendum
necessario. L’art. 132, comma 2 della Costituzione recita: “si può con
l’approvazione della maggioranza delle popolazioni della Provincia o
delle Province interessate e del Comune o dei Comuni interessati
espressa mediante referendum e con la legge della Repubblica, sentiti
i Consigli regionali, consentire che Province e Comuni, che ne
facciano richiesta, siano staccati da una Regione ed aggregati ad
un’altra”. E’ in base a questo articolo che il 14 agosto 2009 è stata
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 188 la Legge n. 117/2009 che
sancisce il passaggio di sette comuni dalla provincia di Pesaro e
Urbino, nelle Marche, alla provincia di Rimini, in Emilia-Romagna. Se
ciò avvenisse anche qui da noi, ed in tempi rapidi, la Provincia di
Matera potrebbe giovarsi dei 60mila residenti nei comuni di
Trebisacce, Amendolara, Roseto, Albidona, Alessandria, Plataci,
Castroregio, Nocara, Canna, Rocca Imperiale, Villapiana, Oriolo,
Cerchiara, Francavilla, Montegiordano, San Lorenzo e Cassano.
La fascia costiera Jonica ed il territorio montano del Pollino,
andrebbero a confluire
nella regione Basilicata, ricostituendo gli storici territori
dell’antico Principato di Salerno. La provincia di Matera
raggiungerebbe così una popolazione di oltre 260mila abitanti, quindi
ben al di sopra della soglia sbarramento di 220mila, superando il
pericolo di essere cancellata dall’ultima finanziaria, insieme alle
altre nove province a rischio. Al presidente della provincia Franco
Stella ed il sindaco di Matera Salvatore Adduce, va la nostra
solidarietà attiva, in virtù del fatto che nel nord-est della
Calabria, stiamo lavorando nella direzione esposta. La città dei
sassi, tutelata dall’Unesco, provincia fin dal 1927, non merita
certamente di essere declassata semplicemente per far cassa, come i 17
comuni dell’Alto Jonio non meritano di essere negletti per colpe e
“distrazioni” altrui.

Walter Astorino - presidente ASSOPEC Trebisacce, associazione
operatori economici
Fidapa sezione di Trebisacce
Tennis Club Alto Jonio
Trapezakìon
Amici del Cuore
Officine Grunf
Pro Loco Trebisacce
APS vacanzieri insieme…
Albero della Memoria
Salus Suprema lex
Aopca – Museo dell’Arte Olearia


--
assopectrebisacce@gmail.com
ASS. OP. EC. Trebisacce
associazione operatori economici
http://www.assopectrebisacce.com

Villapiana-26/05/2010: Rizzuto: "Priorità al territorio"


Villapiana:26/05/2010
“Anche se partiamo da una disfatta politica,occorre un nuovo progetto politico e all’interno del quale prioritariamente inserire il territorio e i suoi bisogni con un costante ‘ascolto’ e rapporto informativo-dialogico con i cittadini”,è questo in sintesi l’idea politica esternata dal sindaco Roberto Rizzuto,intervenendo,mercoledì 25, all’assemblea regionale nella sala del cinema ‘Citrigno’ di Cosenza sul tema:”Partire dai territori per costruire il Pd”. Sulla stessa posizione il consigliere provinciale di Rocca Imperiale, Giuseppe Ranù, che ha sottolineato la necessità di dare una ‘casa’ al Pd partendo dal territorio,per un’azione sinergica di tutti,amministratori e non,per radicare e consolidare il Pd,per ripartire uniti e per rilanciare il partito senza del quale tutti gli amministratori perdono i necessari collegamenti,rimettendoci ‘la faccia’,la dignità e con il carico di responsabilità che compete e di cui bisogna dar conto agli elettori. E anche sul ‘rinnovamento’ su cui tutti i relatori sono intervenuti la posizione è quella di un necessario rinnovamento culturale ancora prima che generazionale. Al di la dell’ enorme numero di interventi qualificati,il presidente della Provincia Mario Oliverio ha con forza sostenuto che l’assemblea non è la riunione di una corrente,ma mira a creare un grande partito di massa. Bisogna cioè lavorare insieme per aprire una fase nuova dove i punti di vista diversi devono rappresentare una valida occasione di confronto e non di divisione,ha ancora chiarito Oliverio. E in conclusione ha chiosato:”Siamo qui per aiutare il Pd ad aprire la vera fase costituente”. Un inizio buono e partecipato per l’avvio e la costruzione di un vero partito per il quale occorre ancora lavorare, allargare e coinvolgere i referenti sociali.
Franco Lofrano

Cosenza-28/05/2010: NO ALLA LEGGE BAVAGLIO

NO ALLA LEGGE BAVAGLIO. DIFENDIAMO INSIEME LA LIBERTA' E LA DEMOCRAZIA IN ITALIA VENERDI A COSENZA DALLE 16.30 ALLE 18.30 MANIFESTAZIONE DEL PD



I deputati del Pd calabrese, i Giovani Democratici di Calabria, promuovono una manifestazione di protesta contro la Legge sulle Intercettazioni che il Parlamento sta discutendo ed approvando.

la manifestazione si terrà venerdi pomeriggio a Cosenza, su Corso Mazzini dalle 16.30 alle 18.30. prevista anche una conferenza stampa sul posto e la distribuzione di materiale.

Sono stati invitate e prendere parte le Testate giornalistiche calabresi.

Molte le adesioni giunte sinora alla manifestazione: in rete, su facebook e via mail, oltre 1000 persone IN DUE GIORNI hanno dato la loro adesione e in tanti hanno annunciato la presenza.

Secondo l'on. Franco Laratta, tra i promotori dell'iniziativa: " Il Governo punta a tenere all'oscuro di tutto l'opinione pubblica, punta anche a ridimensionare drasticamente le attività delle procure che senza la possibilità di intercettare non potrebbero più contrastare la criminalità e non potrebbero dare più un colpo alla corruzione, scoprire i mille scandali disgustosi di cui il PAese è pieno. In sostanza sono in gioco alcune libertà essenziali"!.

Anche Luigi Guglielmelli, Segretario regionale dei GD, manifesta grande preoccupazione: " La legge bavaglio mortifica e offende le libertà fondamentali previste dalla nostra Costituzione. Non possiamo assolutamente accettare il taglio delle legge, anche perchè sarebbero norme che ucciderebbe la libertà di stampa e la possibilità di fare indagini per le procure!

