Marco Verri, esponente dell’Alto Jonio di Calabria Riformista, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
Da tempo molti segnali andavano in direzione di una chiara volontà di chiudere l’ospedale Chidichimo di Trebisacce, un presidio sanitario irrinunciabile per le popolazioni dell’Alto Jonio cosentino.
Adesso, nel pieno della stagione estiva e a seguito di una ispezione dei NAS, si decide di sbarrare le porte dei reparti di chirurgia generale, ostetricia, ginecologia e dell’intero blocco operatorio.
La sensazione è che questo sia soltanto il primo passo verso la definitiva soppressione del nosocomio che deve essere a tutti i costi scongiurata.
Non abbiamo dubbi sulla gravità delle carenze igienico-sanitarie riscontrate dalle forze dell’ordine e però non possono essere i cittadini a pagare il prezzo più salato delle carenze e delle inadempienze di chi avrebbe dovuto per tempo adottare tutti i provvedimenti e gli accorgimenti necessari per garantire la salubrità dei reparti e contrastarne il degrado.
Giusto dunque allontanare manager incapaci, doveroso intervenire per risolvere i problemi, sacrosanto razionalizzare i servizi e calibrare l’offerta con le altre strutture pubbliche e private della Regione, ma disporre la chiusura dell’ospedale significa oltraggiare l’intera comunità dell’Alto Jonio e favorirne l’emigrazione sanitaria verso la Puglia e la Basilicata.
17 luglio 2009
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