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domenica 19 luglio 2009

Trebisacce-18/07/2009: "Giù le mani dall'Ospedale!"



Trebisacce:18/07/2009
“Giù le mani dall’ospedale! L’ospedale è di tutti,difendiamolo!”è quanto si legge su due dei tanti striscioni approntati dal comitato a difesa dell’ospedale e da alcuni autonomi cittadini. Decisione corale dei cittadini che sono pronti a scendere in piazza e a bloccare le strade di collegamento per una vibrata protesta contro la chiusura del “Guido Chidichimo”. “Questa volta siamo uniti e facciamo sul serio!”,urla qualcuno dalla platea a cui fa seguito un applauso di condivisione. Atteggiamento agguerrito, serioso e fortemente preoccupato quello assunto dai cittadini accorsi in numero considerevole al consiglio comunale straordinario,sabato 18 luglio,tenutosi nello spazio antistante l’ingresso principale della struttura ospedaliera. Presenti i sindaci o delegati di tutti i 17 comuni dell’Alto Jonio, il neo consigliere provinciale Giuseppe Ranù,il consigliere regionale Franco Pacenza, il presidente dell’ordine dei medici, medici,ausiliari,paramedici,associazioni di categoria (Assopec) e di volontariato e tantissimi cittadini attenti e sensibili alla problematica sulla sanità. Il presidente del consiglio,Enzo Liguori, è stato messo a dura prova per annotare le prenotazioni dei numerosi interventi che hanno contribuito a informare in modo adeguato gli intervenuti e a impreziosire i contenuti. “E’ solo un alibi l’azione dei Nas per nascondere la volontà politica di voler chiudere il nostro ospedale per il quale tutti abbiamo combattuto e a cui non vogliamo rinunciare. Va migliorato e potenziato,ma non chiuso!”,ha affermato tra l’altro nell’accorato intervento Franca Aloise,dipendente Asl. Il sindaco di Trebisacce,Mariano Bianchi,ha precisato che si sta contestando il decreto di sospensione e non di chiusura dell’ospedale. I Nas,ha ancora precisato,stanno effettuando visite di controllo sull’intero territorio e non soltanto sull’ospedale di Trebisacce. Dall’incontro avuto con Petramala, insieme con i sindaci Tonino Santagada (Castroregio), Francesco Tursi (Plataci),Franco D’Urso(Roseto C. S.) e il consigliere regionale Franco Pacenza, in mattinata, è emerso che da lunedì 20 luglio una commissione costituita dal Direttore Generale Franco Petramala con all’interno tecnici dell’Asl e dell’Arpacal, verificherà,nel tempo di una settimana, cosa e quanti euro occorrono per mettere in sicurezza l’intera struttura ospedaliera. Ha annunciato che con i 17 sindaci si recherà, nei prossimi giorni, dal presidente regionale Loiero con lo scopo di firmare di un protocollo d’intesa al fine di avere chiarezza sul destino dell’ospedale. Già lo scorso anno,ha ricordato Bianchi,ci siamo incatenati qui allo scopo di protestare contro il decreto di accorpamento dell’ospedale e tale gesto è stato ritenuto “una pagliacciata”,per me “pagliacciata” è l’incuria e la negligenza e la superficialità dimostrata dal personale che si è sottratto compiutamente al proprio dovere anche in relazione alla mancanza di igiene rilevata nei verbali redatti dai Nas. “E anche su questo faremo chiarezza!”,ha affermato il primo cittadino. Per Mario Melfi,sindaco di Amendolara, bisogna tenere conto della delibera regionale del dicembre 2005 e del nuovo piano sanitario dove si ribadisce che l’ospedale di Trebisacce è per acuti e di frontiera e come tale non rientra nel piano previsto per le ristrutturazioni e nemmeno in quello delle trasformazioni in case di cure. Occorre perciò aprire un tavolo concertativo con il presidente Loiero e con i sindaci tutti per raggiungere l’obiettivo di mettere in sicurezza la struttura e di aprire le sale operatorie nel brevissimo periodo e in modo graduale intervenire sulle anomalie e disfunzioni rilevate nei rapporti dei Nas. Per l’On. Antonio Mundo:” Va bene la commissione,ma quando c’è l’ urgenza si superano le formalità e si agisce e perciò Franco Petramala farebbe bene a conferire l’incarico a una impresa specializzata per iniziare subito i lavori di adeguamento delle sale operatorie per consentire l’inizio dell’attività e poi tutto il resto”. Per Tonino Santagada,sindaco di Castroregio,stiamo subendo una serie di scippi nell’alto Jonio e si vuole chiarezza sul futuro dell’intero territorio. Per Rita Trinchi,anestesista,vi è in atto un depotenziamento di personale e in particolare di anestesisti che devono svolgere servizio presso altri ospedali impedendo di conseguenza a questo ospedale di poter operare normalmente. E’ questo ancora un scippo aggiuntivo,conclude. Assise decisamente partecipata e improntata sulla difesa e recupero della struttura e del suo, già segnato, destino.
Franco Lofrano

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