Trebisacce-27/05/2010: Il Rotary..... (4°)








Trebisacce-27/05/2010:Il Rotary.... (3°)







Trebisacce-27/05/2010: Il Rotary......(2°)




Trebisacce-27/05/2010: Il Rotary apre le porte del Centro Polivalente (1°)




mercoledì 26 maggio 2010

Bologna-27/05/2010:III Consiglio Fuori dal Comune-

Newsletter Di Ecologisti SPA (Socialità Per Azioni di Ecologia Attiva)
Rete Ecologista Bolognese- Movimento per la Decrescita Felice
http://www.ecologistispa.it - www.retecologistabolognese.it
26 maggio 2010

E' fuori in tutti i sensi. Fuori dall'ordinario. Fuori, all'aperto. Fuori, perché diverso.

III Consiglio Fuori dal Comune- Giovedì 27 maggio ore 18.00 Piazza del Nettuno, Bologna

L' iniziativa di IO CI STO nasce da persone singole, di diversa esperienza e provenienza politica, liberi cittadini e cittadine, che, dopo le dimissioni di Delbono e la grave crisi politica e istituzionale in cui si trova Bologna, per la prima volta commissariata, hanno sentito l'esigenza di tornare ad avere un luogo in cui discutere, stanchi di un dibattito politico ridotto esclusivamente alla competizione elettorale.

Crediamo nella democrazia partecipata e nel fatto che le forme della politica e le modalità di partecipazione debbano cambiare ORA, perché le persone sono sempre più lontane dalla politica e dalle istituzioni e la vita di tutte le formazioni politiche è ormai in una condizione asfittica da molti anni, anche se molti componenti del ceto politico preferiscono far finta di niente.

Con i Consigli fuori dal Comune, questo è il terzo, altri due ne seguiranno, vogliamo simbolicamente dire che se quell' aula lassù è vuota, noi qua sotto non stiamo con le mani in mano ad aspettare le decisioni che prenderanno gruppi politici ristretti. Noi qua sotto vogliamo farci protagonisti partecipi, responsabili,competenti, del destino di questa città in cui poco altro sembra muoversi intorno.

Pacifismo, lavoro e riconversione ecologica dell´economia, laicità e democrazia partecipativa, femminismo e rapporti equilibrati e rispettosi tra sessi, diritti e libertà di scelta costituiscono i fondamenti della identità politica di tutte e tutti noi.

Una città declinata unicamente in termini di case, palazzi, strade, infrastrutture, commerci, ricchezze prodotte pro capite, prodotti interni lordi, rischia di rimanere un agglomerato privo di senso se non sa diventare innanzitutto un insieme di rapporti, una rete di scambi umani, culturali e civili.

Bologna da tempo sembra aver perso queste qualità, sembra aver perso la sua anima antica, mentre nel contempo si scorgono e si percepiscono le parti vive di una città sotterranea che continua a cercare, a interrogarsi, a inventare, tra memoria e progetto.

Anche a Bologna da tempo ormai siamo ad un punto critico del sistema di welfare segnato da una risposta pubblica che non tiene il passo sul piano finanziario per il consistente venir meno di risorse nazionali, ma anche sul piano della innovazione ed efficacia nelle risposte. Ragionare su legami sociali, integrazione, diritti, nella Bologna dei prossimi anni, come ha inteso fare il nostro gruppo di lavoro in preparazione di questo Consiglio, vuol dire ragionare sul superamento di una visione di quel welfare che si illude, attraverso una politica di soli risarcimenti, di mettere le persone al riparo dai rischi, PER COSTRUIRE UN SISTEMA CHE METTA I SOGGETTI NELLE CONDIZIONI DI ACCRESCERE LA LORO DOTAZIONE DI MEZZI, RISORSE E OPPORTUNITA'.

Una politica sociale a sostegno delle libertà e responsabilità delle persone richiede un ruolo dell´Ente pubblico assai forte sul terreno della programmazione, della verifica, del rapporto con le forze sociali e produttive. Il Comune deve diventare soggetto più attivo nell´elaborazione di politiche sociali innovative che, oltre che estendere, potenziare, diversificare la rete dei servizi sociali e sanitari, deve esercitarsi nella collaborazione, promozione, valorizzazione e sostegno delle risorse, competenze, reti, esperienze sociali che agiscono nelle comunità territoriali, in una LOGICA DI INTEGRAZIONE E NON DI SOSTITUZIONE NÉ DI DELEGA,.

A queste esperienze vogliamo dare parola nel Consiglio di giovedì pomeriggio. Insieme ad esperienze che provengono dall'interno dell'istituzione, vogliamo testimoniare delle tante buone pratiche che sanno prendersi in carico i bisogni per dare loro risposte concrete.

Riferimenti

Sito web: www.iocisto.ning.com

Su Facebook: cerca III Consiglio Fuori dal Comune

Contatti Gruppo Legami Sociali: Roberta Rendina 3403702934- Simone Jacca 3209514820

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

IT.A.CÁ migranti e viaggiatori: festival del turismo responsabile II edizione

Dal 31 maggio al 6 giugno Bologna, in vari luoghi

"Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga, fertile in avventure e in esperienze"
Kostantin Kavafis

Una settimana di eventi in vari luoghi della città e non solo, per riflettere sui diritti e rovesci del viaggio, vicino e lontano da casa
Perché il viaggio responsabile parte da casa e arriva a casa (ît a cà =sei a casa?in dialetto bolognese), una qualsiasi casa, una qualsiasi Itaca da raggiungere, dove più che la meta conta il percorso e il modo in cui ci si mette in cammino.

Ecologisti spa partecipa e sostiene con due Laboratori:

Venerdì 4 giugno ore 18.00- Detersivi BioAllegri

Sabato 5 giugno ore 18.00- Pane e pizze con lievito madre

Guarda il programma completo www.gruppoyoda.org

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

BIMBI E RAGAZZI AI MONTI La prima vacanza! con Tra Terra e Cielo
Soggiorno sulle Alpi Apuane


presso il Rifugio Del Freo, Stazzema, LU www.rifugiodelfreo.it
7 giorni

VIVERE in gruppo, GIOCARE, CUCINA bio-vegetariana. ANIMAZIONE nella Natura, LETTURE, LABORATORI di cucina (facciamo il pane e la pizza) e di teatro-circo, PASSEGGIATE nel Parco, PRATICHE di buona ecologia, YOGA per bambini...

