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mercoledì 15 luglio 2009

Rocca Imperiale-11/07/2009: Giuseppe Di Leo sui 50 anni di sacerdozio di Don Mario Nuzzi


Riteniamo che, l'Encomio Solenne è lo strumento attraverso il quale le dimostriamo la nostra riconoscenza ma anche un gesto che punta a rendere pubblica la sua vita, la sua fede, la sua personalità, affinché sia d'esempio per noi tutti e soprattutto alle future generazioni.

In tal senso sarà rafforzata, la nostra personalità, la nostra fede, per proseguire nel tempo un cammino di fede e di civiltà.

Don Mario Nuzzi é una persona sensibile, aperta alla Pace, generosa e altruista.

Non ha mai commesso errori di superficialità.

Con il suo sguardo molto profondo, sa leggere oltre l’aspetto esteriore, catturare cioè attraverso le parole, quell’espressione nascosta dell’animo, il carattere verace della persona con cui entra in contatto.

Un grande Uomo, eminente personalità del nostro tempo nella comunità di Rocca Imperiale, dalla profonda nobiltà d’animo, autorevole Maestro di civiltà e di fede, con particolare riferimento al suo modo di esprimersi, discreto e molto cordiale nei suoi atteggiamenti.

Un perfetto galantuomo.

Ascolta, riflette e poi esprime a parole ciò che avverte dentro di se.

In ogni situazione sa scorgere un raggio infinito di sole, spazzando via l’incolto grigio delle ferite dell’umanità in travaglio.

In ogni situazione sa irradiare con il suo sguardo e costruirvi intorno i ponti dell’arcobaleno della Pace.

Non é questione di scienza o di studi, ma di tatto e di sensibilità. L’ istruzione e la vera conoscenza delle cose é il risultato di una lunga esperienza che conduce alla perfetta ricognizione del senso della vita.

Questa é una dote che non é a tutti comune, ma che solo alcuni personaggi la posseggono, quelli che noi amiamo definire ‘Grandi’.

I Grandi che hanno segnato la storia con il loro operato.

Don Mario Nuzzi è dunque un ‘Grande’, un Grande che ha segnato la storia di Rocca Imperiale, la storia della nostra civiltà, la storia della nostra fede, la storia del vivere per servire con rettitudine e passione l’intera comunità mediante il proprio magistero e l’esercizio della propria professione di fede.

Tutti noi siamo tenuti a farne tesoro e a imitare l’esempio fino in fondo.

A un ‘Grande’ dunque, vada per sempre l’Elogio e l’Encomio della Pace.

Pace di cui il vero servitore della chiesa, della nostra comunità e dello stato deve cingersi come corazza, come baluardo e come vessillo issato per amministrare con giustizia e docilità l’intera comunità affidatagli.

Noi tutti, abbiamo avuto l’opportunità di apprezzare la sua disponibilità, operosità e dedizione verso il prossimo, facciamo in modo di non disperdere questo enorme patrimonio.

Don Mario Nuzzi, sarà sempre presente nella nostra comunità, perché per sempre sarà presente il suo operato, la testimonianza è l’imponente luogo di preghiera da Lui realizzato.

Don Mario Nuzzi, ha sempre creduto in tutto ciò che fatto, a volte con tanti affanni, però, portando a termine quello che ha iniziato.

Don Mario Nuzzi, è la concreta autorità religiosa che porta con sé la memoria storica di 25 anni di Rocca Imperiale. Porta dentro di sé le diverse generazioni cresciute con il suo esempio e con il suo insegnamento. Molti di noi devono a lui il loro successo per aver saputo cogliere quello che ha seminato negli anni.

Pensando a quanto ha fatto per il nostro paese, ci viene da accostare la sua figura a quella del seminatore di una famosa parabola del Vangelo.

“Uscì il seminatore, prese una manciata [di semi] e li seminò. Alcuni caddero sulla via e vennero gli uccelli e li beccarono. Altri caddero sulle pietre, e non misero radici nella terra né produssero una sola spiga di grano. Alcuni caddero fra i rovi e i rovi soffocarono i semi e i vermi li divorarono. Altri caddero sul suolo fertile, che diede un ricco raccolto: ne rese sessanta volte tanto e centoventi volte tanto”.

Ecco i semi che Don Mario è riuscito a seminare nel terreno fertile di Rocca Imperiale, in tutti questi anni sono un’immensità, come abbiamo potuto constatare noi stessi.

Siamo certi che saranno tanti anche quelli degli anni a venire.

Grazie Don Mario, per aver fatto sì che la sua professione di fede diventasse un aiuto costante a migliorare la nostra collettività e ad accrescere la convinzione che avere fede in Dio ha ancora ai nostri giorni un’importanza fondamentale.

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