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martedì 6 ottobre 2009

Bruxelles-06/10/2009:Gianni Pittella sull'alluvione di Messina.

ALLUVIONE DI MESSINA

Dichiarazione di Gianni Pittella, Primo Vicepresidente al Parlamento europeo

"Riflettere a forme di assicurazione contro le catastrofi naturali"



"La tragedia di Messina riporta con forza all'ordine del giorno delle discussioni politiche la complessa questione della prevenzione e della gestione delle catastrofi. È necessario riflettere sulla maniera migliore per favorire i processi di ricostruzione sia nelle modalità di finanziamento che nei tempi di esecuzione. L'Italia é tra i Paesi in Europa che non prevedono una vera copertura assicurativa contro le catastrofi naturali. Francia, Germania, Belgio e Spagna, seppur con modalità differenti, prevedono l'obbligatorietà della copertura assicurativa contro i disastri naturali.

Sarebbe utile se anche in casa nostra si riaprisse una seria discussione su come riformare un modello di intervento rispetto alle catastrofi che, con il terremoto in Abruzzo e con la tragedia di Messina, mostra tutte le sue lacune.

Prevedere forme assicurative con una collaborazione mista pubblico-privato assegnando allo stato una funzione di riassicuratore di ultima istanza, permetterebbe probabilmente non solo di garantire interventi più rapidi ed efficaci nelle opere di ricostruzione ma anche di ridurre gli oneri statali. Un'assicurazione che coprirebbe l'intero territorio italiano permetterebbe una divisione dell'onere ed un abbassamento del costo per il singolo cittadino nell'assicurare la propria abitazione.

Introducendo forme di assicurazione obbligatorie, o semiobbligatorie, da una parte si eviterebbe di far gravare sullo Stato l'opera di ricostruzione e dall'altra si stimolerebbe implicitamente la messa a norma degli edifici, condizione essenziale per ricevere la copertura assicurativa. Un punto quest'ultimo di particolare importanza.

Considerato lo stato degli edifici in molte delle nostre regioni innescare un processo virtuoso di rinnovo, restauro e messa a norma degli stabili garantirebbe di per se uno stato di sicurezza maggiore".



Bruxelles, 6 Ottobre

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