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martedì 27 ottobre 2009

Roseto Capo Spulico-26/10/2009: Dove sono le tele di Via Lutri?


Michele Pellegrino
DOVE SONO LE TELE DI VIA LUTRI ?


(Omissis).., poco più di un anno fa ho provato una grande gioia nel constatare che a via Lutri in Trebisacce, in un locale a piano terra, esisteva una esposizione di tele raffiguranti i soggetti più disparati. Ricordo benissimo di avere voluto subito esprimere, in un breve articolo pubblicato su di una testata giornalistica alto ionica , le emozioni provate nell’osservare tale luogo. Ieri, 25 ottobre, ripercorrendo la stessa strada per recarmi all’Hotel Miramare per assistere alla personale di pittura della maestra d’arte Mena Stasi, costeggiando il predetto locale, ho notato le sue pareti spoglie. Ho provato una sensazione di nostalgia e di delusione. Ricordo il locale illuminato da luci intense, sul cui ingresso erano esposti dipinti riportanti tratti della costa di Roseto Capo Spulico. Ecco, quando nomino la costa di Roseto, penso al depauperamento della stessa e ai lavori di ripristino recentemente realizzati. Antico male quello della variazione della linea di costa dovuta alla erosione marina da Capo Spulico a Taranto; pensi, direttore, che esiste una pubblicazione a firma prof. Vincenzo Cotecchia, che mette a fuoco tale problema già dall’anno 1965. Non è mai troppo tardi per fare il meglio. Dunque, tornando alle opere d’arte esposte in via Lutri, all’epoca ebbi la sensazione di avere visitato un luogo di cultura, un luogo dove sembrava che fossero praticati diversi aspetti dell’arte: dalla poesia alle arti figurative. Le piacevoli sensazioni e l’emozione provate in quei momenti, però, non furono successivamente a me confermate. In ogni caso, una simile pregevole iniziativa è paragonabile ad una medaglia conquistata sul campo. E’ riduttivo citare solo “ gli artisti di via Lutri “ perché penso che sia giusto riferirsi agli “ artisti trebisaccesi “, anzi a tutti gli artisti dell’Alto Ionio. Un bellissimo ed affascinante mondo quello dell’arte, fatto di creatività , fantasia, colori, ecc. , ma lo stesso deve avere la giusta collocazione oltre ad un intorno appassionato, colto e competente. In ogni il caso, il seme è stato piantato e la nuova stagione, fra qualche mese, vedrà nuovi talenti affacciarsi alla ribalta artistica alto ionica. Pensando agli artisti dell’alto ionio, mi sovviene una immagine a noi del sud molto familiare. Penso ad un campo di papaveri; gli artisti: pittori ,poeti , scrittori, decoratori, scultori, ecc. sono per me come papaveri disseminati sui campi, ovviamente papaveri intesi nella accezione floreale più autentica: fiori semplici, luminosi, solari. Si auspica che l’iniziativa, a suo tempo presa, continui ad esistere e che vengano create le migliori condizioni possibili al contorno. Occorrerebbe stabilire nuovi rapporti con l’ambiente, con la pubblica amministrazione, con gli assessorati competenti degli enti locali. Ritengo,inoltre, che sia ormai divenuta inderogabile la formazione di personale addetto alle gallerie d’arte, sicchè si possano creare un po’ dappertutto esposizioni di oggetti d’arte dirette da personale davvero competente e non improvvisato, come spesso accade.
Auguro a tutti gli artisti trebisaccesi fortuna e valide condizioni per il conseguimento di futuri brillanti successi. Collaboriamo, dunque, a incentivare le maestrie e i talenti attualmente esistenti nel territorio dell’alto ionio. Grazie, direttore, per lo spazio concessomi.

Capo Spulico, 26 ottobre 2009 M. Pellegrino

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