venerdì 30 ottobre 2009
Trebisacce-25/10/2009: Passaggio delle consegne alla Fidapa.
Trebisacce:25/10/2009
Candida Cisterna è il nuovo presidente della locale sezione Fidapa (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari).Si è svolta la cerimonia di passaggio delle consegne, domenica sera, nella sala del Miramare Palace Hotel, tra l’uscente Carmela Maradei e la neo presidente Candida Cisterna. Moderatore della serata Franco Maurella che ha seguito da sempre e curato tutti gli incontri Fidapa. Emozionante il momento in cui la Cisterna ha omaggiato l’uscente Maradei di una spilla con il simbolo della Fidapa e con la montatura in oro realizzata in originale dall’orafo Prandina di Trebisacce e che con orgoglio la Maradei ha mostrato alla gremitissima platea. Si è quindi aperto ufficialmente l’anno sociale relativo al biennio 2009-2010 con la personale di pittura dell’artista Mena Stasi. A parte i ringraziamenti a tutti i presenti, alle istituzioni, alle associazioni, alla stampa la Cisterna ha presentato il comitato di presidenza per il biennio che vede in campo Carmela Maradei, past president, e vice presidente Adele Elleri, segretaria Anna Franca Amerise, Tesoriera Maria Antonia Melfi, revisore dei conti Iolanda Accoti, Lucrezia Angiò e Anna Maria Aino, annunciando che il tema “il rispetto” continuerà ad essere affrontato . La presidente uscente Maradei ha per sintesi ricordato i numerosi eventi che hanno caratterizzato il suo biennio e un momento di profonda commozione ha coinvolto tutti i presenti che si sono alzati in piedi quando la Maradei ha pronunciato il nome dello scomparso dottore Luigi Odoguardi,primario di radiologia, che tanto ha contribuito per il progetto di dotare dello strumento di risonanza magnetica articolare l’ospedale “Guido Chidichimo” di Trebisacce. La neo presidente Cisterna nel ringraziare la Maradei per l’ottimo lavoro svolto, le ha riconosciuto la capacità organizzativa,l’entusiasmo profuso e la competenza dimostrata. Antonio Miniaci,pur non ritenendosi critico d’arte, ha tracciato un profilo sull’artista Mena Stasi con una tale ricchezza di particolari che alla fine guardando i quadri di Mena Stasi nessuno poteva fare a meno di vederci tutta la storia dell’arte e vivere una sana emozione che è poi ciò che l’artista desidera per sentirsi gratificata e apprezzata . Di recente Mena Stasi,ha vinto un concorso nazionale e ha avuto il privilegio di esporre le proprie opere a San Paolo del Brasile. Piero De Vita ha letto una sua poesia in dialetto come omaggio alle donne. De Gaudio Severina, past president, ha letto una poesia dedicata alle donne del sud e scritta dal marito Peppe Aprile. Un monologo “Catarinella”della locale compagnia teatrale che fa capo a Piero De Vita ha affrontato il tema delle donne durante il periodo della emigrazione. Alla fine si sono esibite due allieve dell’accademia di danza “Tripodina”,in una performance da tutti apprezzata.
Franco Lofrano
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...Agnosco veteris vestigia flammae"...conosco i sintomi dell'amore mai smorzato. Si verifica sempre l'apertura delle sfoglie dell'anima, e si riapre la finestra della memoria. Con quanta gioia nel cuore e nella mente, avrei voluto esserci anch'io, alla felice manifestazione culturale,non solo dell'alternanza alla guida di una Associazione ricca di umanità, ma alla premiazione di una pittrice, le cui opere emanano fascino ed emozioni. Mena Stasi, con la inquieta mano rapita dal pennello, dialoga con i colori e li trasferisce sulle tele, traducendo le albe e i tramonti del passaggio terreno. Lo sublima, aiutandoti a sognare e a corteggiare la verginità dei suoi pensieri colorati. Traduce il cielo con il rosso delle stelle e i mari con l'azzurro della sua anima cristallina di donna. Con l'ultima sua composizione del Cristo metallizzato, ripone in esso il respiro e le speranze di albe felici. Tutte le sue tele colgono gli aneliti e i desideri, non solo di chi le osserva con esperienza, ma soprattutto in chi tende di ricomporsi nei meandri e nei misteri della vita. Un quadro di Mena Stasi, acquieta l'incessante scorrere del tempo, e lo misura nelle gelide notti delle sconfitte e degli errori. Lo placa e lo ristora riportandoti a quel bambino nato nel freddo di una grotta. L'artista Mena Stasi tutela nella sua gelosa sfera di femminilità, il valore dell'arte, quale depositaria delle meraviglie del creato, cioe di Dio. La pittrice Mena Stasi frantuma l'oggetto e lo ricompone con stile e grazia nelle cattedrali di manifesta fede e sui volti dei suoi angeli, assieme ai gabbiani che gustano le aurore e il soffio dei venti tropicali. Mena Stasi ravviva con le sue tele le pieghe mentali, e innaffia il cuore con i tenui colori diluiti, e interpreta gli spasmi del Cielo che anela all'azurro dell'eternità. Eclettica, intelligente e creativa l'arte di questa nostra contemporanea e conciittadina pittrice: Mena Stasi. Ciccio Frangone
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