Un'occasione per misurarsi con una realtà diversa e affascinante, in autogestione, collaborando con i gestori del Rifugio che ci ospita (andremo a raccogliere la legna con il mulo e il basto).

1° settimana do 20 - sa 26 giugno per bambini e ragazzi dagli 8 ai 12 anni

Roberta Rendina e Angelica Costa propongono Yoga per bambini, la Scuola di pozioni (formule segrete e metodi semplicissimi per farsi il sapone!), laboratori creativi di Esplorazione Sensorio-Motoria dei 4 elementi della Natura (Acqua, Aria, Terra e Fuoco), e Tante Storie.

2° settimana do 27 giugno - sa 3 luglio per ragazzi dai 12 ai 14 anni

Paola Capitini, Serena Barone e Francesco Morlacchi con le loro proposte di Teatro/Circo, Giocoleria, grandi giochi nella Natura e lavori manuali con materiali naturali.

Iscrizioni: in segreteria. Tra Terra e Cielo
C.P. 1, Via di Chiatri 865/C, Loc. Mutino di Chiatri, 55054 Bozzano LU
Tel 0583-356182 /77 Fax 0583-356173 ore 9-13 e 14-18, 331-9165832
www.traterraecielo.it - segreteria@traterraecielo.it

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

CIP 6

CAMPAGNA DI RIMBORSO COLLETTIVA

Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.In Italia, le aziende esercenti gli inceneritori di rifiuti rivendono l'energia elettrica prodotta a prezzo maggiorato in base all´ applicazione del CIP6, considerando il processo di produzione come derivato da fonti rinnovabili. Questo perché in Italia per legge si è deciso di considerare l'incenerimento dei rifiuti come una fonte rinnovabile, al pari dell'energia eolica, geotermica, solare, ecc. L'Italia è l'unico Paese nel quale viene concesso l'incentivo anche alla produzione di energia elettrica tramite procedimenti quale ad esempio il carbone o la combustione dei rifiuti urbani negli inceneritori (c.d. termovalorizzazione).
La Commissione Europea, in data 20 novembre 2003 (e, cioè, solo undici anni dopo l'entrata in vigore della normativa italiana, quando era già stata largamente applicata e facendo riferimento a una direttiva del 2001, anch'essa decisamente successiva alla deliberazione del 1992), in merito al recepimento della normativa comunitaria in Italia, in riferimento all'inclusione della parte non biodegradabile dei rifiuti quale fonte di energia rinnovabile, si è, tuttavia, così espressa:
' La Commissione conferma che, ai sensi della definizione dell'articolo 2, lettera b) della direttiva 2001/77/ CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 settembre 2001, sulla promozione
dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità (1), la frazione non biodegradabile dei rifiuti non può essere considerata fonte di energia rinnovabile..'
La Rete Ecologista Bolognese in collaborazione con l'Associazione Diritto al Futuro lancia anche a Bologna la campagna di Rimborso CIP6

Cosa occorre per chiedere il rimborso:

*Fotocopia ultima bolletta gestore energia elettrica

*Fotocopia documenti identità valido

Punti Raccolta:
Assemblea Politica Io ci Sto- giovedì 27 maggio ore 18- Piazza Nettuno Bologna

Non perdere questa opportunità, chiedi indietro il 7% versato dal 2003 ad oggi indebitamente su ogni bolletta.

Per informazioni:
http://www.retecologistabolognese.it
http://www.dirittoalfuturo.it/vertenza.html

Scrivi a :info@ecologistispa.it

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Yoga nel Parco 2010

La Scuola Yoga Tripurasundari
organizza

Yoga nel Parco
GIUGNO, LUGLIO, AGOSTO, SETTEMBRE 2010

Tutti i GIOVEDI´
ore 19,00 - 20,30
Parco Giardini Margherita
dal 10 giugno al 23 settembre
(appuntamento ore 18.50 all´ingresso di Viale Carducci angolo Via Murri)

LA PARTECIPAZIONE E´ APERTA A TUTTI

Pratica di Asana guidata, rilassamento, tecniche di meditazione in natura.

Si consigliano un abbigliamento comodo, un tappetino o stuoia, da stendere sul prato, e una coperta leggera.
In caso di pioggia dopo le lezioni verranno sospese.

Costo 8€ a lezione (5€ per studenti e iscritti ai corsi di Yoga o Tantra delle Scuola)

Informazioni:
Scuola Internazionale di Yoga - TRIPURA SUNDARI
Via Zamboni 72, 40126 Bologna, Tel. 334 3990576, Email info@tripurasundari.it

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

COMUNICATO CAMPAGNA PER UN'ALTRA HERA

Un'altra Hera, la nostra era!

Un mese fa circa, Hera ha pensato bene di comunicare alla Provincia di Bologna e a tutti i Comuni del territorio la propria intenzione di un aumento medio del 4,5% sulle tariffe (e quindi sulle bollette) dell'acqua.

Questo per compensare, a termini di legge, il mancato introito di 10 milioni di euro nel biennio 2008/2009 a causa della diminuzione dei consumi - causata dalla crisi - da parte delle utenze aziendali.

Tutto ciò in presenza di una grave crisi economica e di una diminuzione, da parte dell'Azienda, degli investimenti migliorativi dei servizi.

Nella riunione dell'organismo provinciale che è la sede istituzionale decisionale (Ato 5) diversi Amministratori Locali si sono però opposti a questa richiesta, chiedendo di mettere prima in discussione le politiche di questa S.p.A. quotata in borsa, così come anche la Cgil che si è, fino ad oggi, schierata contro gli aumenti.

Queste opposizioni hanno momentaneamente bloccato l'aumento richiesto.

La potente lobby politica che sostiene Hera si è messa subito in moto per riportare "a più miti consigli" (pare riuscendoci!) i Sindaci anti-aumento.

Venerdì prossimo si tornerà a riunire Ato 5 che dovrà prendere una decisione. L'incontro avverrà nella sede della Provincia in via Zamboni 13.

