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venerdì 23 ottobre 2009

Trebisacce-22/10/2009: Quindicenne sviene durante le ore di lezione.



Trebisacce:22/10/2009
P.I., di Sibari,quindicenne, sviene durante le ore di lezione. E’ successo giovedì mattina all’Ipsia. P.I. avverte un malessere fisico generale evidenziando una strana sensazione di vomito e un sopportabile dolore alle gambe. Sono le 12,00 e P.I. chiede al docente di poter uscire per recarsi in bagno. L’assistente fisica Anna Catera l’accompagna,ma fatti soltanto pochi passi,la studentessa del primo anno del corso per biologi sviene. Immediatamente il Dirigente Scolastico,Silvana Palopoli,allerta telefonicamente il servizio 118 e la famiglia. Sono attimi di panico. La sirena del 118 non tarda a farsi sentire,ma ecco che il passaggio a livello,di Corso Vittorio Emanuele III, è chiuso per il transito di un treno e una colonna di macchine ostacola la corsa dell’ambulanza. Franchino,abile autista,riesce comunque a farsi spazio superando le difficoltà e raggiunge la scuola. La ragazza viene assicurata al dottore Giuseppe De Vita e all’infermiere Barbaro che immediatamente la trasportano all’interno dell’ambulanza e intervengono per come il protocollo in questi casi stabilisce. Rinviene quasi subito la ragazza e il dottore esce, facendo capolino dallo sportello, a tranquillizzare gli ansiosi operatori scolastici. L’ambulanza prosegue per il pronto soccorso dove ad accoglierla è il dottore Serrago che con la collaborazione del team del 118,effettua i prelievi e l’elettrocardiogramma. E’ certo che si tratta di sindrome influenzale, ma è difficile stabilire se trattasi della nuova influenza”suina” perché manca il Kit specifico. Intanto,accusando lo stesso malore, ma senza svenimento altre due studentesse dell’Ipsia raggiungono,accompagnati dal Dirigente scolastico e dal Vicario Vincenzo Aurelio,il pronto soccorso. Già alle 12,30 qualche familiare ha raggiunto le studentesse e per fortuna ,a parte il panico,tutto rimane sotto il controllo dei sanitari che intanto hanno comunque avviato le opportune e più approfondite indagini. Ancora un caso di buona sanità per professionalità e per tempestività.
Franco Lofrano

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