Per chiedere che i Sindaci e la Provincia di Bologna respingano la decisione di Hera e la stessa Azienda finisca di portare avanti la sola logica del profitto e di comportarsi come una qualunque società privata nella gestione dell'energia, dell'acqua, dei rifiuti

VENERDI' 28 MAGGIO A PARTIRE DALLE ORE 9.30

IN VIA ZAMBONI 13 ALL'INGRESSO DELLA PROVINCIA

PRESIDIO "RUMOROSO" (portate pentole e fischietti)





CAMPAGNA PER UN'ALTRA HERA

Trebisacce-26/05/2010: IL CULTO DI SANT’ANTONIO DA PADOVA IN CALABRIA (di Adele Valentini)


Adele Valentini

IL CULTO DI SANT’ANTONIO DA PADOVA IN CALABRIA

Da sempre la religione è considerata sapienza di vita così come la devozione ai santi è sempre viva nel cuore della gente. I Santi rappresentano gli esempi cui ispirarsi, cui chiedere conforto e sostegno durante il difficile percorso di vita. S. Antonio da Padova fu, come lo definì papa Leone XIII ,“Santo di tutto il mondo”. S. Antonio nacque a Lisbona, in Portogallo, nel 1195 da una nobile famiglia. Al secolo fu battezzato col nome di Fernando. Dopo aver lasciato il lussuoso palazzo di famiglia, fu avviato agli studi sin da giovanissimo presso la cattedrale di Lisbona e lì divenne frate agostiniano a soli quindici anni. In pieno accordo con i suoi superiori, abbandonò Lisbona e si recò a Coimbra, dove esisteva un’abbazia agostiniana. Lì studiò intensamente tanto che a venticinque anni fu ordinato sacerdote. A quel tempo i missionari che si recavano per predicare il Vangelo ,in altre parti del mondo. venivano maltrattati e uccisi e così avvenne in quel periodo in Marocco dove furono uccisi cinque missionari francescani. Proprio a causa di questo evento, Fernando, preso dall’ardore della fede chiese di passare nell’ordine dei francescani presso un vicino eremo e così fu. Dopo aver indossato il saio francescano, cambiò vita, si chiamò Antonio( dal gr. ‘anthos= fiore) e si imbarcò per l’Africa. La missione in Marocco però non fu felice perché fu costretto a ritirarsi per una grave malattia. La nave dove egli era imbarcato per il ritorno, fu trascinata però da venti contrari presso Messina e si trovò quindi in Italia. Al suo arrivo in Italia volle incontrare San Francesco ad Assisi, di cui tanto si parlava e ci riuscì nel 1221. Antonio fu preso tanto a cuore da frate Francesco che lo mandò persino in Francia come missionario, precisamente ad Arles, nel 1224. Alla morte di San Francesco nel 1226, S. Antonio fu richiamato in Italia. A Bologna curò in particolare la fondazione della scuola teologica dell’ordine francescano. Taumaturgo e grande evangelizzatore del suo tempo il santo ottenne di recarsi a Padova negli ultimi periodi della sua esistenza e lì compilò molte opere da meritare il titolo di Dottore della Chiesa. Dopo un vita spesa nella preghiera, nella solidarietà verso i poveri e i sofferenti, S.Antonio morì a Padova il 13 giugno del 1231.
La vita del santo è stata una continua missione in molte zone del mondo. Anche la Calabria, soprattutto il versante tirrenico vanta una sosta di S’Antonio, quando nel 1221, egli proveniente dalla Sicilia,per Assisi, fece sosta a Pizzo Calabro, in provincia di Reggio Calabria. E’ difficile trovare in Calabria una chiesa che non sia dedicata a S. Antonio, non c’è casa senza una sua effige; in ogni famiglia vi è qualcuno che porta il nome Antonio. Culto e devozione si incrociano quindi nei festeggiamenti in onore del santo in occasione del 13 giugno, giorno della sua morte. A Reggio Calabria, Palmi, Catanzaro, Squillace, Lamezia, San Marco Argentano, San Giovanni in Fiore, Castrovillari, Trebisacce, Cerchiara ricorrono i festeggiamenti in onore di Sant’Antonio. A Cerchiara esiste una chiesa intitolata a S’Antonio di Padova, il 13 giugno di ogni anno si celebra la festa in suo onore. I preparativi liturgici avvengono nel corso dei tredici giorni che precedono la festa; questo lasso di tempo viene detta: “Tredicina di Sant’Antonio”. Caratteristici sono i fuochi d’ artificio, il concerto musicale bandistico e la fiera del 12 giugno, un tempo molto importante. La statua di Sant’Antonio, collocata nell’omonima chiesa è spettacolare, poiché unica nel suo genere. E’ una statua lignea, risalente al 1600 e rappresenta il santo in estasi genuflesso, lo sguardo rivolto verso il cielo e le braccia protese, con saio damascato di colore marrone scuro. S. Antonio fu un grande Santo, evangelizzatore sia del suo tempo, il Medioevo, ma anche del tempo attuale, dove i valori cristiani vengono lentamente meno e si ha sempre più bisogno essere guidati dalla fede.

Adele Valentini

Cosenza-26/05/2010: Soppresse le piccole province?

on. Franco Laratta (Pd): Soppresse le piccole Province? Un'operazione comica e ridicola insieme!



Nella manovra finanziaria è prevista la soppressione delle piccole Province con meno di 220mila abitanti, escluse quelle che confinano con Stati esteri o si trovano in Regioni a statuto speciale. Saranno soppresse dalla prossima legislatura: Riete, Ascoli Piceno, Matera, Massa e Carrara, Biella, Fermo, Crotone, Isernia e Vibo Valentia. Ma alla fine, considerati i necessari accorpamenti, a saltare davvero forse saranno 5-6 province.

Ma, a che serve tutto ciò? Dove sono i risparmi? Se l'Ente province è superato, allora devono essere chiuse tutte le province (ed io non credo a questo) e non solo una manciata!

E poi, non si era parlato di realizzare le Città Metropolitane che avrebbero quindi assorbito le province delle grandi città?

In realtà, l'operazione di Tremonti è insieme comica e ridicola. Non taglia pressocchè nulla, non serve a niente, realizza scarsissimi risparmi, colpisce i piccoli perchè con i grandi non può. La Lega non glielo lascia fare. allora siamo seri: o le province di chiudono tutte, o non si chiude nessuna!

Cassano allo Jonio-23/05/2010: Cosimo Bruno riconfermato nel Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti


Trebisacce:24/05/2010

Cosimo Bruno,presidente del Circolo della Stampa Sibaritide-Pollino, riconfermato nel consiglio nazionale dell’ordine dei giornalisti per il triennio 2010-2013. Domenica scorsa a Catanzaro,nella sala riservata del Benny Hotel,in via Gioacchino da Fiore,si sono svolte le elezioni per il rinnovo del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei giornalisti. Hanno votato 166 pubblicisti e questi sono stati i voti: Bianco Natalino 153; Bruno Cosimo 142; Noce Pierluigi 1; Schede bianche 1; Schede nulle 8. Per i giornalisti professionisti sono risultati eletti:Attilio Sabato con 88 voti e Andrea Musmeci con 84. “Continuerò a fare il mio dovere con il massimo impegno e resto a disposizione di tutti voi per quel che potrò dare”,ha dichiarato chiaramente soddisfatto Cosimo Bruno ai giornalisti del circolo ‘Sibaritide-Pollino,che uniti e determinati in pullman si sono recati a Catanzaro per esprimere il loro voto di stima.
Franco Lofrano

martedì 25 maggio 2010

Morano Calabro-25/05/2010: Concorso Internazionale di Musica

Amministrazione Comunale di Morano Calabro - CS
Scuola Superiore di Musica “F. Cilea”
Dipartimento Musica dell’Accademia Delle Arti
Tel. (+39) 0981.27754
Fax Internazionale: (+39) 06.233217470
e-mail: info@accademiadellearti.org
www.accademiadellearti.org
indicono
per l’anno 2010
la V Edizione del
Premio Pollino
Concorso Internazionale di Musica
“Suoni nel Pollino”
Morano Calabro - 1,2,3,4,Luglio 2010 - Centro Storico
Scadenza iscrizioni: 24 Giugno 2010
REGOLAMENTO
ART. 1
L’Amministrazione Comunale di Morano Calabro (CS) e l’Accademia delle Arti – Dipartimento
Musica (Scuola superiore di Musica “F. Cilea”), indicono il Premio Pollino 2010, Concorso
Internazionale di Musica denominato “Suoni nel Pollino”
ART. 2
Possono partecipare cantanti, cantautori, musicisti, complessi; di nazionalità italiana e straniera.
ART. 3
Tutti i partecipanti potranno esibirsi con propria base musicale o con i propri strumenti musicali;
l’organizzazione metterà a disposizione l’impianto tecnico - fonico necessario.
ART. 4
I partecipanti possono presentare uno o due brani di qualsiasi genere musicale (pop, blues, rock,
jazz, metal, country, folk, eccetera).
ART. 5
I partecipanti sono divisi in due sezioni:
Sezione A Solisti
Sezione B Gruppi
ART. 6
I partecipanti “SOLISTI” sono suddivisi secondo le seguenti categorie in riferimento all’età:
cat A per i nati dal 2004 in poi
cat B per i nati dal 1999 al 2003
cat C per i nati dal 1994 al 1998
cat D per i nati dal 1989 al 1993
cat E per i nati dal 1984 al 1988
cat F senza limiti di età
ART. 7
La sezione “GRUPPI” è suddivisa secondo le seguenti categorie in riferimento al numero dei
componenti della Band:
cat. G due componenti
cat. H da tre a quattro componenti
cat. I da cinque a sei componenti
ART. 8
La partecipazione è subordinata al versamento di una quota di iscrizione, associativa, in
riferimento alla propria categoria, di seguito indicata:
euro 25 per le categorie A e B
euro 30 per le categorie C e D
euro 40 per la categoria E
euro 50 per la categoria F
euro 30 per ogni componente la categoria G
euro 20 per ogni componente la categoria H
euro 15 per ogni componente la categoria I
ART. 9
I partecipanti dovranno esibirsi in pubblico, a Morano Calabro, in uno dei giorni compresi dall’1 al
4 Luglio, nelle caratteristiche piazze del Centro Storico o, in caso di mal tempo, nell’Auditorium.
ART. 10
I partecipanti saranno giudicati da un’apposita Commissione, composta da musicisti, critici e
giornalisti di chiara fama, il cui giudizio è inappellabile.
ART. 11
Ai vincitori sarà data la possibilità di esibirsi in vari concerti live, da effettuarsi nei mesi estivi di
luglio e agosto 2010, da concordare con l’organizzazione ospitante
ART. 12
Tutte le spese (SIAE, vitto, alloggio, service audio) saranno a totale carico dell’organizzazione
ospitante
ART. 13
Tra tutti i vincitori sarà assegnato il premio speciale “Oriolomusica”, che consiste in un concerto
live da effettuarsi nell’ambito della rinomata Stagione Teatrale e Musicale della città di Oriolo (CS),
al Teatro “La Portella”, da effettuarsi nel mese di Agosto 2010, secondo le stesse modalità
espresse all’art. 12.
ART. 14
Ogni partecipante deve compilare e firmare il modulo di iscrizione, nonché effettuare il
versamento della relativa quota di iscrizione.
ART. 15
Il modulo d’iscrizione e la fotocopia della ricevuta del versamento vanno spediti a:
Accademia delle Arti
Premio di Musica
Via Boccaccio, 10 – C.P. 102
87012 Castrovillari (CS)
ART. 16
Il versamento della quota d’iscrizione può essere effettuato secondo le seguenti modalità:
a. Vaglia Postale intestato a: Accademia delle Arti, via Boccaccio, 10, 87012 Castrovillari (CS);
scrivere nella causale: Premio di Musica
b. Bonifico bancario.
Coordinate: IBAN IT77 L010 1080 6716 1529 3268 544
Intestato a Associazione Culturale Accademia
Filiale 00575 – Castrovillari – Via del Popolo
c. In contanti presso la segreteria (tel. 328.3721649), sarà rilasciata regolare ricevuta
d. Tramite assegno Non Trasferibile, intestato a: Accademia delle Arti; la ricevuta sarà inviata
per posta.
ART. 17
L’iscrizione va effettuata entro il 24 Giugno 2010.
ART. 18
I partecipanti, sottoscrivendo la propria partecipazione al Premio, accettano il presente
regolamento e le seguenti norme generali:
a. Gli artisti particolarmente meritevoli saranno segnalati a varie etichette discografiche
ed agenzie di spettacolo.
b. I risultati del Premio saranno resi noti attraverso la Stampa ed i canali d’informazione.
c. I partecipanti accettano di essere ripresi a mezzo TV, senza nulla pretendere, per la
messa in onda in TG, documentari, Internet e quant’altro.
d. Nessun rimborso è previsto per spese di viaggio, soggiorno e pernottamento dei
partecipanti.
e. L’organizzazione declina ogni responsabilità per danni a persone o cose.
f. Tutti i dati personali saranno trattati nel rispetto della Legge.
g. I partecipanti saranno tempestivamente avvisati sulla data, il luogo e l’ora
dell’esibizione.
h. L’organizzazione si riserva di apportare modifiche, a seconda dei casi, per la buona
riuscita dell’evento.
i. La partecipazione al Premio implica l’accettazione incondizionata di quanto stabilito nei
vari articoli e nelle norme generali.
j. Per qualsiasi controversia, sarà competente il Foro di Castrovillari

Trebisacce-29/05/2010: Polo Museale

Trebisacce-22/05/2010: ll FNSI sulla libertà di stampa

Federazione Nazionale Stampa Italiana
SINDACATO DEI GIORNALISTI DELLA CALABRIA
REGGIO CALABRIA


COMUNICATO STAMPA
Reggio Calabria, 18 maggio 2010


L’appello di Carlo Parisi in vista delle elezioni di domenica: si vota per il Consiglio nazionale dell’Odg
Sindacato e Ordine uniti per la professione

REGGIO CALABRIA – “Combattere per la libertà di stampa e la tutela della professione giornalistica è doveroso, ma lo si può fare soltanto partendo da un’unità di intenti”.
E’ quanto dichiara Carlo Parisi, Segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria e componente della Giunta Esecutiva della Federazione Nazionale della Stampa, con un chiaro riferimento agli organismi di categoria, in primis “Sindacato e Ordine che – spiega Parisi – devono agire, oggi più che mai, nel segno della massima unità: si tratta di un presupposto irrinunciabile se vogliamo risolvere i problemi che interessano il mondo dell’informazione, in tutte le sue forme, e, soprattutto, i giornalisti, sempre più in balia di se stessi e di editori senza scrupoli”.
Un fronte comune “che dovrà mostrare i suoi frutti – è quanto auspica il Segretario del Sindacato – alle imminenti elezioni per il Consiglio Nazionale dell’Ordine: domenica 23 maggio tutti i giornalisti calabresi saranno chiamati alle urne, a Catanzaro (sala riservata del Benny Hotel – ex Motel Agip, in via Gioacchino da Fiore 2, dalle 10 alle 18), per votare i consiglieri dell’Ordine”.
Un appuntamento importante, specie in un momento in cui “la professione giornalistica subisce attacchi pesanti – incalza Parisi – da quanti tentano, con ogni mezzo a disposizione, leggi comprese, di imbavagliarne i diritti, screditando persino gli istituti di categoria”. Come l’Inpgi, l’Istituto di Previdenza dei Giornalisti Italiani, che, dati alla mano, non ha bisogno di difese d’ufficio: a dimostrarne la solidità, anche in una contingenza di generale crisi e deficit finanziari, è il bilancio consuntivo 2009. Approvato all’unanimità dal Cda dell’Istituto, con un attivo di 94 milioni di euro e una crescita della platea degli iscritti pari a 253 posizioni attive.

n.g.

Trebisacce-24/05/2010:“OSPEDALE: EFFETTO DOMINO”

COMUNICATO STAMPA: “OSPEDALE: EFFETTO DOMINO”

1. La sospensione, per carenze di personale, dei ricoveri in day hospital e delle prestazioni ambulatoriali del reparto di Cardiologia e dell’ Unità di Terapia Intensiva Cardiologica (UTIC), le fibrillazioni provenienti dal Pronto Soccorso, sono solo gli ultimi eventi, significativi dello stato di precarietà dell’Ospedale di Trebisacce.
E’ la conferma dell’effetto-domino, in virtù del quale nessun reparto o servizio, nessun medico o infermiere, poteva e può dirsi al sicuro o garantito. Ecco perché era ed è tuttora necessaria la solidarietà e l’unità di tutti, fuori e dentro l’Ospedale. Ecco perché la questione, oggi, non riguarda solo Cardiologia o Pronto Soccorso ma la sopravvivenza dell’intera struttura. Salvare tutto l’Ospedale per salvaguardare tutti i reparti, altrimenti è solo questione di tempi e anche altri servizi saranno chiusi.

Per Cardiologia non si può tergiversare. Vanno garantiti con urgenza tutti i servizi assicurando a tutti gli utenti sicurezza e serenità.
Chiediamo l’intervento risolutore del Dott. Luigi Musca, Capo dipartimento-Area Medica a cui spetta il compito di reperire i medici cardiologi occorrenti in questa fase di emergenza, visto che è stato disatteso l’ordine di servizio relativo alla mobilità d’urgenza. Faccia un nuovo provvedimento e avvii le procedure per acquisire nuove unità, visto ormai il carico di lavoro dei 4 cardiologi operanti in situazione di super lavoro e atteso che altre 2 unità sono assenti giustificati per motivi di salute e di famiglia. Oltre a day hospital e ambulatori, dalla prossima settimana si rischia di bloccare anche i ricoveri. Una situazione d’emergenza, dunque, che non va sottovalutata.
Identica situazione si prefigura anche per il Reparto di Radiologia per il numero esiguo dei medici radiologi, costretti a fare doppi turni per assicurare il servizio.


2. C’è una situazione di stallo generale, un disinteresse disarmante. Al momento nessuna risposta e nessuna certezza riguardante le questioni in atto del nostro presidio ospedaliero, anche alla luce della Delib. 264 del 25 marzo 2010, approvata a pochi giorni dalle votazioni, e il cui effetto è negativo per la sopravvivenza del nostro nosocomio.
Finita la tornata elettorale, nominata la Giunta regionale e insediato il nuovo Commissario dell’Asp di Cosenza, tutto è rimasto sospeso e tutto è rimasto come prima. E’ un’attesa snervante e preoccupante.
Segno che i vari documenti, gli interventi, le richieste, gli incontri tra livelli politico-istituzionali e i nuovi consiglieri regionali della zona non sono serviti a niente. Non hanno avuto e forse non avranno efficacia. Questo è il sentimento che circola tra la popolazione.
Intanto i lavori per il ripristino del Blocco operatorio sono fermi, il personale di Ostetricia e Ginecologia, Chirurgia e Sale operatorie, completamente smembrato. E che dire, poi, dei reparti svuotati lentamente di attrezzature su richieste dei vari nosocomi, in primis Corigliano, puntualmente autorizzati dal Direttore Sanitario dott. Carino. Anche questa è una situazione incresciosa a cui bisogna mettere mano definitivamente.

3. Crediamo perciò che bisogna passare ad una fase nuova, di lotta dura e più determinata.
E’ NECESSARIA UNA MOBILITAZIONE GENERALE
Anche le Associazioni che rappresentiamo, che tanto hanno fatto e faranno per difendere l’ospedale, dovranno individuare una nuova strategia. Proponiamo pertanto:
- un presidio permanente all’interno dell’ospedale per seguire e monitorare le varie situazioni,
- la istituzione di un Comitato Unitario Coordinato tra Associazioni, personale medico e paramedico, sigle sindacali, istituzioni, cittadini per essere più attivi e più forti.
- un gruppo di lavoro, all’interno del Comitato, che documenti la situazione di fatto.
Riteniamo urgente un incontro, in presenza di tutte le rappresentanze territoriali, col nuovo Commissario ASP, Dott. Franco De Rose, per definire la questione dei lavori del Blocco Operatorio e tutte le altre questioni sospese ( e dubbie) riguardanti il destino dell’Ospedale di Trebisacce e Hospice di Cassano e dibattute nel periodo pre-elettorale.
Vogliamo sapere la verità dei fatti e degli atti.

Chiediamo la revoca immediata della delibera n.264 del marzo 2010, una delibera che di fatto smentisce l’altra Delib. la n. 87 e da avvio alla chiusura certificata del nostro Ospedale.
Chiediamo inoltre una Direzione Sanitaria autonoma per Trebisacce e non dipendente da Corigliano. Perché questa funzione di subalternità? Da dove nasce? Non siamo una ruota di scorta né sudditi da Viceregno. Un rapporto diretto agevola interventi, decisioni ed eventuali collaborazioni costruttive.

DIFENDEREMO IL NOSTRO OSPEDALE. ORA SERVONO MEZZI E METODI PIU’ FORTI.
IL SILENZIO NON SERVE ( anzi serve a chi ragiona sui tornaconti)
E L’INDIFFERENZA E’ UN VUOTO CHE NON CI MERITIAMO.

Firmati:
Prof. PIERO DE VITA ( ALBERO DELLA MEMORIA)

Prof. SALVATORE NOIA
( AOPCA-MUSEO DELL’ARTE OLEARIA e DELLA CULTURA CONTADINA “L.Noia”)

Prof. PINO LOMBARDO (USALT –TREBISACCE)

PIERO DE SALVO E MASSIMIIANO LO PASSO ( RANGERS –REGIONE CALABRIA)
PROF. ANTONIO CATERA (SALUS SUPREMA LEX- TREBISACCE)

Trebisacce, 7 maggio 2010

Trebisacce-24/05/2010:“OSPEDALE: EFFETTO DOMINO”

COMUNICATO STAMPA: “OSPEDALE: EFFETTO DOMINO”

1. La sospensione, per carenze di personale, dei ricoveri in day hospital e delle prestazioni ambulatoriali del reparto di Cardiologia e dell’ Unità di Terapia Intensiva Cardiologica (UTIC), le fibrillazioni provenienti dal Pronto Soccorso, sono solo gli ultimi eventi, significativi dello stato di precarietà dell’Ospedale di Trebisacce.
E’ la conferma dell’effetto-domino, in virtù del quale nessun reparto o servizio, nessun medico o infermiere, poteva e può dirsi al sicuro o garantito. Ecco perché era ed è tuttora necessaria la solidarietà e l’unità di tutti, fuori e dentro l’Ospedale. Ecco perché la questione, oggi, non riguarda solo Cardiologia o Pronto Soccorso ma la sopravvivenza dell’intera struttura. Salvare tutto l’Ospedale per salvaguardare tutti i reparti, altrimenti è solo questione di tempi e anche altri servizi saranno chiusi.

Per Cardiologia non si può tergiversare. Vanno garantiti con urgenza tutti i servizi assicurando a tutti gli utenti sicurezza e serenità.
Chiediamo l’intervento risolutore del Dott. Luigi Musca, Capo dipartimento-Area Medica a cui spetta il compito di reperire i medici cardiologi occorrenti in questa fase di emergenza, visto che è stato disatteso l’ordine di servizio relativo alla mobilità d’urgenza. Faccia un nuovo provvedimento e avvii le procedure per acquisire nuove unità, visto ormai il carico di lavoro dei 4 cardiologi operanti in situazione di super lavoro e atteso che altre 2 unità sono assenti giustificati per motivi di salute e di famiglia. Oltre a day hospital e ambulatori, dalla prossima settimana si rischia di bloccare anche i ricoveri. Una situazione d’emergenza, dunque, che non va sottovalutata.
Identica situazione si prefigura anche per il Reparto di Radiologia per il numero esiguo dei medici radiologi, costretti a fare doppi turni per assicurare il servizio.


2. C’è una situazione di stallo generale, un disinteresse disarmante. Al momento nessuna risposta e nessuna certezza riguardante le questioni in atto del nostro presidio ospedaliero, anche alla luce della Delib. 264 del 25 marzo 2010, approvata a pochi giorni dalle votazioni, e il cui effetto è negativo per la sopravvivenza del nostro nosocomio.
Finita la tornata elettorale, nominata la Giunta regionale e insediato il nuovo Commissario dell’Asp di Cosenza, tutto è rimasto sospeso e tutto è rimasto come prima. E’ un’attesa snervante e preoccupante.
Segno che i vari documenti, gli interventi, le richieste, gli incontri tra livelli politico-istituzionali e i nuovi consiglieri regionali della zona non sono serviti a niente. Non hanno avuto e forse non avranno efficacia. Questo è il sentimento che circola tra la popolazione.
Intanto i lavori per il ripristino del Blocco operatorio sono fermi, il personale di Ostetricia e Ginecologia, Chirurgia e Sale operatorie, completamente smembrato. E che dire, poi, dei reparti svuotati lentamente di attrezzature su richieste dei vari nosocomi, in primis Corigliano, puntualmente autorizzati dal Direttore Sanitario dott. Carino. Anche questa è una situazione incresciosa a cui bisogna mettere mano definitivamente.

3. Crediamo perciò che bisogna passare ad una fase nuova, di lotta dura e più determinata.
E’ NECESSARIA UNA MOBILITAZIONE GENERALE
Anche le Associazioni che rappresentiamo, che tanto hanno fatto e faranno per difendere l’ospedale, dovranno individuare una nuova strategia. Proponiamo pertanto:
- un presidio permanente all’interno dell’ospedale per seguire e monitorare le varie situazioni,
- la istituzione di un Comitato Unitario Coordinato tra Associazioni, personale medico e paramedico, sigle sindacali, istituzioni, cittadini per essere più attivi e più forti.
- un gruppo di lavoro, all’interno del Comitato, che documenti la situazione di fatto.
Riteniamo urgente un incontro, in presenza di tutte le rappresentanze territoriali, col nuovo Commissario ASP, Dott. Franco De Rose, per definire la questione dei lavori del Blocco Operatorio e tutte le altre questioni sospese ( e dubbie) riguardanti il destino dell’Ospedale di Trebisacce e Hospice di Cassano e dibattute nel periodo pre-elettorale.
Vogliamo sapere la verità dei fatti e degli atti.

Chiediamo la revoca immediata della delibera n.264 del marzo 2010, una delibera che di fatto smentisce l’altra Delib. la n. 87 e da avvio alla chiusura certificata del nostro Ospedale.
Chiediamo inoltre una Direzione Sanitaria autonoma per Trebisacce e non dipendente da Corigliano. Perché questa funzione di subalternità? Da dove nasce? Non siamo una ruota di scorta né sudditi da Viceregno. Un rapporto diretto agevola interventi, decisioni ed eventuali collaborazioni costruttive.

DIFENDEREMO IL NOSTRO OSPEDALE. ORA SERVONO MEZZI E METODI PIU’ FORTI.
IL SILENZIO NON SERVE ( anzi serve a chi ragiona sui tornaconti)
E L’INDIFFERENZA E’ UN VUOTO CHE NON CI MERITIAMO.

Firmati:
Prof. PIERO DE VITA ( ALBERO DELLA MEMORIA)

Prof. SALVATORE NOIA
( AOPCA-MUSEO DELL’ARTE OLEARIA e DELLA CULTURA CONTADINA “L.Noia”)

Prof. PINO LOMBARDO (USALT –TREBISACCE)

PIERO DE SALVO E MASSIMIIANO LO PASSO ( RANGERS –REGIONE CALABRIA)
PROF. ANTONIO CATERA (SALUS SUPREMA LEX- TREBISACCE)

Trebisacce, 7 maggio 2010

Cerchiara di Calabria-24/05/2010: Al via il bando per le case popolari

Cerchiara di Calabria:23/05/2010
Emanato il bando per l’aggiornamento della graduatoria per l’assegnazione degli alloggi popolari di proprietà dell’ATERP. E’ quanto comunica l’assessore alle politiche del territorio,Pietro Cerchiara,con lo scopo di portare a conoscenza di tutti i cittadini, residenti nel comune, che il bando è stato Affisso all’Albo Pretorio del Comune nei termini di legge e per presentare la domanda c’è tempo fino al 31 maggio prossimo. La domanda dovrà essere presentata presso gli uffici comunali e, per poter partecipare, occorre possedere alcuni requisiti specifici esplicitati dettagliatamente nel bando pubblicato. Chiunque abbia necessità di chiarimenti dovrà rivolgersi all’ufficio tecnico comunale. La graduatoria dovrà servire per l’assegnazioni degli alloggi di proprietà ATERP attualmente liberi. Nei giorni scorsi su sollecitazione dell’Amministrazione Comunale è stato effettuato un sopralluogo congiunto con i tecnici dell’ATERP per verificare le condizioni degli stabili ospitanti gli alloggi popolari e si è concordato di effettuare lavori di ristrutturazione su alcuni di essi. Il finanziamento già messo a disposizione dall’ATERP ammonta a circa 300.000,00 € e sarà utilizzato principalmente per la ristrutturazione degli edifici ATERP ubicati nel centro storico. Per la ristrutturazione dell’edificio ubicato in c.da Portieri sarà avviata la procedura per richiedere un finanziamento aggiuntivo alla Regione Calabria.
Franco Lofrano

lunedì 24 maggio 2010

Trebisacce-24/05/2010: Al Filangieri si discute il 'decreto Brunetta'








Trebisacce:24/05/2010
“L’inosservanza delle regole contenute nel decreto 27 ottobre 2009,n.150 fa scattare la sanzione,sia essa di tipo penale,amministrativo,civile o contabile”,ha esordito così Giacomo Cartella,dirigente dell’ufficio scolastico regionale,intervenendo lo scorso lunedì,nell’aula magna,dell’ITCGPT “G. Filangieri”,sul tema:”Sicurezza e responsabilità con particolare riferimento al decreto 27 ottobre 2009,n.150”,organizzato e voluto come utile momento di aggiornamento dal dirigente scolastico Franco Bloise. Il relatore Cartella ha ancora spiegato, alla gremita platea di docenti, che il “Decreto Brunetta” inserisce nuove sanzioni ed effettua una distinzione e separatezza tra provvedimenti penali e disciplinari. Tant’è che ogni provvedimento segue il suo percorso in modo autonomo. Si è soffermato sull’istituto del licenziamento e sull’obbligo di protezione e vigilanza sui minori. Ha sottolineato che non è più previsto l’arbitrato per le sanzioni disciplinari. Passaggio questo esplicitato anche dal dirigente scolastico,Franco Bloise,che durante l’intervento di saluto iniziale ha voluto evidenziare che:”Non si tratta della solita minaccia,ma vi è in atto una vera rivoluzione. Il docente che non rispetta le regole rischia e rischia seriamente”. Un passaggio doveroso,certamente non diretto ai docenti presenti,ma valido come invito per un’attenta riflessione sulla funzione docente sotto i diversi e delicati aspetti in termini di responsabilità. Argomenti sensibili agli operatori scolastici che hanno ripetutamente richiamato all’attenzione del relatore con interventi mirati alla prevedibilità ed evitabilità di alcune azioni riguardanti di allievi,sul contenuto del regolamento scolastico e le conseguenti responsabilità derivanti su di un piano squisitamente giuridico. Un sano confronto dialogico che ha soddisfatto relatori e fruitori. In sostanza,Cartella,si è proposto con un discorso vero, diretto, che senza mezzi termini ha presentato le linee di azione del Ministro Renato Brunetta che vuole riportare la pubblica amministrazione ad essere un pezzo di sviluppo del paese e restituire ai dipendenti pubblici l'orgoglio e il senso della loro missione. Merito, sanzioni, trasparenza, responsabilità. Sono queste le parole, evocate e scolpite nel suo discorso e bisogna cominciare a lavorare sulla produttività, sul rendimento, sull'efficacia, e trovare i giusti incentivi ma anche le legittime sanzioni per distinguere i ‘fannulloni’ da chi invece opera seriamente e con senso del dovere.
Franco Lofrano